Mario, siamo arrivati alla tua elezione. In quel momento storico, si stava discutendo di un nuovo modo di impostare la Festa. Quale era la tua posizione al riguardo?
Mi sono avvicinato al Palio con una mia idea: il Palio è stata una manifestazione che si è sempre adattata ai tempi, ma sempre a piccoli passi, E questa è la sua forza, cambiare nella tradizione. Questa è stata la filosofia che mi ha accompagnato in questi anni da Capitano e che non ho mai abbandonato. Abbiamo fatto delle cose nel mio capitanato: abbiamo introdotto le prove del sabato, la sfilata dei bambini e abbiamo introddotto le prove del venerdì a tre rioni. Ed è quello che dovremmo fare anche in futuro: cambiare le cose ma poco per volta, cercando di ragionarle il più possibile.
Riguardo al tuo ruolo, qual'è stata l'impostazione che ti sei dato?
Io ho sempre rispettato i ruoli, le funzioni e i compiti. Non ho mai avocato a me dei compiti che non mi appartenevano, perchè non lo ritenevo corretto. Ma ho preteso che anche gli altri rispettassero il proprio.Questo è quello che ho sempre fatto con i rettori e dai membri del Consiglio del Palio. Io credo che la conduzione politica del Palio spetti al Comune e agli Assessori. Il Capitano può e deve dire la sua su certi aspetti della manifestazione ma non può sostituirsi ad essi.
Il problema maggiore del futuro?
La tempistica. Dobbiamo fare il Palio per noi, certamente, ma anche per gli spettatori e per la gente che assiste al Palio in televisione, Sicuramente il Palio così com'è ha qualche problema: dobbiamo mantenere la manifestazione in certi tempi. Qual'è la manifestazione, oggi, che dura dalle 16 alle 20? Io e Gilberto Berlinghieri ci siamo dati da fare molto in questi anni per ridurre i tempi morti e per rendere più snella la Festa. E anche con il mossiere, dovremmo intervenire per avere una sorta di "gentlemen's agreement" in cui si dice ai fantini "va bene, avete un tot di tempo alla mossa, ma da dopo un po', si va in ogni caso".
Non possiamo permettere, infatti, che i fantini possano protrarre la manifestazione al di là dei tempi ragioonevoli.
Mario, nel tuo primo anno da Capitano hai avuto un esordio un po' difficile, con la squalifica Torretta - Santa Caterina. Ma sei stato anche il primo Capitano del Palio a chiedere scusa e dire "signori mi sono sbagliato".
E' vero, ma credo che questo aspetto faccia parte della mia persona. Io sono fatto così, e credo che che se sei una persona intelligente e corretta, non puoi fare diversamente. Soprattutto, se sei responsabile di un gruppo di persone, devi prenderti la responsabilità anche del loro operato, e secondo me, quel tipo di atteggiamento è stato costruttivo per cambiare il regolamento del Palio. Infatti non è giusto decidere "a caldo" sulla pista di squalificare un rione. Molto meglio che il fantino venga squalificato in maniera più pesante, dopo, a posteriori. 2) continua