venerdì 25 agosto 2017

Verso il Palio 2017: il Rione Santa Caterina


Il nome del Rione deriva dalla pregevole chiesa parrocchiale (sec. XVIII) dedicata a Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto. Adiacente alla chiesa si ammira la Torre rossa o di San Secondo in laterizi e arenaria, che nella parte inferiore conserva la struttura di porta palatina di epoca romana (I secolo d.C.), sopraelevata poi in età medievale (XI secolo). Il primo Palio e’ stato vinto nel 1970. Ha poi nuovamente vinto nel 2003 e nel 2014.

COLORI: rosso e celeste

RETTRICE: Nicoletta Sozio

VITTORIE:








1970
Sergio Ruiu "Il Professore" su Amedeo
Rettore: Giuseppe Nosenzo








2003
Giovanni Atzeni "Tittia" su Ergosong
Rettore: Nicoletta Sozio









2014
Andrea Mari "Brio" su 958
Rettore: Nicoletta Sozio


TEMA DELLA SFILATA: Il corallo “fiore di sangue” principio di virtù
Il corallo è simbolo di vita nei miti di molte culture, è ornamento ma anche talismano potente per disperdere il male e le disgrazie. Il cristianesimo ha raccolto e assimilato l’eredità di diverse credenze ed ha esaltato il corallo nell’iconografia, trasformando i rossi rami che il mito voleva nati dal sangue della Medusa in prezioso simbolo del sangue di Cristo.

Il colore del corallo ha un significato magico: il rosso si riteneva maschio, il bianco femmina così che, trasformato in “pietra da latte”, reso polvere e disciolto in acqua, veniva ingerito dalle partorienti. Invece quello macchiato era detto “ubriaco” e non aveva proprietà.

I coralli rappresentavano il dono per eccellenza dato alle giovani spose e ai neonati. Era infatti consuetudine far indossare ai neonati pendenti formati da rametti di corallo, ma anche somministrare come medicinale la polvere da esso ricavata per la prevenzione e la cura delle crisi epilettiche, degli incubi e dei dolori della dentizione.

Inoltre si riteneva proteggesse contro i fulmini e il pericolo di morte improvvisa degli infanti; polverizzato e disciolto in acqua serviva per combattere febbri e coliche, per accelerare le doglie oppure per scongiurare l’aborto, diventando così il simbolo della forza rigeneratrice e della fecondità femminile. Mescolato al vino favoriva il sonno, unito ai colliri disinfiammava. Per la sua somiglianza con la forma e il colore dei vasi sanguigni e la sua capacità di solidificarsi, la leggenda vuole che esso sia nato dal contatto di alcune alghe con la testa recisa di Medusa, che avrebbe trasmesso le proprietà del suo sguardo nel corallo stesso; per questa peculiare origine era considerato utile nella cura per le emorragie e le anomalie del ciclo mestruale e come coagulante per ferite, ulcere e cicatrici.

Il corallo pescato in Liguria giungeva ad Asti e da qui era smerciato nel resto d’Europa. Gli orafi, argentieri e “corallari”, lavorandolo realizzavano dei piccoli capolavori molto richiesti, che consentivano ampi margini di guadagno.

Grani rossi di corallo erano utilizzati per realizzare le corone del Rosario. In alcune pale di altare oggetti in corallo – fili di perle o di rametti di notevoli dimensioni – decoravano troni o baldacchini che accolgono Maria e Gesù Bambino.

Il corallo è presente nelle raffigurazioni del Bambino del XIV e XV secolo, quale ad esempio la bella tela della Madonna con Bambino o Madonna delle ciliegie presso l’altare laterale della chiesa di Viatosto.

CENA PROPIZIATORIA: Sabato 16 settembre: Piazza Santa Caterina - ore 20.30

FANTINO: Nonostante l'eliminazione in batteria dello scorso anno, Santa Caterina ha scelto di riconfermare anche per il Palio 2017 Sebastiano Murtas. Quello di settembre, per il fantino sardo, sarà il quinto Palio ad Asti, corsa dove debuttò nel 2011 con la Cattedrale, quando, dopo una sua caduta in finale, il cavallo seppe chiudere al quarto posto. Sempre con i biancoazzurri, Murtas, corse anche i Palii del 2012 (eliminato in batteria) e del 2013 (terzo posto in finale), prima di approdare a Santa Caterina nel 2016, dopo due anni di assenza da Piazza Alfieri. In questo 2017 "Grandine" ha corso il Palio di Legnano e ha preso parte alla Carriera del 2 luglio a Siena.