giovedì 20 febbraio 2014

Bera parla ai responsabili sfilata: "Si può fare ancora molto per il corteo più bello d'Italia"



"Abbiamo il corteo storico migliore in Italia, ma molto può ancora essere fatto". Ieri sera, il professor Gianluigi Bera, storico del Palio che da anni si spende in maniera indefessa per la difesa e la valorizzazione della nostra Festa, ha dato il via alla prima lezione di aggiornamento rivolta gli operatori del corteo storico del Palio di Asti.

Bera ha regalato alla platea (con una sala consiliare praticamente gremita) oltre tre ore di lezione e consigli su come alzare qualitativamente il nostro corteo storico.
Durante la serata è stato passato ai raggi x il nostro corteo storico: incominciando dalle acconciature e dai capelli storici si è passati alle calzature, e agli anacronismi nel vestiario dei figuranti rispetto al periodo dei fatti narrati nel tema del corteo storico.
"Il medioevo non è un periodo omogeneo- questo in sintesi il pensiero di Bera - ma bensì caratterizzato, come oggi,  da diverse mode che negli anni hanno via via preso il posto di quelle precedenti, e hanno influito in maniera notevole il modo di vestirsi, pettinarsi o presentarsi in pubblico".
Una sfilata più "scientificamente" storica, insomma, è sinonimo di maggiore qualità della nostra Festa. Per questo è apprezzabile che la commissione artistica del Collegio dei Rettori, che da diversi anni ormai, compie grandi sforzi in questa direzione, abbia deciso di stilare un calendario di incontri - studio per affrontare tutte le tematiche del corteo. Il prossimo incontro, in programma nel mese di marzo, vedrà protagonista Fabrizio Fassi che relazionerà sul tema delle armature e del vestiario medievale in genere.
Il 23 marzo, inoltre, la Commissione artistica organizza un viaggio a Piacenza, in occasione della fiera  "Armi e Bagagli" dedicata al vestiario e all'oggettistica storica.

Foto: Collegio dei Rettori del Palio di Asti