mercoledì 11 settembre 2013

Berlinghieri: "Il successo della Commissione Tecnica grazie a un gruppo affiatato"


"Devo ringraziare le molte persone che ogni anno puntualmente si prestano, con un lavoro silenzioso e assolutamente volontario, a far parte della commissione tecnica: è solo merito loro se ogni anno il meccanismo del Palio funziona alla perfezione".
A parlare è Gilberto Berlinghieri, per il tredicesimo anno di fila a capo della Commissione Tecnica del Palio di Asti, che così vuole sottolineare il valore dei suoi collaboratori.
"Sono circa una trentina - continua - e hanno tutti raggiunto un livello altissimo di competenza. Dalla segreteria, al controllo pista, alla sorveglianza dei box, alla pista, alla segnalazione delle curve, alle operazioni del canapo e del controcanapo, oltre agli ordini di arrivo: io sono in debito con ognuno di loro perchè sanno esattamente quello che devono fare e lo fanno egregiamente"

Berlinghieri, un gruppo che dura 13 anni e che ha saputo anche integrare bene i nuovi arrivi.

Sì, assolutamente. Quando ho ereditato la commissione tecnica da Franco Martinetto ho mantenuto ognuno al proprio posto, e ho cercato i rimpiazzi delle persone che sono venute a mancare tra la cerchia delle persone a me più care. Dopo 13 anni posso dire che i risultati ci sono e si vedono. Ci sono alcuni che hanno iniziato a 13 anni e ora hanno una famiglia sulle spalle, ma fanno le cose con lo stesso entusiasmo delle prime volte. E ora ci sono più domande dei posti disponibili. Abbiamo anche una "lista d'attesa".

Parliamo degli primi anni, sicuramente difficili.

Due sono gli episodi che mi vengono in mente, quando penso ai palii difficili. Il primo è il 2003, un anno orribile per quanto riguarda la sicurezza dei cavalli, con moltissimi incidenti in pista. Da allora molto è stato fatto, anche grazie alla mia proposta, poi accettata, di allargare la curva del Cavallone, per lasciare più spazio in uscita ai purosangue.

E l'altro?

Il 2005, quando piovve fino a pochi minuti prima del Palio. Molti erano per rimandare il Palio al mercoledì successivo, ma io sostenni che il Palio, come le grandi manifestazioni, devono essere svolte fino al limite della praticabilità. Asciugammo la pista con sabbia di frantoio, e alla fine il palio si svolse senza incidenti.

Gli ultimi anni sono stati più tranquilli.

Il meteo sicuramente ci ha aiutati, anche se il rischio non si può azzerare. La pista di Asti è difficile, a noi sta cercare di portare la percentuale di incidenti prossima allo zero, anche se la sicurezza matematica non si può dare per nessuna cosa al mondo.

Alcuni dicono che la pista al venerdì, durante le prove, è diversa rispetto a quella della domenica. Cosa ne pensi?

E' vero, purtroppo il poco tempo per stendere la pista non permette di galopparla nei giorni precedenti. Se questa venisse lavorata qualche giorno in più, avremmo sicuramente più tempo per renderla omogenea nei giorni delle prove e del Palio.