giovedì 22 marzo 2012

Fucecchio, la cronaca delle corse di primavera

Fucecchio, la cronaca delle corse di primavera

Un gran numero di spettatori hanno deciso di passare la domenica alla Buca di Fucecchio e assistere alle Corse di Primavera, appuntamento che apre la stagione delle corse in provincia in Toscana dopo la riunione tenutasi lo scorso fine settimana a Legnano organizzata dall'associazione il Barbero.


La notevole quantità di cavalli e fantini presenti è stata distribuita in ben nove batterie, di cui tre disputate la mattina e sei nel pomeriggio.

MATTINA

Prima batteria e prime importanti indicazioni: Rondine Senese calcia al canape, Bonantonio da Clodia, portato alla vittoria da Andrea Chessa, è potente ma risulta poco gestibile anche in una pista ovale, senza aspre curve, come è quella di Fucecchio. Nella seconda, Colombati e Dostojesky sono protagonisti di una grande corsa e, nonostante una generosa rimonta nelle retrovie di Caria e Ohara de Aighenta, mantengono fino in fondo la prima posizione.

Causa la temporanea assenza di Alberto Ricceri, il fantino senese recupererà le corse nella seconda parte della giornata, scende anticipatamente in pista Giovanni Atzeni che, in groppa al grigio Nunteregghepiù, finirà terzo l'ultima batteria della mattina, dietro alle accoppiate Topalli-Falco Doglia, seconda, e a Chessa-Moresu, prima.

POMERIGGIO

Scongiurato il pericolo pioggia e riempita la pancia, i senesi sono tornati alla Buca giusto in tempo per vedere l'affascinante sfida fra due big della Piazza: Scompiglio e Gingillo. Il primo è riuscito a portare il sauro Nobile Nilo fuori dai canapi davanti a tutti; il secondo, totalmente ristabilito dopo il brutto infortunio dello scorso luglio, ha superato il collega accendendo al momento giusto il grande motore di Nespolo de Bonorva.

Melantò de Aighenta sa dove mettere i piedi nel sabbione della Buca e per questo è riuscito a vincere anche un Palio di Fucecchio con Virginio Zedde. Stavolta, il buon cavallino della scuderia Milani si deve accontentare della seconda piazza, cedendo la prima a Nadir de Mores, condotto in modo impeccabile da Walter Pusceddu. Novanta è un soggetto che ormai da qualche anno staziona nel taccuino degli addetti ai lavori e, anche in questa occasione, mostra a tutti il perché: assieme a Bianchinavince la sesta batteria senza alcun affanno. La settima, vede il grande mattatore del Palio di Ferrara, Fogosu, incapace di superare i battistrada Coghe e Narcisco.

L'ottava corsa, è caratterizzata dalla vittoria per dispersione della coppia Migheli-Nanneddu, il fiato degli inseguitori, Carboni-Negus e Pintadera Bella-Caria, è ben lontano dal collo dell'ex fantino del Drago. Il piatto forte arriva con l'ultima portata: la nona batteria. Pusceddu su Oscarin, Chiti su Nuoresa So', Minisini su Misteriosu, e Topalli su Isola Mia danno vita a quella che a Siena si chiama “bella paliata”.

Un avvincente successione di sorpassi e controsorpassi, risolta solo nella dirittura d'arrivo dall'affermazione di Alessandro Chiti e Nuoresa So'.