mercoledì 13 novembre 2013

San Pietro: "Sulla sede siamo stufi di parole a vanvera"


Riceviamo e pubblichiamo:

Ci sono fatti che ti lasciano un sorriso amaro stampato in faccia; apri la tua pagina Facebook, dai un’occhiata alle ultime novità e tra una notizia e l’altra ti imbatti nell’articolo che parla dell’assegnazione di una nuova sede al rione Cattedrale. Sia chiaro, si parla di sorriso soltanto perché tra tutta l’amarezza che ti assale, apprezzi il fatto che gli amici di Cattedrale finalmente hanno una nuova casa.
Passano pochi secondi e il sorriso però passa, rimane solo l’amarezza.
Inizi a chiederti se nella testa di chi decide chi deve stare dove, di chi deve occuparsi di assegnare nuove sedi a chi ne ha bisogno, esista una gerarchia di colori e che del rosso e del verde se ne sia dimenticato.
Poi inizi a rimuginare su quanto accaduto in questi mesi, in questi anni ed effettivamente ti rendi conto che non è possibile che se ne sia dimenticato. Come può essere?
In corso Alfieri ancora si sente l’eco delle parole urlate a tutti due mesi fa e che promettevano sede nuova entro 10 giorni.
Le persone che frequentano meno assiduamente il comitato, ingenuamente, ancora ci chiedono quando ci trasferiremo al Battistero; ma non pensiamoci più a quella storia, quella storia è roba vecchia.
Appunto, vecchia.
Ormai si parla di anni, non di mesi. Due anni di sfratto, tanto per far capire che la sede nuova, per il comitato Palio Borgo San Pietro non è un capriccio, ma è un bisogno, un’esigenza.
In questi giorni verrà deciso cosa fare della zona di oratorio esterna ed interna ancora non messa a nuovo.
I nostri locali fanno parte di quella zona.
Decideranno cosa fare della nostra sede con noi ancora all’interno e senza una soluzione al nostro problema.
La cosa certa è che fanno cosa giusta; non si è mai visto un padrone di casa che ti sfratta e ti lascia ancora due anni di tempo per cercare una nuova sistemazione; nei nostri confronti si sono comportati e si stanno comportando fin troppo bene.
Pensando, ti inizi a domandare perché sono state fatte tante parole inutili quando per altre realtà, in tranquillità e in silenzio, si è trovata un’adeguata soluzione. Evviva il silenzio allora; evviva i fatti e basta con le parole.
Smetti di pensare, stacchi per un attimo gli occhi dal pc e vedi li appesa sulla parete di camera tua la bandiera del tuo borgo, quel bellissimo simbolo di orgoglio rossoverde. Ti viene tristezza e rabbia a pensare che forse è proprio per quei due colori, che secondo qualcuno non valgono come gli altri, che ora come ora il tuo comitato Palio non ha una sede.
No, non è possibile una persona che ama e rappresenta il Palio, non vede colori, o per lo meno li vede solo nel sano agonismo della terza settimana di settembre.
Allora perché? Ad oggi non ci è dato saperlo, e sinceramente delle solite motivazioni e delle solite scuse non sappiamo più che farcene.
Oggi è il comitato Palio Borgo San Pietro a prendere in mano il microfono, anche se virtualmente, e a gridare.
Avere una sede vuol dire anche avere un’identità e voi ce la state togliendo.
Siamo stufi di essere presi per il naso.
Ne abbiamo le tasche piene delle vostre parole a vanvera.

Comitato Palio Borgo San Pietro