venerdì 10 aprile 2015

Una concentrazione diversa degli eventi e una grande impegno nella comunicazione, così cambia il Palio del futuro


Il Palio deve aprirsi al futuro, investire sulla comunicazione e diventare tra le prime risorse turistiche di Asti.

E' questo quanto emerso dal primo Collegio dei Rettori di mercoledì scorso a cui ha partecipato anche il neo assessore Massimo Cotto, tutto dedicato alle problematiche della manifestazioni e come  far emergere la Festa in futuro.
"E' stato un incontro costruttivo - ha affermato il presidente del Collegio dei Rettori Marco Gonella - l'assessore ha espresso la volontà di investire sul Palio come risorsa turistica della città e di rimodernare la formula per metterla al passo con i tempi. Credo che ci siano ampi margini di discussione per queste proposte e per far sì che il Palio possa diventare sempre di più una manifestazione a carattere nazionale".
A fare da eco alle dichiarazioni di Gonella  lo stesso Massimo Cotto: "Dobbiamo sicuramente darci una mossa: ieri con i rettori abbiamo avuto un dialogo proficuo e soluzioni possono essercene diverse"
"Il Palio - continua Cotto - ha bisogno di essere vissuto su più giorni, senza però per questo cambiare la struttura fondamentale della Festa",
Anche se non ci sono ancora idee concrete, qualche ipotesi è incominciata ad emergere: si parla di una sfilata in grande stile fatta i giorni precedenti la corsa, e una più contenuta la domenica prima della corsa. Altri investimenti serviranno al Palio a livello nazionale: "Serve un ufficio stampa a livello nazionale, - continua Cotto - è inutile che il Palio coltivi l'orticello casalingo di Asti (dove tutti sanno della manifestazione ndr) e trascuri le potenzialità nazionali. Su Tripadvisor le recensioni più lusinghiere del Palio sono ad opera di forestieri".
Sicuramente, però, non si perderà tempo: "Ho chiesto che tutti i rettori vengano eletti nel mese di ottobre, così come vengano discussi sanzioni e ricorsi del Capitano. Dobbiamo lavorare fin da subito all'edizione 2016, che deve diventare un punto di svolta nella storia del Palio".
L'edizione del 2015, certamente non in tono minore, sarà un'edizione di transizione: "C'è troppo poco tempo per intervenire quest'anno - ha affermato Cotto - ma sicuramente il 2015 ci servirà per tracciare la strada maestra per gli anni a venire".
Il Collegio si ritroverà il 20 di aprile, con all'ordine del giorno i progetti che non sono stati discussi nella riunione della scorsa sera. Rimandato al 2016 il progetto di Bera, che necessita di approfondimenti e deve fare i conti con i tempi stretti legati alla Stima.