Ammesso alla corsa per la prima volta nel 1989,
Castell’Alfero, situato a 12 km da Asti in posizione collinare, è rinomato per
la produzione vinicola e per il castello dalle linee settecentesche già
appartenuto ai Conti Amico, ora sede del Comune.
Nota ai più la frazione Callianetto che, secondo la
tradizione, avrebbe dato i natali alla popolare maschera piemontese “Gianduia”.
COLORI: azzurro, bianco e oro
1997
Claudio Bandini "Leone" su Pierino
Rettore: Piero Berrino
1998
Claudio Bandini "Leone" su Pierino "Pierino Bis"
Rettore: Piero Berrino
Guido da Landriano, console e comandante dell’esercito della Lega, uomo di vasta esperienza militare, ebbe un ruolo decisivo nella lotta contro il Barbarossa. Podestà di Ferrara nel 1179, il 30 aprile 1183 giurò di mantenere salda la pace che stava per essere stipulata davanti ai messi imperiali, il vescovo di Asti e il marchese Enrico Guercio. Guido sarebbe quindi tornato alla vita civile: possedeva terre nel milanese e nella campagna di Torrevecchia e inoltre svolse il ruolo di amministratore dell'eredità di una vedova.
La sua carriera politica si chiuse nel 1190 con un ultimo, prestigioso incarico: fu il primo podestà di Asti, un ufficio per il quale venivano prescelti forestieri provenienti da città alleate; ad Asti lasciò un ricordo estremamente positivo tanto che, quasi un secolo dopo, il cronista Ogerio Alfieri lo ricordava come un uomo buono e onesto, che molto si era adoperato per il comune astigiano.
Guido da Landriano portò con sé ad Asti, oltre alla sua famiglia privata, anche una “famiglia pubblica”, ovvero un nucleo di collaboratori di sua fiducia, una specie di corte costituita da giudici, notai e uomini d'arme destinati a mantenere l'ordine pubblico.
Intorno agli anni della podesteria di Guido andò definendosi anche la villa di Castell'Alfero, precoce esempio di intervento insediativo del comune di Asti alla ricerca di un consolidamento del controllo territoriale lungo il corso del torrente Versa.
CENA PROPIZIATORIA: Venerdì 15 settembre: Piazza Castello - ore 20.30
FANTINO: Per ritrovare quantomeno una finale che manca dal 2011, Castell'Alfero ha scelto negli scorsi mesi di dare fiducia a Donato Calvaccio. Per il Comune collinare la scelta di Calvaccio rappresenta il settimo cambio di monta negli ultimi sette anni, mentre per il fantino astigiano quello del prossimo settembre sarà l'ottavo Palio in Piazza Alfieri, il primo con i colori di Castell'Alfero. Calvaccio, infatti, aveva fatto il suo debutto ad Asti nel 2007 con Santa Caterina, Rione all'interno del quale era cresciuto affacciandosi nel mondo del Palio come musico e con il quale aveva poi disputato anche i Palii del 2008, del 2011 e del 2012. Nel mezzo dell'esperienza in rossoceleste, nel 2010, Calvaccio aveva vestito anche i colori di Canelli, mentre nelle sue ultime due apparizioni astigiane aveva indossato il biancoceleste di Montechiaro nel 2013 e l'argento-azzurro-oro di Baldichieri nel 2015. Il miglior risultato di Calvaccio ad Asti è stato quello del 2011, anno in cui con Santa Caterina seppe accedere alla finale piazzandosi poi al quinto posto.