lunedì 21 agosto 2017

Verso il Palio 2017: il Borgo San Pietro


Il Borgo si colloca a est su una antica area suburbana, nei pressi dell’antica strada romana. L’elemento indubbiamente più importante del borgo è il pregevole complesso monumentale di San Pietro che comprende la rotonda del Santo Sepolcro (XII secolo), la casa priorale, l’ospedale dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme e la cappella Valperga (XV secolo). Il complesso ospita anche il Civico Museo Archeologico.

COLORI: rosso e verde

RETTORE: Anna Maria La Mattina

VITTORIE: San Pietro ha vinto il Palio nel 1968, nel 1969, nel 1973 e nel 1983.








1968
Andrea Degortes "Aceto" su Stereo
Rettore: Giuseppe Visconti









1969
Rosario Pecoraro "Tristezza" su Skygirl "Losna"
Rettore: Giuseppe Visconti









1973
Rinaldo Spiga "Spingarda" su Avella "Speranza"
Rettore: Sergio Sconfienza









1983
Domenico Ginosa su Criugleford "Fortino"
Rettore: Giovanna Maggiora


TEMA DELLA SFILATA: Hec somnia.  Esperienze oniriche nel medioevo
Per gli uomini del Medioevo i sogni, premonitori, rivelatori o istigatori, erano considerati preziose esperienze del soprannaturale, in costante contatto con la vita quotidiana: il mondo terreno era considerato il riverbero del mondo spirituale e il confine tra sogno e realtà era vago. I sogni erano manifestazioni del divino e visioni di esseri fantastici, apparizioni di santi e miracoli erano fenomeni piuttosto comuni.

Molteplici i sogni che poeti, scrittori e artisti inseriscono all'interno nelle loro opere, quale il sogno di Dante, che nel canto IX del Purgatorio viene trasportato da un’aquila dalle ali dorate fino alla sfera del fuoco.  Ma tutti sognano nella società medievale: uomini e donne, nobili e popolani, anche i bambini, che si credeva sorridessero nel sonno perché cullati dalla melodia delle sfere. Tuttavia la Chiesa metteva in guardia dai sogni fallaci, ritenendo l'esperienza onirica ambivalente e pericolosa; da una parte le visioni potevano avere una natura divina, dall'altra nascondere messaggi del demonio. Si veniva messi in guardia anche dagli incubi e dai succubi: i primi sottraevano energia, mentre i secondi erano ritenuti demoni donna di straordinaria bellezza, che miravano a sedurre gli uomini piegandoli alla loro volontà. La Chiesa considerava con sospetto gli oniromanti e condannava l'interpretazione dei sogni, opponendosi, con scarso successo, all'uso del libro della sorte, dell’almanacco dei sogni e del libro dei sogni.

Ma la fede nel potere dei sogni resta forte e diffusa, come dimostra la vicenda del milanese Gian Paolino Brivio, capitano di Asti (1425 – 1439), che venne guarito da una cancrena alla gamba dal santo martire Pietro da Verona apparsogli in sogno.

Il Borgo San Pietro affronta il tema del “somno et vigilia”, con i suoi simboli onirici, portatori di significati più grandi di quelli del quotidiano dell'uomo medievale.

CENA PROPIZIATORIA: Venerdì 15 settembre: Piazzetta San Pietro - ore 20.30

FANTINO: Chiuso dopo un solo anno il rapporto con Francesco Caria, il Borgo San Pietro, a inizio gennaio, ha scelto di puntare per il Palio 2017 su Carlo Sanna. Quando i rossoverdi avevano ufficializzato la propria decisione, quella di Brigante sembrava essere una scelta ricaduta su un fantino giovane, promettente ma con ancora molto da dimostrare. Appena pochi mesi dopo, però, il quadro generale è decisamente mutato, con Sanna che, dopo una prestazione non troppo brillante in quel di Legnano a maggio, nelle ultime settimane ha trovato la sua definitiva consacrazione disputando due grandissimi Palii di Siena. Se quello di luglio, corso con i colori dell'Aquila, lo aveva visto chiudere i tre giri al secondo posto dietro alla Giraffa, pochi giorni fa, nel Palio del 16 agosto, Sanna è entrato nei "big" del Palio, portando al trionfo l'Onda al termine di un'esaltante corsa. San Pietro si presenterà così al canapo con un fantino di spessore che, giunto alla sua terza presenza ad Asti, andrà a caccia del primo risultato di prestigio in Piazza Alfieri, dopo le esperienze con San Martino San Rocco (2015) e Montechiaro (2016) conclusesi in batteria.