domenica 18 dicembre 2011

Tornerà l' Ente Palio?


E' una discussione che si ripete ciclicamente nella nostra città. Ente Palio, Ente Manifestazioni, Consorzio, Fondazione o quant'altro. In tanti anni molto se ne è parlato e poco si è fatto.
Sarà la prossima campagna elettorale imminente, ma nel nuovo piano di sviluppo della città di Asti, licenziato recentemente dall'Amministrazione Comunale, torna l'idea di un organismo che possa gestire in maniera autonoma i grandi eventi cittadini. Tra cui il Palio.
A dire la verità, la necessità di un Ente Palio, o chi per esso, è stata avvertita più volte nel corso del tempo. Diversi personaggi palieschi, amministratori politici, capitani del Palio nel corso del tempo hanno rimbalzato l'idea che la nostra Festa possa essere gestita in maniera più snella e agile fuori da molti dei vincoli burocratici della Macchina Comunale.
Ma fedeli alla massima gattopardesca "Cambiare Tutto, per non cambiare nulla", il Palio, dal punto di vista organizzativo, non ha fatto modifiche sostanziali negli ultimi anni, se non quella, bisogna darne atto di una maggiore vivacità e di un maggiore impegno profuso dal Collegio dei Rettori nel creare tutta una serie di iniziative collaterali alla nostra Festa. La nuova idea contenuta nel Piano strategico, sembra rispondere all'esigenza di una sorta di regia e di un network imprenditoriale in grado di reperire fondi, risorse economiche e occuparsi anche del Marketing.

Strategia vincente, ennesimo "moloch", fuoco di paglia o un passo verso il futuro della Festa?
Per continuare con le citazioni, come diceva quel tale "ai posteri l'ardua sentenza"....

Per ora ci limitiamo a riportare il passo in questione.

Teatro, Palio, Fiera, Manifestazioni: sono oltre 100 gli avvenimenti che il Comune sostiene o promuove ogni anno; dopo averli fatti crescere, bisogna consolidarli e lanciarli ai massimi livelli.

Ragioni di efficienza ed economicità e hanno indotto l’Amministrazione comunale a programmare l’istituzione di una società autonoma per gestire in modo imprenditoriale un complesso di attività collegate al mondo culturale e alle manifestazioni più importanti della tradizione locale.

Tale società - da costituire entro il 2011 - dovrà creare un’unica regia dalla logistica alla programmazione, alla gestione alla ricerca dei fondi e alla promozione, al marketing e alla comunicazione. Sarà inizialmente a capitale e gestione interamente comunale. In pratica, un’azienda operativa comunale con una snellezza e
un’autonomia funzionale adatta alle funzioni che deve svolgere.