giovedì 22 dicembre 2011

Successo per il presepe vivente di San Damiano



La rievocazione storico-religiosa ha avuto inizio sabato 17 dicembre alle ore 21.00 dal sagrato della Chiesa di San Vincenzo con il corteo della sacra famiglia che ha raggiunto il Borgo, dando vita ai personaggi che a Betlemme nell’anno zero hanno scritto la storia.

I soldati romani scortano i sacerdoti del tempio e Re Erode è accompagnato da un’odalisca. Dietro l’asinello sulla cui schiena poggia Maria accompagnata da Giuseppe. Un folto seguito di pastori e pastorelli, viandanti, mercanti che hanno raggiunto i diversi posti dove poter “recitare” la loro parte.

Nel Vicolo Annunziata ci si faceva registrare dal Censore di Cesare Augusto, dopo aver sbirciato all’interno di una casa ebraica: un tavolino, pochi sgabelli, un piccolo letto, una cena frugale a base di olive, datteri e uova sode, illuminati da qualche candela. Subito dopo i falegnami alle prese con la costruzione di sedie, uno scalpellino che lavora la pietra, creando delle ciotole per uso quotidiano. Poco più avanti il coniatore di monete ed il cambia valute. Anche quest’anno è stata coniata la moneta con l’effigie del presepe. E poi altre botteghe di falegnami costruttori di tavoli, il calzolaio con i suoi sandali in pelle, fabbro e maniscalco, fianco a fianco, nella forgiatura di armi e zoccoli per il cavallo. Presso il ristorante An Gatabuia la locanda del borgo con vino speziato caldo (vin brulè) e torcetti al burro. Poi le lavandaie, intente a lavare panni e lenzuola con cenere e acqua calda, nei pressi del dormitorio.


In via Domenico Fassio un’ulteriore locanda, la locanda del viandante, dove un bicchiere di vino ed una risata erano d’obbligo; e poco dopo la locanda di Esaù con la zuppa di lenticchie e crostoni di gressia (pane). E poi sulla piazza SS Cosma e Damiano, la vivace e animata piazza del mercato, con ortaggi, frutta secca, legumi, radici e insalate, spezie di ogni genere e profumo, mercanti di pollame, anatre, oche, fornai intenti nella preparazione di friciule salate, frittelle dolci, pane azzimo scaldato nel forno a legna, ed infine i cordai. Nel campanile della Chiesa, allestito come la corte del crudele Re Erode, i sacerdoti e gli scribi, custodi delle scritture dei Profeti e il Re deliziato da un’odalisca con sinuosi balli e dolci datteri e fichi, con la guardia dei centurioni romani.

Nel cortile di Casa Berroni, la scena della natività e tutto il recinto degli animali, con capre, pecore, asini, il bue e cavalli. E nelle cantine le botteghe delle tessitrici e delle filatrici di lana e canapa, l’arrotino, il vasaio, il mattonaio, il cestaio e l’artigiano delle stuoie.

La manifestazione è proseguita domenica 18 dicembre sempre alle 21.00 con l’arrivo dei Re Magi e dei loro regali doni per il piccolo Gesù, scortati da un cammello.

L’edizione 2011 ha visto la presenza di circa 130 figuranti, e la partecipazione di oltre 2500 persone.

E’ doveroso un ringraziamento da parte del Comitato Palio a tutti gli uomini che hanno costruito le scenografie di sera e al freddo, alle sarte per la realizzazione dei costumi, agli Amici di Vaglierano, al gruppo di AsinTrekking di Quarto per gli asinelli, all’Amministrazione Comunale, alla Parrocchia di Santi Cosma e Damiano e a Don Antonio Delmastro per l’utilizzo dei luoghi, a tutti gli abitanti del Borgo dei Sutè per la disponibilità, alle Forze dell’Ordine e alla Protezione Civile per l’aiuto nella gestione di un folto e numeroso pubblico.

Appuntamento fisso il prossimo anno per il 3° fine settimana di dicembre per la quinta edizione del presepe vivente, firmato Comitato Palio di San Damiano.