lunedì 28 agosto 2017

Verso il Palio 2017: il Borgo Viatosto


Il Borgo Viatosto – anticamente detto Ripa Rupta – si trova all’estremo nord della città, su un colle, graziosamente raccolto intorno alla chiesetta della Madonna di Viatosto, intatto, pregevole esempio di romanico.
Dal sagrato della chiesa si può godere il singolare panorama della città di Asti.

COLORI: bianco e azzurro

RETTORE: Roberto Boero

VITTORIE: Viatosto ha vinto i seguenti tre Palii insieme a Don Bosco. Dal 1981 Don Bosco e Viatosto hanno costituito due Rioni distinti.








1967
Pietro Altieri "Petruzzo" su Gavin
Rettore: Giacinto Occhionero









1971
Giovanni Manca "Gentleman" su Via Veneto "Via col Vento"
Rettore: Giacinto Occhionero









1980
Mariano Zedda "Pepe" su Skat "Imprevisto"
Rettore: Lino Famiglietti


TEMA DELLA SFILATA: La simbologia all'interno della chiesa di Viatosto
L’interno della bella chiesa di Viatosto è ricco di decorazioni il cui significato spesso sfugge ai visitatori o ai fedeli, ma che riflettono il prestigioso Medioevo astese. Il Borgo Viatosto le ricostruisce in parte per il corteo storico, mantenendo l’effettiva disposizione degli emblemi presenti nelle tre navate.

Secondo la leggenda, grazie alla protezione della Vergine, Asti scampò alla terribile pestilenza del 1340: forse per motivi devozionali, di certo per ragioni di prestigio, numerosi sono gli emblemi e gli stemmi di importanti famiglie astigiane presenti all’interno della Chiesa di Viatosto. Essi rimandano all'aristocrazia locale, agli ordini religiosi, alle confraternite attive in città che con generosi donativi finanziarono la decorazione della chiesa.

Apre il corteo l'Agnello con un vessillo crociato avvolti da un cordone, simbolo cristologico e emblema della Corporazione dei Lanieri. Seguono due conchiglie e le insegne della Città di Asti.

È quindi la volta della croce ottagona dei Cavalieri Gerosolimitani e di una stella, forse simbolo di un altro ordine religioso. Due archi composti da foglie di quercia dividono idealmente l’area relativa all’altare dal resto dell’edificio sacro. Nei capitelli anteriori sono raffigurati il Sole e la Luna.

È poi la volta dello stemma della nobile casata degli Asinari. Grazie al generoso lascito di un suo membro, Emanuele, fu possibile l’ampliamento alle dimensioni attuali del tempio intorno alla metà del XIV secolo.

Segue l'insegna araldica della famiglia Roero: tre ruote d’oro che, secondo la leggenda, componevano il carro sul quale venne portato in trionfo il capostipite della famiglia dopo aver ucciso il comandante nemico durante la crociata che portò alla liberazione di Gerusalemme. È infine la volta dello stemma della casata dei Ricci.

Poco dopo l'entrata sono raffigurati due leoni e la spiga di grano, simbolo del Borgo. Sul portale sono rappresentati gli stemmi delle famiglie Scarampi e Layolo.


Chiude la sfilata la raffigurazione di una foglia di vite, presente della parte alta dell'esterno della chiesa, che rievoca la tradizionale coltivazione presente ancora oggi nelle colline circostanti.

CENA PROPIZIATORIA: Venerdì 15 settembre: Piazzale antistante la sede, Loc. Viatosto 36 - ore 20.30

FANTINO: Una scelta di assoluto prestigio quella fatta dal Borgo Viatosto che, per il Palio 2017, ha portato in biancoazzurro Andrea Mari. Il fantino senese, capace in carriera di vincere già 5 volte il Palio di Siena, vestirà per la prima volta i colori di Viatosto, presentandosi al canapo di Piazza Alfieri per la tredicesima volta in carriera. Un percorso, quello astigiano di Brio, iniziato nel lontano 2000 con San Silvestro e proseguito poi, nel corso degli anni, con Santa Caterina (2001 e 2002), Cattedrale (2004), San Paolo (2005) e Tanaro (2007), prima di fare nuovamente ritorno a San Paolo (2008), a San Silvestro (2010, 2011 e 2012) e a Santa Caterina (2014 e 2015). Proprio in rossoceleste Mari, nel 2014, ha ottenuto il primo successo astigiano, arrivato alla quinta finale corsa in Piazza Alfieri. Dopo un anno di lontananza dal nostro Palio, Brio, si appresta così a fare ritorno ad Asti, al termine di un 2017 in cui il fantino di Sovicille è stato protagonista in diverse corse in provincia e finalista ai Palii di Fucecchio e Legnano ma, allo stesso tempo, ha deluso le aspettative nelle due Carriere senesi.