giovedì 22 dicembre 2011

E il "Conte" trova l'ingaggio con Facebook

Andrea Coghe (Estense)

Sono proprio cambiati i tempi dalle peregrinazioni  dei vari comitati astigiani in terra di Siena alla ricerca di una monta?
Sicuramente Coghe Junior, figlio d'arte del vincitore del Palio 2011, avrà l'indiscutibile primato di essere stato assoldato per un Palio, quello di Ferrara, in maniera "virtuale".
Ecco un breve estratto dall'articolo del quotidiano romagnolo "L'estense":

"E’ forse il primo caso di un fantino il cui ingaggio avviene attraverso Facebook. Ma non deve sorprendere vista la giovane età del 22enne senese Andrea Coghe e quella del nuovo responsabile della corsa dei Cavalli della contrada di San Giovanni, Marco Bonetti, che dopo essersi avvicendato con l’esperto Ivan Cristofori (trasferitosi a Lucca) si è messo alla tastiera e ha pensato di attivare i primi contatti, dai quali è nato poi il vero e proprio accordo, con il ‘figlio d’arte’.
Sì, perché come gli appassionati di Palio avranno già capito, Andrea Coghe è figlio di quel Massimo Coghe ben noto nell’ambiente con il soprannome di “Massimino II”, fantino che ha corso il Palio di Ferrara nel 2010 con Santa Maria in Vado e che proprio il 18 settembre scorso, subito dopo la vittoria del Palio di Asti con il comune di San Damiano, ha annunciato il suo addio alle corse. Andrea, che è suo erede nella vita ed è sulla buona strada per diventarlo anche in ambito professionale, ha ufficializzato il suo ingaggio con il Borgo della Lince Bendata sabato sera, presentandosi ai contradaioli rossoblu nel corso di una cena organizzata in suo onore.
Una ufficializzazione che arriva in anticipo rispetto ad altre contrade per due motivi ben descritti dal presidente della Contrada, Giampaolo Chiodi: “Volevamo evitare che altre contrade potessero mettere le mani avanti, ma soprattutto intendevamo sfruttare più tempo possibile affinché tra fantino e contrada si instauri un legame profondo”.
Andrea Coghe, 23 anni a marzo, è già padre di una bambina e mostra una notevole maturità per la sua età. “Ho la patente da ‘gentleman’, cioé da cavaliere non professionista, per montare in sella negli ippodromi. L’ho presa per fare esperienza e anche per avere così la possibilità di correre sempre, anche d’inverno. A pelle, nei palii di provincia, ho cominciato invece prima dell’esame di maturità e ho già effettuato una ventina di corse”.

www.estense.com