lunedì 26 marzo 2012

Ieri si è corso a Monteroni, la cronaca della giornata



Prima corsa di stagione ieri a Monteroni.


Prima esperienza sul verrocchio anche per il legnanese Gennaro Milone.



Il premio per la miglior partenza va alla terza corsa della mattina quando sono andati via praticamente tutti insieme, arrivando compatti fino alla prima curva dove ha poi sfilato primo Pusceddu. Da fantino consumato lo spunto di Giovanni Atzeni nel memorial dedicato alla contradaiola del ValdimontoneErica Angelini.

Di rincorsa si è infilato nel corridoio e via verso la vittoria. Si era iniziato però con un infortunio. Era accaduto nella batteria d’esordio, al cavallo di Chiti. Un purosangue che è stato portato alla clinica Ciampoli con la biga. Per la cronaca era stato Atzeni, poi mattatore della giornata, a conquistare il successo, seguito da Gingillo, superato all’ultimo tuffo e comunque apparso in condizione. Terzo Caria.



Brilla la stella di Ginaccio, condotto da Dino Pes, nella batteria successiva dove Grein perde un ferro e viene sostituito da Akcent. Ginaccio subito in testa: inizia e finisce così. Lo insidia Caria con Merlino sauro che si porta alle spalle del battistrada. E’ secondo, terzo Pusceddu. Che si prende la rivincita nella corsa successiva, andando a vincere con la purosangue La nerina, dopo un bello spunto di Mari, poi terzo, dietro a Giuseppe Zedde. Murtas prova a farsi vedere dall’esterno.



La mattinata di corse, sotto un sole che sa di maggio, si chiude con la pedalata potente di Plutarco, condotto da Antonio Siri che rimonta posizioni su posizioni, dopo che Dino Pes era andato in testa. Secondo è l’inossidabile Pusceddu, terzo in rimonta Giuseppe Angioi, che da ieri iniziava il percorso di avvicinamento alla Piazza. La zampata di Bartoletti arriva alla ripresa delle corse, nel pomeriggio. Partenza agitata, Lucifero Leon fa troppo movimento. Forza Mulas su Melissa. Poi è buona ed esce dai canapi Bartoletti in groppa a Monopolio. Si guarda continuamente indietro ma nessuno lo insidia veramente. La lotta è dietro dove Andrea Coghe su Narcisco conquista la medaglia d’argento, terzo è Pusceddu.



Mentre arriva Aceto con il suo nuovo pupillo, Salvatore Tarascio, la sesta corsa incorona Chiti su Leppidoro. Cade Columbu da Orone, Secondo è Topalli su Mithos, terzo Pacini su Noriega. La ‘fumata’ di Migheli su Etrusco, un purosangue, riempie l’occhio delle dirigenze in tribuna anche se era stato Atzeni — sempre lui! — a guidare le danze per i tre giri, costretto ad accontentarsi del secondo posto, davanti a Pusceddu. Del memorial dedicato ad Erica Angelini leggi sull’edizione cartacea del giornale: per la cronaca, alza il frustino Atzeni. Si riprende dopo le premiazioni con il successo di Virginio Zedde su Manna de Ozieri (9° corsa) anche se lo spunto in partenza era stato di Mari su Orafo. Si combatte nelle retrovie: Carboni acciuffa il bronzo.

Nelle ultime due corse bella partenza di Ricceri che era di rincorsa, ma alla fine vince Corda nella penultima batteria riservata ai purosangue. L’ultimo alloro della giornata è di Bartoletti su Opinione di Gallura: parte primo, arriva primo.