Il Palio cerca un presidente. Il 31 dicembre scorso è scaduto il secondo mandato di Vainer Merighi, che era stato prolungato (la scadenza naturale era infatti il 30 settembre) per consentire la preparazione del nuovo statuto dell’Ente Palio, che verrà trasformato in associazione con ingresso fra i soci del Comune di Ferrara. Così ora, dato per assodato che Merighi non si ripresenterà, le otto contrade e la Corte Ducale dovranno scegliere chi reggerà le sorti della storica manifestazione per i prossimi anni.
Al momento non è stata ancora fissata una data le le votazioni, ma entro il mese di gennaio si conoscerà giorno e sede. Nell’attesa si cercano candidati alla carica di vertice della futura associazione Palio di Ferrara. Nei giorni scorsi qualche nome era già circolato. Voci di corridoio parlavano di Patrizia Bianchini, assessore provinciale all’Urbanistica, che avrebbe già declinato l’invito dato che le sue attuali funzioni, come quelle dell’intera Provincia, rimarranno in essere per tutto il 2013. Così come in corsa si dava Marco Zanella, ex presidente della contrada San Benedetto, che tuttavia sembra non sia troppo gradito ad alcune contrade proprio per i suoi trascorsi legami al rione biancazzurro. Il nome di Zanella non è tuttavia ancora ‘fuori gioco’, anche se in questi giorni si sta cercando un po’ ovunque il personaggio che possa mettere d’accordo, se non tutte, almeno la maggioranza delle contrade.
La volontà dichiarata delle contrade è in realtà quella di conferire la carica a una personalità slegata dal mondo di borghi e rioni, per evitare qualsiasi conflitto d’interesse. Seguendo questa ‘strada maestra’, gli orientamenti sono diversi. Da una parte l’attenzione si sta spostando su qualche personalità ferrarese del mondo della cultura, data la vocazione sempre più spinta del Palio a porre in risalto la propria storia attraverso rievocazioni ed eventi, appunto, culturali. Potrebbero così emergere a sorpresa i nomi di Franco Farina o di Andrea Buzzoni, che in passato hanno legato il loro nome alle grandi mostre di Palazzo Diamanti. Non è però escluso che alla fine prevalga un altro orientamento, che è poi quello di un presidente-manager, che sappia far quadrare i conti e, soprattutto, convogliare risorse – ogni anno sempre più scarse – per mantenere in vita il Palio e tutti gli eventi ad esso collegati. Minoritario parrebbe un terzo orientamento, che vorrebbe un nuovo presidente vicino al mondo della politica.
Per capire quale orientamento alla fine prevarrà non si dovrà poi attendere molto. Questa settimana potrebbe infatti essere quella decisiva per un’eventuale convergenza sul nome del candidato o dei candidati. In ogni caso decideranno le votazioni entro il mese di gennaio.