giovedì 31 agosto 2017

Verso il Palio 2017: il Comune di Moncalvo


Importante centro monferrino, Moncalvo dista 20 km da Asti ed è noto per la sua indiscussa tradizione enogastronomica e per essere stato capitale del Marchesato di Monferrato. Ricco di storia, le cui vestigia si possono ammirare ancora oggi – Chiesa di San Francesco, bastioni, Chiesa della Madonna - ha dato i natali a Rosa Vercellana (la Bela Rusin, Contessa di Mirafiori) moglie morganatica di Vittorio Emanuele II. Di antica tradizione e grande richiamo la Fiera Nazionale del Tartufo (ottobre) e la Fiera del Bue Grasso (dicembre).

COLORI: bianco e rosso

RETTORE: Filippo Raimondo

VITTORIE: 








1988
Maurizio Farnetani "Bucefalo" su Scodata "Aida"
Rettore: Ercole Zanello










1989
Maurizio Farnetani "Bucefalo" su Scodata "Carmen"
Rettore: Ercole Zanello










1994
Mario Cottone "Truciolo" su Rapsodia (giunta scossa al traguardo)
Rettore: Gaetano Guarino










1995
Mario Cottone "Truciolo" su Rapsodia (giunta scossa al traguardo)
Rettore: Gaetano Guarino


TEMA DELLA SFILATA: Il cervo dei Monferrato: emblema di potenza
Esiste un animale che caratterizza a livello iconografico tutto il percorso dinastico dei Marchesi di Monferrato: il cervo. Presente già all’epoca dei primi Aleramici, sotto la dinastia dei Paleologi diventa animale di corte per eccellenza. Nei bestiari il cervo viene descritto come una creatura benefica, purissima e caparbia, simbolo di Cristo e spesso veicolo di miracoli e prodigi: Sant’Eustachio si convertì al cristianesimo dopo aver visto il crocifisso tra le corna del cervo che stava cacciando. In epoca medievale presentare il cervo nel blasone familiare non era consueto, essendo un simbolo cristologico.

È peculiare, pertanto, che il cervo figuri nel cimiero dei Marchesi di Monferrato: un braccio armato di spada posto tra due corna di cervo e un’aurea corona. Nella sua Historia Montis Ferrati, Benvenuto San Giorgio esalta le virtù del cervo comparandole alle caratteristiche della casata marchionale, quali l'amicizia, perché i cervi si aiutano l’un l’altro per superare le difficoltà, e l'astuzia nel fuggire gli avversari. Il cervo non è solo figura araldica, ma anche una presenza stabile alla corte dei Monferrato, dove dimora in cattività nei fossati dei castelli tra i quali l’oppidum Montiscalvi. La sua presenza è anche testimoniata nei dipinti parietali e sui soffitti delle residenze marchionali, come a Casale, dove si trovano affreschi di cervi accosciati, con balzana di Monferrato al collo e racchiusi in recinto. Il cervo è una delle figure animali più riprodotte nelle opere d’arte quattrocentesche, dai disegni del Pisanello a quelli di Giovannino De’ Grassi. Nel Duomo di Casale Monferrato si trova un interessante bassorilievo raffigurante un cervo, che diventa anche oggetto di decorazione di reliquari, pissidi, acquasantiere e porta ceri.

La figura del cervo è usata dai Marchesi di Monferrato quale simbolo di potenza nelle monete, nei gioielli e in qualsivoglia insegna di sovranità. Anche nelle sempre più elaborate feste di corte, il cervo dei Monferrato è esaltato dai teatranti che personificano l’animale, ma anche dai signori che indossano particolari maschere per rendere omaggio al nobile amico, che si crede si lasci sedurre dal suono di una bella voce o dall'armonia di uno strumento musicale.

CENA PROPIZIATORIA: Sabato 16 settembre: Antichi portici di Piazza Carlo Alberto - ore 20.30 

FANTINO: Dopo la buona prestazione dello scorso anno, anche per il Palio del 2017 il Comune di Moncalvo ha scelto di affidarsi a Federico Arri. Per il giovane fantino astigiano, classe '94, quella di settembre sarà la terza presenza in Piazza Alfieri, la seconda con i colori di Moncalvo. Arri, infatti, aveva debuttato al Palio di Asti nel 2013 quando, appena diciottenne, scese in Piazza per Castell'Alfero disputando una buona batteria senza però riuscire ad accedere alla finale. Dopo due anni di assenza, Federico, aveva fatto ritorno in Piazza Alfieri lo scorso anno, riuscendo, con i colori di Moncalvo, a qualificarsi per la finale, dove si era poi piazzato all'ottavo posto. Un risultato che gli è valso la riconferma anche per il Palio del 2017. Durante questa stagione, il fantino astigiano, oltre ad aver disputato la Provaccia del Palio di Legnano, ha saputo ben figurare nelle varie corse in provincia disputate, mettendo così in mostra la propria continua e costante crescita.