sabato 25 aprile 2015

Il mondo del Palio si interroga: meglio onorare San Secondo o la Juventus?


A volte il destino gioca brutti scherzi: martedì 5 maggio, giorno di San Secondo, alle 21 si terrà in piazza San Secondo la tradizionale sbandierata del Santo, che come da tradizione dal 2009 va a concludere la giornata di festeggiamenti patronali.

Se non che, quest'anno, alla stessa ora, ci sarà in contemporanea la semifinale di andata di Champions League, che a noi piace ancora chiamare Coppa dei Campioni: Real Madrid - Juventus, un appuntamento irrinunciabile per ogni tifoso della vecchia signora.
Che fare? Il mondo del Palio si è reso conto ieri, con un certo orrore, della strana concomitanza. Onorare il Santo o la Juventus? Sulla rete in queste ore si moltiplicano le soluzioni: anticipare la sbandierata alle 16.30 (soluzione praticamente infattibile, dal momento che la sbandierata è tradizionalmente riservata ai più piccoli e bisognerebbe mobilitare in poche ore un esercito di genitori), oppure posticiparla ad una altra serata, capitolando così definitivamente davanti alla sfida del Bernabeu.
Lungi da noi dare consigli. Ricordiamo solo che in altri lidi di cui, in occasioni come questa, come diceva Umberto Eco, è pietoso e saggio tacere anche solo il nome, la tradizione non si è fermata neppure davanti alle partite dei campionati del mondo. Se il Palio è sacro, come è stato recentemente affermato in Consiglio del Palio, il 5 maggio è una buona occasione per dimostrarlo. E il "sacro", senza fare disquisizioni filologiche, si celebra, non si programma in base a questo o a quell'evento . Se, per assurdo, l'Italia giocasse una partita il 25 di dicembre, dubitiamo che la Chiesa Cattolica, di cui indubbiamente fa parte una buona parte di coloro che tifano Italia, rinuncerebbe a celebrare il Natale.
Se così non fosse, la quota di interisti, milanisti, appassionati di Formula 1, o altre discipline che hanno un minimo di seguito, si sentirebbero in diritto di inoltrare le stesse rimostranze.
Speriamo di esserci martedì 5 maggio sera, in piazza San Secondo, anche se non ne siamo così sicuri: molti scruteranno le carte meteo alla ricerca del più minimo indizio di un sistema depressionario risolutore. Altri si attrezzeranno, obtorto collo, con tablet, smartphone e altro ancora (radioline no, non si usano più). Come in quella famosa scena di quel famoso film. Purtroppo così va il mondo, almeno da queste parti. E non si dica che si vogliono fare le cose come in quella città di cui è saggio e pietoso tacere anche solo il nome, perché nella città di cui è saggio e pietoso tacere anche solo il nome il problema non si porrebbe neanche. Ma in attesa delle decisioni, alla fine di questa vicenda tragicomica, una cosa ci dispiace davvero: che il Palio faccia la fine della corazzata Potemkin, no, questo proprio non se lo meriterebbe.