lunedì 21 settembre 2015

Ghia: "E' stato una vittoria sofferta e guadagnato, ma ce l'abbiamo fatta"


Silvano Ghia è un pezzo di storia del Palio. Basti pensare che il rettore aveva sollevato già un altro drappo, nel 1979, allora correva Sergio Ruiu con Nobel II, un altro Palio, un'altra epoca, una vita fa.

Sollevare un Palio a trent'anni di distanza non è capitato a nessun'altro rettore nella storia moderna, segno di una vita intera spesa, con costanza e dedizione, per il Palio, ma soprattutto per San Paolo.
"Quando ho visto Valter passare primo al bandierino - racconta - non ho avuto molti pensieri in testa. Solo uno: ce l'ho fatta. Siamo riusciti, non solo io ma tutto il Comitato Palio, a vincere questo Palio, ad essere arrivati prima di tutti gli altri. Solo questo, e poi i pensieri hanno lasciato spazio ad una gioia immensa".
La vittoria di San Paolo non nasce di certo oggi: "Non è stata una cosa improvvisata. Con Valter abbiamo iniziato un ciclo che ci ha portato alla vittoria dopo tanti anni di tentativi. L'anno scorso ci siamo arrivati vicini per un soffio, quest'anno, come ho detto anche durante la cena propiziatrice, a Pusceddu non ho chiesto tanto: solo qualche metro in più dello scorso anno. Negli ultimi anni abbiamo cercato di fare delle scelte strategiche, magari non così competitive, però ci siamo preparati per un Palio in grande come questo".
Che differenza c'è a vincere nel 2015 e nel 1979? "Tutto. Da allora è passato un mondo. Questa vittoria, per quanto ogni vittoria è bellissima e diversa, è completamente diversa. Ricordo che allora il Palio era ancora, seppur fossero passati un po' di anni dalla ripresa, in fase embrionale. Non contava la strategia, ma chi avesse il cavallo più forte. Insomma, c'era ancora Simonazzi a gestire praticamente tutto e a piazzare qua e là gli esemplari migliori. Invece ora è tutto diverso: il Palio è una Festa che ti impegna tutto l'anno, il tasso tecnico è altissimo e la "diplomazia" conta in maniera considerevole. Insomma, vincere oggi è nettamente più difficile: il nostro Palio è stato sofferto e guadagnato, e per questo è ancora più bello".