Foto d'archivio di Francesco Sciutto |
Il Palio di Asti 2019 sembra ormai sempre più delineato. Dopo le tante ipotesi circolate nell’arco degli ultimi due mesi, la serata di venerdì prima e quella di ieri poi hanno lasciato in dote indicazioni che paiono destinate a tramutarsi in realtà. Se, infatti, la scorsa settimana era stata utile per far andare in scena l’incontro tra i 21 Rettori, chiamati a scegliere quale dei quattro format proposti dal Sindaco Rasero fosse quello maggiormente gradito, nella serata di ieri gli stessi Rettori hanno avuto un confronto con il primo cittadino astigiano che ha comunicato con quali modalità si correrà il prossimo Palio di Asti. Partendo dalla ferma volontà di Rasero di indire un’edizione straordinaria del Palio, ed una volta emersa l’impossibilità di correre due Palii in due diverse date, la strada scelta è stata quella di disputare due Palii distinti entrambi il 1 settembre 2019.
Da qui, una volta preso atto dell’esito delle votazioni in Collegio dei Rettori sui quattro format da lui proposti, Rasero ha comunicato che la formula del Palio sarà quella delle due batterie da sette partecipanti per ognuna con susseguente finale a otto, inframmezzata da un altro Palio disputato con una corsa secca da almeno sette partecipanti. Già chiara anche la divisione dei partecipanti. A prendere parte alle due batterie da sette saranno i 14 Borghi e Rioni cittadini che si contenderanno poi in finale un Palio che potrebbe prendere il nome di Palio di San Secondo. Tra le due batterie e la finale del Palio di San Secondo andrà invece in scena l’altro Palio, che potrebbe prendere il nome di Palio di Asti e che vedrà al canapo i 7 Comuni. Da non escludere però, almeno nelle idee di Rasero, che questa corsa venga allargata ad una partecipazione di uno o due nuovi ulteriori contendenti.
Due Palii dunque, uno con al canapo i Borghi e Rioni cittadini e l’altro con i Comuni. Due Palii che avranno quindi due diversi vincitori, entrambi premiati con il tradizionale Drappo (che potrebbe però essere di maggiori dimensioni rispetto alla tradizione) e due bandiere che verranno esposte per tutto l’anno dal balcone del Palazzo Civico. In più riprese, infatti, Rasero ha voluto sottolineare la pari dignità delle due corse e l’importanza che verrà riconosciuta ad entrambi i vincitori.
Ora la palla passa al Consiglio del Palio che, come annunciato nell’ordine del giorno della convocazione, martedì sera analizzerà le proposte che potrebbero poi anche passare alla votazione utile a mettere la parola fine alle discussioni. Poi sarà tempo di definizione dei dettagli in vista dell’edizione 2019 del Palio di Asti. Un’edizione doppia e sicuramente destinata a passare alla storia.