Foto di Roberto Parnetti - tratta dalla pagina Facebook di Brontolo dice la sua |
Per i rossoverdi, che non vincevano la corsa dei cavalli dal 1991, si tratta della quinta vittoria. Valter Pusceddu, ad Asti fantino di Santa Caterina, invece, ottiene la sua prima affermazione a Ferrara. Per Calliope da Clodia, invece, dopo la vittoria al Palio di Asti dello scorso anno, arriva la seconda vittoria di prestigio in carriera, che la consacra definitivamente quale attuale cavalla da battere tra i mezzosangue.
Dallo steccato:
San Luca (Valter Pusceddu su Calliope da Clodia)
San Giorgio (Sebastiano Murtas su Preziosa Penelope)
Santo Spirito (Michel Putzu su Tiepolo)
San Benedetto (Alessio Giannetti su Violenta da Clodia)
San Giacomo (Enrico Bruschelli su Stallinek)
San Giovanni (Alessio Migheli su Robolt)
Santa Maria in Vado (Andrea Coghe su Bomario da Clodia)
San Paolo (Adrian Topalli su Spartaco da Clodia) - Rincorsa
Dopo alcune mosse false, il Palio viene interrotto per qualche minuto per permettere di riferrare il cavallo di San Giorgio. Si torna poi tra i canapi, agli ordini del Mossiere Gennaro Milone che inizia a comminare le prime ammonizioni. La tensione tra i canapi e le scaramucce tra fantini creano parecchie confusione e, prima della mossa valida, sono ben sette le partenze annullate. In quella valida a uscire meglio dai canapi sono San Benedetto, San Luca e Santa Maria in Vado. La testa viene presa da San Benedetto che, però, all’ultima curva del primo giro viene sopravanzato internamente da San Luca. Da quel momento l’accoppiata rossoverde non lascia più la prima posizione, difendendosi dapprima dagli attacchi da San Giacomo e poi, negli ultimi metri, da quelli di San Benedetto e San Giovanni. Al termine dei quattro giri Pusceddu taglia il traguardo col braccio alzato, regalando a San Luca la vittoria del Drappo della corsa dei cavalli.