Il giorno dopo la vittoria al Palio di Asti, Valter Pusceddu esprime tutta la sua gioia e la sua felicità al rione San Paolo che gli ha permesso questa grande vittoria.
"Vincere ad Asti per me è stato importante - racconta - ci sono stati anni in cui non sono riuscito ad essere protagonista ad Asti, anzi che trovavo una monta all'ultimo minuto. Il rione San Paolo mi ha dato fiducia e mi ha lasciato lavorare: voglio ringraziarli per il supporto e la pazienza con cui mi hanno seguito in questi anni".
Un rione presente, quello di San Paolo, ma che non ha mai voluto imporsi più di tanto nelle scelte: "Silvano e il suo staff - prosegue Bighino - ci sono stati vicini quando c'era bisogno, ma mi hanno lasciato prendere le mie scelte in tranquillità. Li ringrazio, è il mio lavoro e io cerco di farlo sempre al meglio".
La vittoria di Asti rilancia Bighino sulla scena nazionale dei Palii: "Leggo sui giornali che sono tornato in fascia alta: non sono cose che mi interessano. Io voglio lavorare sempre al meglio, poi ci saranno Palii che vanno bene e altri che vanno male. L'anno scorso, per esempio, ho perso il Palio in partenza, per un niente. Il cavallo era in prima posizione allo steccato, e per il rumore del canapo non è partito in testa. A volte anche la fortuna è importante nei Palii".
Il cavallo Genarmoly era davvero forte: "Ero sicuro delle sue possibilità - conclude - ho capito di avere vinto quando ho passato lo scosso di Tanaro. Lì ormai non c'era più nulla che mi impedisse il successo".