sabato 6 agosto 2011

San Paolo quest'anno fa uno "Strappo"

La vittoria manca dal lontano 1993, e per sfatare la lunga serie di Palii sfortunati, il rione San Paolo quest'anno punta su un esordiente assoluto: Federico Ghiani detto "Strappo" fantino della contrada dell'Aquila per la prima volta ad Asti.

Il Rione San Paolo, situato al limite meridionale del centro storico, è sicuramente uno dei più estesi ed uno dei più antichi. Già nel 1292 si trova traccia della chiesa di San Paolo che, secondo gli storici, era stata eretta presso il muro di cinta. L’attuale chiesa di San Paolo, da cui prende il nome il Rione, è stata costruita intorno al 1790 in stile corinzio e custodisce, tra l’altro, il Palio che il Rione ha vinto nel 1975, settecentesimo anniversario della corsa. Ha poi vinto nel 1978,1979 e 1993.

Scheda del rione e tema del corteo storico

Colori: oro e rosso

Motto: Facta non Verba

Rettore Silvano Ghia

Tema del Corteo storico:Guido Da Montefeltro esule Illustre

Nell’anno del Signore 1286 il famoso guerriero ed astuto uomo politico Guido da Montefeltro, Capo dei Ghibellini di Romagna, venne relegato da Papa Onorio IV in Asti, dove per disposizione del Podestà Giacomo Portalerba prese dimora, con il suo piccolo seguito, in un palazzo patrizio sito nel recinto dei nobili, probabilmente lo stesso palazzo dove oggi ha sede il Comitato Palio Rione San Paolo.
Come tramanda il coevo cronista astese Guglielmo Ventura, il conte Guido si tratterrà ben quattro anni in Asti, dove verrà ad ossequiarlo il “Gran Marchese” Guglielmo VII del Monferrato il quale, grande estimatore di Guido, gli recherà in dono, secondo le usanze, abbondanti prelibate vettovaglie e ottimo vino profumato.
Accompagnano il Marchese, nella visita a Guido, la moglie Beatrice di Castiglia con la figlia di prime nozze Margherita, insieme agli altri tre giovani figli Giovanni, Alina e Violante, prossima imperatrice di Bisanzio, ed i devoti vassalli Emanuele di Biandrate, Bonifacio di Ottiglio, Uberto di Cocconato e Giacomo Radicati, con le proprie consorti e le gentildonne del loro seguito.
In quel torno di tempo le alterne vicissitudini di Guido e Guglielmo saranno cantate nella “Divina Commedia” da Dante Alighieri.
Rullio festoso di tamburi, suono squillante di chiarine e sventolio di vessilli dai colori oro-rosso del Rione San Paolo rievocano lo storico incontro tra i due illustri personaggi.