mercoledì 9 marzo 2011

Ronciglione, ulteriori sviluppi

Mentre giungono diversi commenti dei lettori del Canapo alle immagini della corsa di Ronciglone, tutti tesi a sottolineare una presa di distanza e di posizione dai Palii veri e propri rispetto alla manifestazioni di questo tipo, giungono notizie sugli ulteriori sviluppi del caso. 
Dopo il tragico esito della prova delle Corse a Vuoto di Ronciglione dello scorso sabato, Italian Horse Protection Association (IHP) e l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) hanno presentato questa mattina un esposto denuncia contro gli organizzatori del Palio di Ronciglione alla Procura della Repubblica di Viterbo per i reati di cui al 544 bis e 544 ter del Codice Penale (Maltrattamento e uccisione di animali).
"Come manifestazione storica il palio di Ronciglione ha una tutela specifica che ne salvaguarda lo svolgimento - ha commentato l’vvvocato Marco Ungar, del foro di Firenze, difensore di fiducia di Italian Horse Protection -. Sia chiaro però che tali manifestazioni hanno luogo solo grazie a specifiche autorizzazioni. La normativa stabilisce che tali eventi siano organizzati prevedendo garanzie di sicurezza per gli equini. L’Ordinanza del Ministero della Salute del 21 luglio 2009 fa preciso riferimento al fondo di gara e alle paratie di sicurezza. Nel caso di specie, vedere apposti come parapetti delle sbarre metalliche, e far correre i cavalli sui sampietrini logori e bagnati dalla pioggia e sull’asfalto come accade per il palio di Ronciglione fa sorgere dei dubbi in ordine alla responsabilità degli organizzatori dell’evento"
"Dalle immagini si evince chiaramente l’impossibilità per i cavalli di mantenersi in equilibrio - continua l'avvocato -. A fronte di tale instabilità i parapetti avrebbero dovuto essere di struttura speciale, resistente agli urti ed assorbente. La circostanza poi che il manto stradale non venga ricoperto di materiale idoneo alle corse appare quantomeno crudele nei confronti dei cavalli, oltreché anacronistico. Infatti, è vero che il palio di Ronciglione trova le sue origini storiche nel medioevo, ma fino al secondo dopoguerra veniva corso su un fondo di terra battuta e non su sampietrini ed asfalto. D’altra parte ci risulta che specialmente su questi due elementi, fondo e protezioni, si concentrasse l’attenzione del Ministero della Salute quando ha negato al Comune di Ronciglione l’autorizzazione".

Fonte: Viterbo Oggi