domenica 25 marzo 2012

San Paolo, una sede troppo piccola per accogliere l'entusiasmo degli "oro rossi"



“Il Palio è divertimento: ci sta lo sfottò ma non la violenza” queste le parole di Egidio Fonsati, rettore del Rione San Paolo.


Romagnolo di origine, da ottobre occupa la carica più alta di via Solari: frequenta il rione da 5 anni ma che da 25 anni lavora ad Asti, dove conosce tutti e soprattutto si è sempre sentito appartenente al rione.

"Quella del rione oro e rosso è una sede storica in fase di ristrutturazione, ma soprattutto poco spaziosa" lamentano i borghigiani; infatti non permette di organizzare molti festeggiamenti e non può essere neppure un punto di incontro per i giovani del Comitato.

Ecco perché spesso di riuniscono al di fuori con cene opizzate, soprattutto dopo gli allenamenti o, in altri casi, affittano la sala della Fratellanza dei militari in congedo che si trova nello stesso stabile al piano inferiore della loro sede.

Ogni 15 giorni, il giovedì, i borghigiani si riuniscono con delle riunioni che permettono al rettore e agli amanti dei colori oro-rosso di fare il punto della situazione e di prendere delle scelte sulle attività del comitato.

Il gruppo musici e sbandieratori, di cui i responsabili sono rispettivamente Simone Schillaci e Salvatore Ragusa, si allena tutti i venerdì sera ed “è un bel gruppo” dice Fonsati “con gente di età diversa ma che va molto d’accordo”.

Il gruppo musici è composto da molti giovani, circa 15 “grandi” e 6 esordienti; quello degli sbandieratori invece è composto da una decina di ragazzi che si stanno allenando duramente in vista del Paliotto, e di tutte le manifestazioni dell'anno paliesco: la Stima del Palio, la festività di San Secondo, il Memorial Giovanni Penna, e, ovviamente, la giornata del Palio.

Anche il gruppo dei giovanissimi cresce in maniera esponenziale: “se continuiamo così – afferma Ragusa – si può anche pensare di partecipare ai campionati Fisb della categoria “under”.

Una delle responsabili della sfilata, Grazia De Bortoli, in assenza della “collega” Elisa Zammarini che è anche vice rettore del rione, introduce il tema del corteo storico, impregnato quest'anne sulle donne, dal titolo “Gli “Amori” delle donna nel Medioevo”.

“Una sfilata che non revoca un evento storico ben preciso – racconta l'addetta alla sfilata - ma che illustra la condizione della donna in una dimensione globale”.

San Paolo vuole rappresentare i veri sentimenti di queste giovani donne del medioevo, le loro difficoltà, il loro coraggio e anche i momenti di gioia. Queste giovinette potevano anche raggiungere la felicità, quando entravano volontariamente in convento per donarsi al Signore, quando si univano alla persona amata oppure quando si sostituivano all'uomo nella difesa del feudo imbracciando le armi e diventando così “cavalieri”.

Il Rione San Paolo porterà quindi in sfilata questi quattro quadri femminili.

Per quanto riguardo la scelta dell'accoppiata che difenderà i colori di San Paolo a settembre, il rettore non dice nulla, poiché è ancora tutto da decidere. “Abbiamo dei contatti, ma ancora niente è stabilito”.

Parlando di manifestazioni, invece, Fonsati annuncia molte iniziative che stanno impegnando tutto il Comitato: la gita a Gardaland, che si terrà il 25 aprile, e una serata in programma il 30 giugno nel cortile dell’Enofila ("sorge ancora sul nostro territorio" rivendica il rettore), con un concerto dei Libera uscita, un gruppo che fa cover di Ligabue.

Durante il Festival di Asti Teatro, il rione sarà impegnato con il “Gat Rustì”, un locale - vineria, che sorge sotto la sede del Comitato Palio, dove durante gli spettacoli in cartellone si potranno degustare alcuni prodotti tipici accompagnati da un bicchiere di vino.

Altra iniziativa, che il Comitato spera di intraprendere per il prossimo anno, è quella di entrare nelle scuole, soprattutto alle superiori, per far conoscere il Palio ai giovani.

"È un progetto del Collegio dei Rettori" annuncia Egidio Fonsati .

Aspettando il mese di settembre, intanto, gli oro rossi, vogliono anche vedere se è possibile organizzare qualcosa con l’oratorio della parrocchia.