lunedì 16 marzo 2015

Siena, parla la pittrice del drappellone dell'Assunta





«Non sarà dipinto tutto con il vino, è impossibile. Ma non posso dire altro». Elisabetta Rogai ha stupito con la sua ‘enoarte’, realizzando opere con il pregiato rosso della nostra terra al posto dei colori. Intuizione felice che ha proposto sui palcoscenici più importanti dell’arte mondiale. E che adesso utilizzerà per il Drappellone dell’Assunta. Un abbinamento perfetto se si pensa al tema di cui la seta dovrà essere intrisa: ‘Terra di Siena Terra del mondo’. «Nella vita non ho mai scelto cose facili, preferendo quelle in salita. Credo che realizzare il Palio sia un punto di arrivo ma anche di partenza. Mi rende onorata e un pizzico agitata, comunque in senso positivo. Spero - confessa - di riuscire ad entrare nel cuore dei senesi».
C’era già riuscita nel 2013 con la sua arte.«Nel novembre 2013 feci una performance al Santa Maria della Scala, dipingendo un’inedita Madonna del Vino. Fu amore a prima vista con la città».
Poi c’è un nipotino che vive a Monteriggioni.«Il mio amore di 4 anni e mezzo, Guglielmo. Quando dipingo lui è nel mio cuore, così sarà anche durante la gestazione del Drappellone».
Ha visto la Carriera?«Più volte. Coinvolgente il calore, poi quando i contradaioli salutano il Palio con i fazzoletti... emozionante. E la tensione che fa vibrare la Piazza. Contagiosa».
Sarà la prima volta che si usa il vino per il Palio.
«La mia arte non è però solo questa, sarebbe riduttivo. Mi piace innovare, dipingere sul denim usato per i jeans. Ma sono anche quella degli affreschi. Non avrò comunque problemi a tuffarmi nel tema proposto dell’agro-alimentare, della sostenibilità, della terra come eccellenza di cui già parlava Lorenzetti».
Ha già un’idea di come agire sulla seta?
«Stanotte (subito dopo l’ufficializzazione dell’incarico, ndr) non ho dormito perché già me lo vedevo davanti. So come sarà».
Donne dallo sguardo profondo, intenso ma anche sereno: elementi di riferimento della sua storia artistica.
«Eccome. Però amo molto riprodurre anche i cavalli, sia liberi che montati. E mia figlia è appassionata di equitazione».
Verrà a Siena a vedere i Palii conservati nei musei di Contrada?«Voglio e devo».
Progetti futuri?«Una mostra nel chiostro del Bramante a Roma che ho rinviato perché devo preparare i bozzetti. Intendo dedicarmi con amore all’incarico».

(Fonte La Nazione)