lunedì 1 agosto 2011

Il rione del Santo, una rivincita a tutti i costi



A Siena si chiama "Ringollata", a Barcellona la chiamano "Remontada": chiamatela come volete, ma quello che serve quest'anno ai bianco rossi è una vittori, che possa vendicare la pesante ferita subita lo scorso anno con l'affermazione dei rivali di Tanaro. Per fare questo il rione del Santo si affida a Silvano Mulas, che anche se reduce da una brutta caduta da Legnano, ha fatto ben vedere di sè durante le ultime corse allo stadio.

Il Rione San Secondo, comunemente detto “del Santo” è il borgo del Santo patrono. Situato nel cuore della città, comprende, tra l’altro, Piazza Alfieri, sede della corsa.
La Collegiata di San Secondo (sec. XIII) che ha sede nel Rione, conserva nella cripta una preziosa urna d’argento contenente le spoglie mortali del Santo nel cui nome si corre il Palio. Su Piazza San Secondo si affacciano i più importanti palazzi della città, da Palazzo Civico, di gusto settecentesco su preesistenze medievali, a Palazzo degli Antichi Tribunali in cui si amministrava la giustizia. San Secondo ha vinto il Palio nel 1982, nel 2000 (edizione del Giubileo) e nel 2007.


Scheda del rione e tema del corteo storico

Colori: bianco e rosso

Motto: Impavida Virtus

Rettore: Marco Zappa

Tema del corteo storico:la Festa del Santo Patrono, San Secondo”
…Asti, Comune Medioevale fu una delle pochissime città in Italia che vollero, più che seppero, mantenersi fedeli alle antiche tradizioni…
Nel XIII secolo, la vita quotidiana scorreva monotona, i pochi motivi per lasciare le mura di casa erano la messa mattutina e la funzione vesperale della quaresima. I giochi giullareschi erano stati proibiti, quelli praticati dai romani erano caduti in disuso e quelli introdotti dai longobardi erano ostacolati perché troppo brutali.
Vi erano però due diversivi che una volta l’anno scuotevano ed eccitavano uomini e donne, città e contado : la Festa Patronale e la Corsa del Palio.
L’illustre cronista astigiano Gugliemo Ventura narra, che già verso la metà del XIII secolo la Corsa dei Cavalli e le solennità religiose in onore del Santo Patrono, San Secondo, cadevano nello stesso periodo, precisamente nell’anniversario del Martirio di San Secondo il 30 marzo. La ricorrenza, però, era celebrata spesso nel periodo di quaresima, e così venne spostata al primo giovedì dopo l’ottava di Pasqua, poi alla seconda domenica dopo Pasqua, e infine con un “rescritto papale” al primo martedì di maggio.
La festa patronale assumeva, forme attraenti e coreografiche anche sotto l’aspetto religioso : già nel XII secolo, il Comune obbligava i numerosi e potenti suoi feudatari a prendervi parte, portando in offerta un cero. Le funzioni della domenica erano riservate ai riti religiosi della Collegiata, al mattino si cantava la Messa solenne e con l’intervento ufficiale di tutte le autorità cittadine. Alla sera la cittadinanza si univa in una variopinta processione, nella quale veniva innalzato il busto d’argento del Santo Patrono, circondato da eminenti personalità e dai giovani paggi prescelti per la corsa del palio.
La giornata del lunedì si chiudeva in Piazza del Santo, con un grande falò.
Il rione San Secondo intende rievocare questa festosa ricorrenza, che potrebbe degnamente figurare in un affresco o nelle pagine di una cronaca medievale, alla quale, accanto ai personaggi illustri, nobili e religiosi, partecipa l’intera cittadinanza.