“Te piace o Presepio?” chiedeva Luca Cupiello a suo figlio Tommasino nella famosa commedia napoletana “Natale in casa Cupiello”. Una domanda che questa sera verrà posta a tutti gli astigiani e abitanti del quartiere San Rocco, perché per il secondo anno consecutivo la compagnia teatrale dei Martinrock metterà in scena un presepe vivente napoletano.
Stasera alle 19:30, in via Lessona 6, il tutto andrà in scena sotto la regia di Maria Sabini con una rappresentazione della nascita di Gesù Bambino in pieno stile partenopeo.
La finalità dell’iniziativa è la raccolta fondi per il restauro della chiesa di San Rocco, ma soprattutto la volontà di divertirsi e fare in modo che il quartiere sia vivo e ricco di iniziative.
Non resta quindi che visitare quest’angolo di Napoli nel quartiere di San Rocco e aggirarvi tra CAPERE (parrucchiere chicchierone), alzare gli occhi e ammirare 'ONNA PÉRETA FORA Ô BARCONE (letteralmente donna Pereta fuori affacciata al balcone), PULCINELLA, Giocatori di Tombola, Venditori di Capitoni, fare attenzione a non svegliare BENINO (il pastorello che dorme), chiedere agli ACQUAIOLI se l’acqua è fresca, toccare la gobba a SCIO’ SCIO’ che allontana il malocchio e distribuisce numeri fortunati da giocare al lotto.
Non fatevi ammaliare dalla ballerina con il tamburello, fate attenzione a propiziarvi il nuovo anno con LA BELLA ‘MBRIANA (lo spirito benefico della casa) e non intralciate il corteo dei magi e i loro dromedari…
Una volta catapultati nei vicoli di Napoli ricordatevi che nel presepe in ogni caso c’e Gesù bambino da visitare e in conclusione non fatevi mancare una bella fetta di pizza allietata dagli Zampognari che suonano “quando nascette Ninno!” il canto natalizio napoletano, scritto da sant'Alfonso Maria de' Liguori, da cui deriva “Tu scendi dalle stelle”.
I Martinrock e gli amici del quartiere San Martino San Rocco vi aspettano stasera alle 19:30 e, prima di tornare a casa, dopo aver visitato Napoli a San Rocco, sarà possibile ammirare anche una mostra di presepi napoletani dove si potranno ammirare le opere dei maestri presepai napoletani di San Gregorio Armeno.
