sabato 29 ottobre 2011

Il Santo, la rivalità e il rispetto delle regole

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

San Secondo festeggia nella Collegiata il Palio 2007
Credo che la questione sollevata dal Borgo Tanaro, sia legittima. Non solo, ma penso anche che meriti una riflessione approfondita nelle sedi opportune, proprio per stabilire una volta per tutte una regolamentazione dei certi comportamenti palieschi nei momenti immediatamente successivi alla corsa ma anche in altri periodi dell'anno.

Non apprezzo però i toni usati da chi è intervenuto a nome del borgo Tanaro sull'argomento nella testata "Il Canapo".
Leggere che il Borgo Tanaro ed il suo rettore Maurizio Rasero ci definiscono '' insignificanti'' e ''miseri'' nelle loro dichiarazioni fa male non solo per il mio rione ma penso per il Borgo Tanaro stesso, i cui borghigiani non penso proprio abbiano una così evidente disistima nei nostri confronti.

Se siamo così insignificanti e miseri, perché tanta energia nell'attaccarci?
Forse proprio perché non lo siamo e qualcuno, dalle parti del fiume, non riesce a farsene una ragione.

Per me la rivalità è in primo luogo rispetto del nemico: se ritenessi il mio nemico insignificante romperei la rivalità perché non avrebbe senso contrastare, paliescamente parlando, qualcuno che ritengo una nullità.
Tornando alla questione dell'uso di Piazza San Secondo e della Collegiata per il cerimoniale paliesco e per i festeggiamenti , il rione San Secondo ha sempre accettato ed accetterà ogni decisione degli organi competenti che stabiliscano le regole sul punto: del resto abbiamo votato favorevolmente anni fa per la cerimonia della bandiera sul balcone del Comune, pur consapevoli che in caso di vittoria di Tanaro, sarebbero venuti a festeggiare nella nostra piazza.

Infatti l'anno scorso abbiamo compostamente, anche se tristemente,assistito alla cerimonia della bandiera posta dal Tanaro sul balcone, dalla via dei Cappellai, senza in alcun modo turbare l'altrui festa.
Oggi però, in assenza di regole precise, non siamo disporti ad accettare iniziative arbitrarie del borgo che ufficialmente è nostro nemico, di inopportuni ingressi in quella che è la piazza simbolo del nostro territorio, ingressi che ci parevano diretti non ad onorare il Santo Patrono ma a schernire gli abitanti del nostro rione.
Per questo fieramente ci siamo posizionati in via Garibaldi per far notare ai nostri nemici l'inopportunità del loro gesto, inopportunità ancora maggiore quest'anno, visto che non avevano nulla da festeggiare ma, a dire dei nostri avversari, come si legge nelle dichiarazioni del rettore Rasero su Il Canapo 21 9 11 essi volevano" tirare giù tutto quello che c'era da tirare giù"
Poi fortunatamente Rasero stesso si è impegnato a far allontanare i suoi borghigiani da Via Garibaldi ed ha ammesso che, venendo in Via Garibaldi, sono passati dalla parte del torto (sempre Il Canapo 21.9.11).
Sui festeggiamenti di San Damiano in piazza ed in Collegiata, ben diversa è la questione: in quel caso c'è stata una volontà di onorare il Patrono e comunque una richiesta del rettore Migliasso a me ed al nostro parroco Don Gallo, fatta con rispetto ed educazione e non con un atto di forza.
Per San Secondo nel Palio esistono 19 rioni borghi e comuni confratelli ed un borgo nemico, comunque da rispettare e stimare ma da cui pretendiamo il rispetto reciproco e non il dileggio e l'offesa, come quando ci definisce "insignificante rione del Centro" e "miseri oppositori" e come quando ci sottrae un vessillo esposto alla pubblica fede durante il Palio e anziché immediatamente restituirlo, si vanta di tale azione e non riesce nemmeno ma custodirlo dentro la sua sede, tant'è che anche da lì è sparito per ricomparire solo dopo vari giorni
Su quel vessillo c'è l'immagine del Santo Patrono:se Tanaro vuole veramente onorare il Patrono e venire, in caso di vittoria, a festeggiare in collegiata, perchè nn scusarsi col Rione che porta il nome di quel Santo, per averne indebitamente sottratto il simbolo ( vessillo)?

Non bastano le scuse del rettore Rasero a mezzo stampa e con una telefonata a me solo dopo che il vessillo era sparito anche dalla loro sede: l'avevo invitato a venire nella nostra sede, alla presenza di Capitano e Magistrati, per scusarsi a nome del suo Borgo, con tutto il rione del Santo e poi sederci ad un tavole, sempre con Capitano e Magistrati, per definire le regole della rivalità, in modo che una volta per tutte non vi siamo più incomprensioni e gesti sconsiderati, da una parte e dall'altra...ma purtroppo la dirigenza di Tanaro non ha aderito a questo invito che era una grande occasione per risolvere un problema che rischia di danneggiare tutto il Palio.
Mi auguro che per il futuro prossimo il buon senso prevalga ed auspico anch'io che questo argomento diventi motivo di discussione e regolamentazione nei prossimi consigli del Palio.

Marco Zappa, rettore del Rione San Secondo