martedì 18 settembre 2018

Consiglio del Palio - Risultati positivi per l'edizione 2018, ma è già tempo di guardare al futuro!


Un lungo e dettagliato bilancio del Palio 2018 ed un primo sguardo a quelli del futuro. Un'attenta analisi sulla prima parte della riforma della nostra Festa e le prime indicazioni sulle successive. Così si potrebbe riassumere il Consiglio del Palio andato in scena ieri sera, il primo post edizione 2018 del Palio. Una seduta durata più di due ore, la prima delle quali interamente occupata dalla lunga ed attenta disanima del Sindaco Maurizio Rasero.

Proprio Rasero ha aperto il Consiglio, di fronte ad una Sala Consigliare a dir poco piena, porgendo le proprie scuse ufficiali al Rettore di Canelli Giancarlo Benedetti non nel merito di quanto detto ma nel metodo utilizzato. Scuse rivolte, poi, anche anche alla Vice Presidente del Consiglio regionale Angela Motta, con Rasero che ha spiegato come nel suo evidenziare l'assenza di tutti i consiglieri di minoranza abbia commesso un errore nel non fare un distinguo spiegando come la stessa Motta non potesse essere presente per motivi più che validi e ben più importanti del Palio.

Una volta rivolti i complimenti a Moncalvo, con il Rettore Raimondo accolto in Sala tra gli applausi dei presenti, Rasero ha poi iniziato la propria disanima sull'edizione del Palio del 2018.

LE NOVITÀ: Il Sindaco ha giudicato il Palio 2018 un'edizione importante e bella della nostra Festa. Quattro le grandi novità. La data, che scelta per vari motivi, si è confermata corretta per quanto riguarda la presenza dei giovani ancora liberi dalla scuola e decisamente più presenti nelle varie attività dei Comitati. Meno positivo, invece, è stato il meteo che ha costretto al coperto le cene propiziatorie del venerdì, ha portato all'annullamento delle Prove Generali di sabato pomeriggio e ha regalato incertezza per tutta la domenica.
Soddisfazione anche per il Palio degli Sbandieratori a maggio, con le Feste Patronali allungate a 9 giorni ed una dignità propria regalata al Paliotto. Lo spostamento del Paliotto, inoltre, ha permesso di mettere in scena la Presentazione dei fantini dal Palazzo Civico nella serata del giovedì della settimana del Palio. Un evento che, a detta di Rasero, è stato esattamente come da lui sognato e che, pertanto, verrà sicuramente riconfermato con possibili novità, quali ad esempio la possibilità di ammettere l'utilizzo dei tamburi solo sino all'arrivo in Piazza, per poi lasciare spazio alla sola voce dei popoli dei vari Borghi, Rioni e Comuni.
Altra novità promossa è stata quella dello spostamento dei box cavalli, scelta che a detta del Sindaco si è rivelata quella che gli ha portato il maggior numero di complimenti. Uno spostamento che ha garantito maggior sicurezza e benessere ai cavalli, apprezzata da tutti gli addetti ai lavori. Una scelta, però, che ha portato a critiche ed alla relativa interrogazione da parte di tre gruppi consiliari della minoranza. Rasero ha espresso in primis il proprio dispiacere per la mancanza di presa di posizione da parte di chi si è mostrato in sedi non ufficiali favorevole a questo spostamento e poi ha evidenziato come le stesse polemiche non fossero state fatte in occasione dell'Adunata nazionale degli Alpini, quando lo stesso parco fu riempito da camion, tende e cucine. Rasero ha poi ribadito come la terra messa sull'erba sia servita anche e soprattutto a riempire diverse buche e come la stessa erba ricrescerà, ribadendo la propria convinzione sulla bontà della scelta fatta, destinata ad essere confermata nelle edizioni future.

LA CITTÀ E IL FUTURO: Rasero ha poi posto l'attenzione sulla parte di città contraria al Palio, dicendosi sicuro di aver dato risposte a tutti, con la città che grazie alla nuova data e alle scuole ancora chiuse ha registrato minori problemi di traffico ed è rimasta poi viva nei giorni successivi con i successi delle Sagre, della Douja e di Wine Street. Dando un primo sguardo al futuro, il Sindaco ha ricordato come il prossimo sarà un anno importantissimo vista la scadenza degli appalti per la terra e le tribune. Con la creazione di un nuovo bando potrebbero quindi arrivare nuovi spunti per migliorare aspetti quali il fondo della pista e la pendenza delle tribune. Da capire, inoltre, sempre secondo Rasero se l'argano utilizzato sia ancora attuale o se nuove tecnologie potrebbero portare ad uno strumento ancora migliore.

I NUMERI DEL 2018 E I BIGLIETTI: Il discorso di Rasero si è poi spostato sui numeri dell'edizione 2018. L'incasso del Palio è stato pari a 210 mila euro, 10 mila euro in meno rispetto a quanto incassato un anno fa. Numeri giudicati positivamente dal Sindaco, che ha spiegato come la promozione per portare turisti ad Asti nella nuova data sia stata fatta. Il minor numero di biglietti venduti, sempre a detta di Rasero, sarebbe imputabile alle incerte condizioni del meteo, con la pioggia di venerdì e le incerte condizioni di sabato e domenica che hanno portato a un calo di vendite nei giorni in cui tradizionalmente venivano acquistati il maggior numero di tagliandi. La differenza di incasso rispetto al 2017, alla luce del cambiamento di data, è giudicata quindi da Rasero una differenza più che accettabile. Per ciò che riguarda il futuro, però, il Primo cittadino astigiano ha ribadito come occorra una gestione maggiormente professionale anche nell'ambito del marketing.
Sempre per il futuro, Rasero ha evidenziato come andranno rivisti alcuni posti, andando a capire come mai i maggiori vuoti fossero quelli nelle tribune Catena, Solaro ed Alfieri. Altro importante elemento del Palio 2018 è stata la riduzione dei biglietti omaggio, scesi a un numero pari a 12 tagliandi. Una scelta che Rasero ha annunciato verrà rivista in ottica Palio 2019, per evitare spiacevoli scivoloni con alcune importanti personalità. Possibile, inoltre, che a partire dal Palio del prossimo anno, al fine di evitare il fenomeno del continui via vai dal centro all'esterno della Piazza, anche il parterre possa avere un costo di entrata pari a 5 euro.

LA DIRETTA RAI: Altro tema caldo è, naturalmente, quello sulla mancata diretta Rai della finale. Rasero si è detto dispiaciuto per l'anno in cui la diretta è saltata, quello che ha visto andare in scena una finale avvincente ed incerta, una delle più belle degli ultimi anni. Una diretta persa per soli 3 minuti, con la trasmissione Rai che, grazie al lavoro di Tarcisio Mazzeo, caporedattore del Tg Piemonte, era stata allungata di ulteriori 5 minuti rispetto a quanto previsto. Rasero ha ribadito come la diretta Rai aiuti il Palio a crescere e come, pur pronto a difendere sempre il Palio per i suoi valori economici, occupazionali, tradizionali, culturali e sociali, lo stesso abbia costi e per giunta debba dare dei ritorni che possano essere percepiti da tutti. La diretta Rai, sempre a detta di Rasero, permette di far conoscere Asti anche per i vini, le altre manifestazioni ed il territorio, incuriosendo i telespettatori a recarsi nella nostra città anche in occasioni diverse dal Palio. Sempre a proposito della diretta Rai Rasero ha spiegato come Rai3 abbia la possibilità e l'obbligo di concedere un tot di ore a trasmissioni sul territorio, aspetto che non vale per altri reti televisive. Per questa ragione non è così semplice immaginare di spostarsi su un altro canale, in quanto ogni cosa ha i suoi costi ed il Palio di Asti non si trova ancora nella condizione di poter battere i pugni per ottenere cosa è stato ottenuto altrove.

I RINGRAZIAMENTI DEL SINDACO: In chiusura di intervento Rasero ha ringraziato la Commissione Veterinaria per la sua professionalità, la Commissione Tecnica per la precisione e puntualità in tutto, il Capitano ed il suo Gruppo per l'importante aiuto dato, gli Uffici, la Prefettura, le Forze dell'ordine e la Giuria d'arrivo. Proprio a proposito di arrivi, citando il caso dell'arrivo della terza batteria con San Lazzaro eliminato al fotofinish, Rasero ha espresso la propria volontà nel garantire dal prossimo anno la possibilità di visionare la foto degli arrivi al fotofinish nell'immediato e non solamente dopo alcune ore. 

LE PAROLE DI VESPA: Dopo il discorso di Rasero è stato il Consigliere delegato Mario Vespa a prendere parola. Vespa ha sottolineato la bellezza e l'importanza del nuovo settembre astigiano, arricchito anche dall'evento Sport in Piazza andato in scena in Piazza Alfieri nella scorsa domenica con ben 146 società sportive presenti. Il Consigliere delegato ha poi voluto ringraziare Federico Arri per l'emozione regalatagli. Un'emozione giustificata anche dall'aver visto Federico, ancora bambino, sbandierare nel Rione San Paolo, prima di dare il la al suo sogno, culminato poi domenica 2 settembre. Vespa si è augurato che questo sia da esempio per altri giovani che possano così trovare la spinta per sognare la stessa cosa, portando così Asti ad avere altri fantini al canapo. Dopo l'applauso del pubblico presente in Sala, Vespa ha poi concluso il suo intervento ringraziando anche il Comune di Moncalvo per aver scelto e puntato su Arri ed ha poi espresso il proprio rammarico per la mancata diretta Rai in quello che sarebbe stato un fantastico spot per il nostro Palio.

LE REPLICHE: La prima replica agli interventi di Rasero e Vespa è arrivata dal Rettore di San Paolo Silvano Ghia che ha voluto esprimere le proprie impressioni e le proprie sensazioni. Ghia ha ammesso il suo iniziale scetticismo alle proposte della presentazione dei fantini il giovedì sera e della nuova collocazione dei box, tramutate poi in approvazione alla luce di quanto visto. Il Rettore di San Paolo si è detto, invece, ancora perplesso sulla nuova data pur pensando che in futuro avrà modo di ricredersi. Sul "discorso Rai", invece, Ghia ha sottolineato come il Palio non possa avere tempi certi essendo la corsa un qualcosa che non può essere programmato in determinate tempistiche. Alla luce di ciò, Ghia ha spiegato come a suo avviso bisognerebbe riuscire a fare più pressione possibile per avere maggiore elasticità dalla Rai. Ultimo argomento toccato dal Rettore di San Paolo è stato quello inerente alla pista, con la differenza tra il fondo del venerdì e quello della domenica indicata come problematica che crea diverse difficoltà nella scelta del cavallo più adatto (Ghia ha comunque sottolineato come in questa edizione questa non fosse una problematica del Rione San Paolo che aveva a disposizione un solo cavallo). 
A prendere poi parola è stato Giovanni Spandonaro, Rettore del Borgo Torretta. Spandonaro si è detto d'accordo con quanto espresso dal Sindaco, giudicando la settimana ed i cambiamenti in maniera positiva. Nel sottolineare come, però, alcune cose siano ancora migliorabili, il Rettore della Torretta ha posto l'attenzione sull'argano, sui fatti accaduti nella sua batteria e di conseguenza sul Mossiere. Spandonaro, sottolineando di non sapere se la colpa della caduta sia imputabile al funzionamento dell'argano o ad un errore di Bircolotti, ha chiesto di utilizzare il tempo a disposizione nell'annata per trovare le giuste soluzioni utili ad evitare che i fatti possano ripetersi nuovamente. A proposito del Mossiere, Spandonaro ha spiegato come, pur ritenendo Bircolotti il miglior Mossiere mai stato ad Asti e pur convinto che sia sempre lo stesso Bircolotti il Mossiere da votare, la giornata del 2 settembre non sia stata la sua migliore, non solo per quanto accaduto nella seconda batteria, con il pugno duro adottato soltanto nella prima batteria. Chiusura di intervento sulla diretta Rai, con Spandonaro che si è detto d'accordo con Ghia, evidenziando anche come, secondo quanto riferitogli, il servizio offerto dalla tv di Stato sia stato lacunoso e ricco di sbagli, con tanto di tentativi di intervistare i figuranti. Fatti questi che non avvengono altrove.
Le ultime parole del Rettore della Torretta sono state per il Gruppo Sbandieratori over38 laureatosi Campione d'Italia a Faenza nella specialità Grande Squadra. Complimenti che sono poi stati ribaditi anche da Maurizio Rasero che ha annunciato la convocazione di una conferenza in Comune nel pomeriggio di giovedì con ospiti tutti i componenti del Gruppo. Nell'occasione Rasero ha poi voluto ringraziare anche Samantha Panza per l'organizzazione degli eventi palieschi andati in scena ad Asti nello scorso weekend.

IL MOSSIERE: Una volta emerso il discorso sul Mossiere, anche Rasero ha voluto esprimere la propria opinione. Il Sindaco ha evidenziato come, pur riconoscendo a Bircolotti di essere un buon Mossiere che ha fatto la storia del nostro Palio e pur ritenendolo il più importante professionista del settore, il voto da lui attribuitogli per il Palio 2018 sia molto insufficiente. Bircolotti, infatti, a giudizio di Rasero, non avrebbe rispettato quanto chiestogli dal Primo cittadino astigiano, mettendo in pratica il contrario di ciò che avrebbe dovuto fare non richiamando in maniera ufficiale i partecipanti meritevoli di tale richiamo. A detta di Rasero, quindi, anche Bircolotti avrebbe contribuito alla mancata diretta Rai, con anche una prima partenza della finale annullata nonostante le analogie con quella data poi buona al terzo tentativo di mossa.

LE PAROLE DI MARCHISIO: È stata poi la volta del Presidente della Commissione Tecnica Andrea Marchisio che, dopo aver ringraziato i componenti della Commissione, ha posto l'attenzione sull'argano e sulla pista. Chiare le parole sulla pista, con l'ammissione dell'esistenza di un problema relativo alla terra, con l'acquazzone del venerdì che ha portato al fondo un grandissimo vantaggio. Una terra che è così diventata ideale ma che, non potendo sempre sperare nella pioggia, verrà sostituita con il nuovo appalto, con l'auspicio di Marchisio che si arrivi ad avere la possibilità di disporre di un materiale più stabile. Marchisio ha poi ribadito come l'annullamento della Prova del sabato fosse necessario per salvaguardare la pista dopo l'acquazzone della notte e per compiere alcuni lavori necessari a renderla perfetta per la domenica.
Chiare anche le parole sull'argano, con la totale esclusione della possibilità che la caduta alla mossa della seconda batteria sia legata a problemi dello stesso. Il funzionamento dell'argano, infatti, è basato su un sistema idraulico comandato da un interruttore e, secondo quanto riferito da Marchisio, maggiore è la spinta sul canapo e maggiore è la velocità con cui questo si sgancia. Escluso il guasto, Marchisio ha evidenziato come non sia sua competenza dire altro e come starà all'Amministrazione trovare il modo per migliorare il tutto. Marchisio ha poi definito l'edizione 2018 del Palio bella con una finale spettacolare.

IL GIRO DELLA VITTORIA DI MONCALVO: A prendere parola è stato Filippo Raimondo, Rettore del Comune di Moncalvo, vincitore del Palio 2018. Oltre a ringraziare tutti per i complimenti ricevuti ed essersi detto concorde con quanto detto sulle modifiche apportate nel 2018, Raimondo ha voluto scusarsi pubblicamente con il Rettore di San Secondo Mauro Nebbiolo per non averlo avvisato della volontà di entrare nella chiesa e nella cripta del Santo in occasione del Giro della Vittoria dello scorso sabato. Scuse "non accettate perché non c'è bisogno di scuse" da Nebbiolo che, riscontrando sincerità nelle parole di Raimondo, ha sottolineato come il Palio di Asti si corra in onore di San Secondo e pertanto il gesto di entrare in Collegiata sia un atto dovuto e condivisibile nei valori.

LA MOSTRA DI GUARENE: Da sottolineare, poi, le parole del Rettore di San Martino San Rocco Daniele Bruzzone che, dopo essersi complimentato con l'Amministrazione per la forza con cui ha portato avanti le proprie idee e per la costanza con cui ha seguito il tutto, ha richiesto che non venga disperso il patrimonio culturale creatosi con la mostra del Maestro Guarene che, nella speranza di Bruzzone, potrebbe arrivare ad avere una collocazione stabile.

LA QUESTIONE PUROSANGUE: Intervento che ha dato spunto a nuove riflessioni è stato quello di Angela Motta che, una volta ringraziato il Sindaco per il chiarimento sulla questione biglietto, si è detta certa che lo spostamento dei box sia stata una delle mosse vincenti del Palio 2018. Qualche perplessità, invece, è stata espressa dalla Motta sulla data, il tutto nell'ottica di una scommessa che però l'Amministrazione ha vinto. La Vice Presidente del Consiglio regionale, poi, ha chiesto lumi a proposito della questione mezzosangue, porgendo l'interrogativo a proposito dell'esistenza o meno delle condizioni per riprendere la discussione iniziata con il Ministero per tornare ad utilizzare i cavalli purosangue.
Una domanda alla quale ha immediatamente risposto Rasero che ha annunciato l'intenzione di incontrare quanto prima il Ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio, al fine di giocare la partita in un brevissimo lasso di tempo. L'intenzione è quella di verificare se esistano le condizioni per portare avanti i discorsi o se, non trovando risposte nel giro di un mese, il cambio dei cavalli diventerà definitivo. Rasero ha poi spiegato come il Palio 2018 abbia smentito l'idea secondo la quale esisterebbe troppo divario tra i primi fortissimi mezzosangue e gli altri, con tutti i partecipanti alla finale giunti al traguardo nello spazio di 2 secondi. Il tentativo di tornare ai "puri", però, verrà comunque fatto per tutto ciò che il nostro territorio ha fatto negli anni in termini di scuderie e di investimenti. Qualora non fosse possibile tornare al passato, verrà richiesto al ministero che venga disputato un maggior numero di corse dedicate ai mezzosangue in ippodromi più vicini alla nostra città, quale ad esempio quello di Varese.

IL FUTURO, I COMUNI E LA SECONDA FASE DELLA RIFORMA: Terminati i discorsi e le analisi su ciò che è stato, l'attenzione si è spostata su ciò che sarà. Chiare le intenzioni di Rasero che ha ribadito come quella vista sinora sia stata la prima fase della riforma e che, alla luce di ciò, sia necessaria ancora una seconda fase e forse non solo questa. Rasero ha ribadito come a suo avviso 21 partecipanti siano troppi ma come, allo stesso tempo, il confronto possa arricchire. La volontà del Sindaco è quella di prendere decisioni che facciano progredire il Palio, partendo dal'idea che 21 partecipanti siano troppi e che i 40 minuti di tempo tra terza batteria e finale siano un tempo che la nostra Festa non può più permettersi. Rasero ha evidenziato la propria convinzione sul fatto che nella finale del Palio ci vada il tempo che serve ma che, allo stesso tempo, da Sindaco della città tutto vada tenuto in considerazione. Per ciò secondo Rasero è arrivato il momento di verificare se si possono dare risposte e se tutti e 21 i partecipanti siano all'altezza di correre il Palio moderno. Partendo da questo presupposto Rasero ha raccontato quanto detto ai Sindaci dei sette Comuni negli incontri della mattinata di ieri, sottolineando di aver ammesso che alcuni Comuni siano più avanti rispetto ad alcuni dei Borghi e Rioni cittadini. Con questa consapevolezza Rasero ha però spiegato come da Sindaco di Asti la sua idea sia quella di vedere nel tempo i Rioni e i Borghi diventare delle strutture che si occupino di tutta una serie di situazioni sociali per i vari quartieri. Gli investimenti sul Palio dell'Amministrazione, infatti, sono utili non per la sola corsa dei cavalli, ma anche e soprattutto per far sì che le 14 strutture cittadine diventino catalizzanti per i giovani e capaci di stare vicino alle persone del proprio quartiere o della propria zona che vivono un momento di difficoltà.
Rasero ha poi spiegato come da tutti e sette i Sindaci sia emersa la volontà di continuare a correre il Palio con pari dignità degli altri e con le stesse possibilità di arrivare alla vittoria.
Alla luce di quanto emerso il Sindaco ha spiegato come per prima cosa sia necessario capire se la fase 2 della riforma debba portare ad ulteriori cambiamenti già per l'edizione 2019 o se gli stessi debbano entrare in vigore dal 2 settembre 2019, con la prossima edizione della Festa utile ad arrivare all'assestamento di quanto modificato finora.
Spiegando come non esista ad oggi una presa di posizione certa e come nessuno debba sentirsi escluso, Rasero ha annunciato come le ipotesi sul tavolo siano diverse. A tal proposito sono state enunciate le possibilità riguardanti le batterie corse al sabato, la sfilata della domenica resa ancora più maestosa con un incremento dei figuranti e la finale corsa nel pomeriggio di domenica. Altra ipotesi è quella di un Palio dei Comuni e di un Palio dei Rioni con, per quest'ultimo, due batterie da sette cavalli ed una finale da otto. Ultima idea proposta è stata quella di una tassa di iscrizione per i partecipanti con i Comuni  che provvederebbero per le proprie ed i Borghi e Rioni cittadini che vedrebbero la stessa scalata, ad esempio, dall'acquisto dei biglietti e dal'affitto delle palestre, così che "chi fa non paga, altri dovranno strutturarsi meglio". Tutte idee che insieme a tante altre verranno messe sul tavolo, sino ad arrivare al punto in cui si chiuderanno i discorsi. 
Rasero ha quindi chiesto che venga detto tutto in maniera chiara, evidenziando come il Palio di Asti manchi oggi di professionalità. Da qui l'avviso di come "chi non saprà mettersi a posto rimarrà morto", con il Sindaco di Asti dettosi pronto a prendere decisioni epocali. 
Importante il passaggio finale di Rasero che ha spiegato come il suo pensiero non sia "via i Comuni" ma sia quello che un Palio strutturato in questo modo non funzioni più. Alla luce di ciò, con la volontà di ricevere suggerimenti importanti e magari utili a fare in modo che tutti e 21 corrano con la stessa dignità, Rasero ha annunciato che in tempi molto brevi si capirà se le decisioni che verranno prese saranno poi attuabili già per il 2019 o se entreranno in vigore a partire da lunedì 2 settembre 2019, giorno successivo alla prossima corsa del Palio.
Le parole di Rasero, come prevedibile, hanno portato anche alla replica del Rettore di Canelli Giancarlo Benedetti che ha voluto sottolineare come a suo avviso nei suoi 32 anni di Palio Canelli sia arrivato ad Asti sempre con onore e lealtà, raggiungendo risultati importanti come un secondo posto ed un premio sfilata. Benedetti ha poi ribadito di aver sempre lasciato le porte aperte affinché qualcuno si facesse avanti per prendere il suo posto, senza che mai nessuno si proponesse. Alla luce di questo, Benedetti ha ribadito l'intenzione di aspettare le decisioni del Sindaco di Canelli Gabusi, con la speranza di ricevere la municipalità per prendere parte al Palio di Asti e la consapevolezza che se questa non dovesse essere concessa non potrà fare altro che prenderne atto. 

Così, dopo oltre due ore di seduta, è terminato il Consiglio del Palio, con il Sindaco che ha dato appuntamento alla prossima riunione che verrà convocata a stretto giro di posta, con ogni probabilità a seguito di un prossimo Collegio dei Rettori.