sabato 15 ottobre 2011

Consiglio del Palio: nel 2011 troppi eccessi e un mossiere sballato, nel 2012 bisogna puntare a più rispetto tra i comitati e a una promozione più moderna del nostro Palio

Un momento del Consiglio del Palio

Tanta tensione e tanto nervosismo nella prima seduta del Consiglio del Palio dopo la corsa 2011. Per carità, di motivi per fare polemica ce n'erano e ce ne sono tantissimi, in questa coda polemica della Festa che, come l'autunno in atto, pare rimanere su temperature notevoli.

Si inizia con un omaggio a Mara Sabatini, improvvisamente scomparsa la sera prima del Palio in un incidente stradale. A ringraziare il Consiglio del Palio il rettore di San Pietro Mauro Nivolo, a ricordare la sua presenza, un mazzo di fiori posto sugli scranni del Consiglio del Palio.

Complimenti di rito al Comune di San Damiano quindi breve punto della situazione fatto dal Consigliere delegato al palio Maurizio Bertolino, su cui non ci soffermeremo perché ha ripetuto cose già note nei giorni scorsi: “Abbiamo riscontrato un buon successo dal punto di vista degli incassi in questo Palio 2011. Questo anche perché con il lavoro di 40 anni di storia paliesca – ha detto Bertolino – ora i frutti incominciano ad arrivare. Il Palio è diventato allettante anche da un punto di vista turistico. Due secondo me, sono i dati importanti. Il pubblico presente in piazza Alfieri, soprattutto nella giornata di sabato e grande share da parte dei telespettatori”.

Ma dopo la breve introduzione, la parola passa ai rettori, ed è un fiume in piena
Giovanni Spandonaro
Inizia il rettore della Torretta Giovanni Spandonaro: “Sul mossiere non ho visto lo stesso film di Bertolino, che da a Corbelli un voto sufficiente. Ho visto un mossiere che dire inadeguato è dire un eufemismo. Come a giugno dissi che qualcuno non doveva venire in Consiglio del Palio poi a rimproverare la scelta fatta, ora mi secca dire “io l'avevo detto”.
Corbelli per me è stato il peggior mossiere in assoluto ad Asti. Tutti hanno commesso degli errori,ma così tanti errori voluti da parte di Corbelli quest'anno non ne ho mai visti.
Un mossiere che fin dal prima momento, si è visto, era inadeguato. Era nervoso fin dalla prima mossa, lo abbiamo visto inveire, sbagliare i nomi dei rioni e dei fantini, chiamare cavalli che erano ancora fuori dal canapo. Tutti i filmati, le foto e le immagini che ritraggono la partenza della prima batteria fanno vedere una mossa sballata. Il mossiere non ha messo in atto nessuna delle sua funzioni. Inoltre contesto anche quello che ha detto il mossiere a freddo dopo il Palio, prendendosi gioco di noi, raccontando al Canapo che “Zedde gli ha rotto i coglioni...” mi chiedo quindi se certe cose non sono state fatte di proposito da questo mossiere.

Altro grosso punto di scontro è stato il Vessilo-gate, che ha visto contrapporsi nei giorni immediatamente dopo la corsa Tanaro e San Secondo. Incomincia Massimo Bonino: “Il collegio dei rettori ha fatto alcune riflessioni su fatti incresciosi che si sono svolti nei giorni successivi al Palio. Il Consiglio ha votato quasi all'unanimità (solo 3 gli assenti) di prendere degli impegni per abbassare i toni nel Palio, di sensibilizzare le dirigenze e i comitati e per rispettare l'impegno di correre il Palio con lealtà e onore”.
Immediata la replica di Rasero, che racconta come sono andate le cose “quando sono arrivato da piazza Alfieri il vessillo era già da noi contro la mia volontà” la sua intenzione di restituirlo immediatamente, il fatto che sia sparito “siete liberi di credere che il vessillo fosse a casa mia e cha abbia voluto prolungare deliberatamente l'”affaire” di qualche giorno”. Ma poi attacca: “Non dobbiamo estrapolare da tutto il contesto quel fatto specifico: io dico al capitano che qualsiasi provvedimento verrà preso, sarà comunque un provvedimento ad hoc contro di noi. Io suggerirei una bella lettera che minacci conseguenze se fatti futuri capitassero di nuovo, ma nulla di più.
Il ricordo di Mara Sabatini in Consiglio del Palio
Non abbiamo paura delle conseguenze. Se ci escludono dalla corsa, faremo noi il Palio nella pista di Trincere. Se ci portano via la sfilata, facciamo una sfilata di 200 persone in contemporanea a quella del Palio”
Pronta la replica del Capitano del Palio Mario Vespa: “Ringrazio sia Zappa e Rasero per cercare di abbassare i toni. Ma mi sembra inadeguato sentir parlare, come fa Rasero, di “omicidio della Torretta”. Noi abbiamo un dovere di insegnare ai giovani che le regole vanno rispettate, che esiste il fair play e il rispetto dell'avversario. Abbiamo il dovere di correre con correttezza e onore il Palio e non di piegare le regole ai propri interessi.
Le regole esistono e vanno rispettate e ci deve essere qualcuno, in questo caso la mia figura, che le deve far rispettare. Noi riteniamo che qualcuno le regole non le abbia rispettate. Non accetto che qualcuno dica se ci sanzionano “noi facciamo così...” basta col passato, basta con le dietrologie, se qualcuno vi dà una sanzione accettatela, con umiltà”.

Contro - replica di Rasero: “Certi discorsi di Vespa mi sembrano demagogici, ma accetto la sua autorità, e, qualsiasi decisione prenderà, noi non faremo ricorso”

Ci pensa Marco Zappa, rettore di San Secondo, a buttare acqua sul fuoco: “La cosa che mi ha dato fastidio è che San secondo e Tanaro hanno occupato per troppo tempo le pagine dei giornali. Ci sono state pagine sgradevoli di Palio. Anche nel nostro rione alcune cose non vanno ma ci sentiamo anche vittime di un comportamento altrui. Vorrei che ci si metta a far un ragionamento in comune tra Tanaro e San Secondo.
Devono essere regolamentati alcuni principi territoriali e di rivalità, che devono essere approvati anche dal Capitano del Palio. La rivalità tra Tanaro e San Secondo ha fatto bene al Palio, ma bisogna mettere dei paletti ben precisi altrimenti la stessa potrebbe diventare nociva”

Ultimo argomento del dibattito la promozione del Palio, da molti vista come troppo antiquata: l'idea di alcuni, per il 2012, è quella di lasciar perdere i depliant, troppo autoreferenziali e puntare su nuove forme di comunicazioni, in primis internet.
“Mi chiedo cosa sarebbe il Palio con un depliant migliore, con un sito fatto all'onore del mondo – ha detto Spandonaro rivolto al sindaco -. io dico meno inviti in tribuna Alfieri e più investimenti per i comitati, che tra l'altro ha rimproverato al sindaco anche una eccessiva frenesia nelle fasi clou del Palio.