lunedì 30 maggio 2011

Palio di Legnano 2011: cronaca di una giornata di ordinaria follia



Si è svolto nel peggiore dei modi il Palio di Legnano: per colpa delle incapacità di un mossiere che non è risucito assolutamente a gestire le fasi della mossa (ma d'altra parte la sua incapacità è stata evidente anche alla provaccia di venerdì sera).

La prima mossa già fa presagire quello che avverrà dopo. Costantini invalida una mossa, con Sant'Erasmo che entra tra i canapi, validissima, mentre poco dopo, in un momento in cui l'ex olimpionico perde completamente il polos della situazione, lascia completamente spiazzato Giuseppe Zedde (Sant'Erasmo) al canapo, dicendo "pronti partenza via". San Magno (Giovanni Atzeni) parte in testa, seguito da San Martino (Jonatan Bartoletti) e Legnarello (Valter Pusceddu). San Magno non ha problemi a qualificarsi per la finale, mentre Legnarello al secondo tentativo riesce a mettersi dietro San Martino. Il capitano della contrada di Sant'Erasmo, con gesto plateale, ritira la bandiera della contrada dallo stadio Mari, mentre i contradaioli lasciano per protesta la tribuna.

Sette mosse non valide nella seconda batteria, i cavalli sudati e i fantini innervositi fanno sì che alla partenza valida il cavallo di Silvano Mulas si ingambi e il fantino cada male battendo testa e spallla. Rimarra per pochi ma lunghissimi secondi steso a terra in pista, poi verrà soccorso e portato via in ospedale.

Dietro il cavallo scosso, che tiene la prima posizione, la spunta La Flora (Antonio Siri) dietro San Bernardino (Alberto Ricceri) e San Domenico (Gianluca Fais)
Ma nella finale, il mossiere dà il meglio (cioè il peggio) di sè: un'ora di mossa, nove mosse false, cadute dei fantini dovute probabilmente agli scarsi riflessi di Constantini, a un certo punto il cavallo della Flora si siede letteralmente sopra Antonio Siri. Ci sarebbe da ridere, perchè a quel punto le lacrime sono già finite. Il malcapitato fantino di San Pietro si trascina davanti al verrocchio per farsi medicare, ma non rinuncia a correre. La mossa valida vede estenuati pubblico e fantini: da segnalare la grandissima corsa di Leonardo Chessa, che, sostituendo Mulas a Sant'Ambrogio, forse non ha il coraggio di portare a termine una corsa che forse gli avrebbe regalato il crocione: ma a spuntarla e Giovanni Atzeni con Abbashan per la contrada di San Magno.

Un Palio, purtroppo che i legnanesi hanno dovuto subire con una gestione che ha stravolto completamente la Festa: l'assenza di Bircolotti, nel primo palio davvero importante della stagione, si è davvero fatta sentire.




Ora Asti, che è in cerca di un mossiere, deve davvero meditare.




Il video con le fasi salienti del Palio di Legnano