martedì 31 luglio 2018

Verso il Palio 2018 - Il Comune di San Damiano


Situato a 15 km da Asti, il Comune di San Damiano è centro agricolo di primaria importanza, soprattutto per la produzione frutticola e vinicola.

Fondato nel 1275, nello stesso anno in cui ad Asti si consolidava la tradizione del Palio, conserva la storica pianta rettangolare e una medievale torre cilindrica.

COLORI: rosso e blu

RETTORE: Annamaria Spadafora

VITTORIE:






2011

Massimo Coghe "Massimino" su Last Time

Rettore: Davide Migliasso


TEMA DELLA SFILATA"I marginali: leggi suntuarie e segni d'infamia"

Le leggi suntuarie erano antiche normative atte a disciplinare l’ostentazione del lusso a seconda delle classi sociali, del sesso, dello status economico, religioso o politico. Tali disposizioni assunsero rilievo a partire dal Duecento con l’espandersi degli scambi commerciali, l’arricchimento delle città e il diffondersi della moda di indossare abiti sempre più preziosi, simboli di ricchezza e potere. Ad Asti non si trova traccia di questa normativa il cui scopo era di limitare il lusso delle famiglie abbienti, applicando sanzioni pecuniarie, che portavano denaro nelle casse del comune, rafforzando i precetti morali invocati dalla dalla Chiesa. Lo comprova il cronista Guglielmo Ventura, descrivendo il modo di vivere dei Guttuari: I Solaro invidiarono i Guttuari perché erano più ammirevoli tra tutti i vicini: possedevano oro e argento in misura sovrabbondante e superavano gli altri astigiani, per dimore e castelli, torri, cavalli e armi; splendide erano le loro mogli: di bisso e propora erano le loro vesti e i loro copricapi adorni di splendide gemme.....ogni giorno forestieri si saziavano alla loro mensa. Tuttavia è probabile che anche ad Asti fossero previste norme precise per differenziare il rango delle fasce sociali. L'obbligo di portare sugli abiti un segno di riconoscimento, permetteva alla società dominante di raggiungere un compromesso con alcuni individui marginali, accogliendoli nella collettività, ma solo a patto di separarli e segregarli vigilando sulle loro diversità, considerate fonti di pericolo e di disordine sociale. Il colore maggiormente usato per distinguere gli emarginati era il giallo, ma si utilizzavano anche nastri, veli o motivi cuciti sulla veste. Il grigio invece, colore principalmente associato alla cenere, rappresentava la mortificazione del corpo e la compunzione in cui si spegneva ogni passione e ogni desiderio: ciò avveniva in cinere et cilicio, che consisteva nello spogliarsi dei propri abiti per indossare il cilicio sotto una veste cosparsa di cenere. Gli ebrei erano perseguitati e condannati a portare la rotella: una ruota di panno giallo sul lato sinistro del mantello, mentre le loro donne erano tenute ad indossare un velo giallo e a portare orecchini pendenti ad anelli. I lebbrosi indossavano una tunica di tessuto grezzo e segnalavano la loro presenza con oggetti sonori, quali campanelli appesi ai bastoni, nacchere o crécelle (raganelle) di legno. Emarginati furono anche coloro che rifiutavano i principi della dottrina cattolica: gli eretici furono condannati dalla Santa Inquisizione a portare la croce cucita sulla spalla, segno infamante tra i più umilianti e costretti a camminare pubblicamente a piedi nudi in camicia e brache con un fascio di verghe in mano. L'esclusione colpiva anche coloro che praticavano mestieri disdicevoli, quali boia, becchini, i mendicanti e i vagabondi, attori e ruffiani indossavano vesti o cappucci rossi, le prostitute erano confinate fuori le mura della città e obbligate a portare un nastro variopinto sulla spalla o un sonaglio. In caso di trasgressione le pene potevano essere pecuniarie o corporali, quali la fustigazione e l'esposizione alla gogna per una giornata. Il corteo rosso blu attraverso la rievocazione rappresenta episodi e scene di vita medievale, secondo i costumi e le usanze del XV secolo.

FANTINO: Dopo le buone prestazioni nei Palii del 2015 e del 2016 e la sfortunata esperienza dello scorso anno, il Comune di San Damiano, anche per il Palio 2018, ha confermato la propria fiducia verso Antonio Siri. Amsicora correrà così il suo nono Palio ad Asti, in una Piazza Alfieri che lo ha visto finalista in ben cinque delle sue otto precedenti partecipazioni. Un percorso, quello astigiano di Siri, iniziato nel 2008 quando, con i colori di San Martino San Rocco, chiuse la finale al settimo posto. Meno fortunato fu il Palio dell'anno successivo, corso per Santa Caterina e conclusosi in batteria. Nel 2010 il fantino sardo passò a Montechiaro piazzandosi poi nono in finale, mentre nel 2011 e nel 2012 difese i colori di San Pietro, ottenendo un altro nono posto nella finale del 2012. Dopo due anni di lontananza da Piazza Alfieri, Siri aveva fatto ritorno ad Asti nel 2015 proprio con San Damiano, ottenendo un sesto posto in finale che gli era valso la riconferma anche per il Palio 2016, concluso poi ancora una volta al nono posto. Poco fortunato, invece, era stato il Palio dello scorso anno, quando San Damiano fu lasciato al canapo e non ebbe così la possibilità, nonostante il tentativo di rimonta di Siri, di accedere alla finale. Con Amsicora San Damiano proverà, quantomeno, ad ottenere l'accesso alla finale, risultato centrato dal Comune rossoblu in ben otto degli ultimi undici Palii corsi, con la ciliegina sulla torta della vittoria del 2011. Per Siri quello di Asti sarà il Palio che concluderà una stagione che ha visto il fantino sardo prendere parte, senza accedere però alle finali, ai Palii di Legnano e Bientina. Pochi giorni fa, però, Siri ha disputato un buon Palio di Siena con i colori del Valdimontone, rendendo difficile la vita alla Contrada nemica, prima di finire a terra senza riportare però alcuna conseguenza.

CAVALLI: Quattro cavalli testati nelle due riunioni delle prove d'addestramento allo stadio e, alla luce dei risultati ottenuti, una scelta da fare tra cavalli di alto livello. Se il secondo posto ottenuto con il giovane cavallo Yoghi da Clodia nelle prove di giugno, infatti, aveva già fornito buone indicazioni sulla qualità del suddetto cavallo, a rimescolare le carte potrebbero essere state le prove dello scorso venerdì. Sulla pista del Censin Bosia, infatti, Siri ha raggiunto il primo posto in due batterie con due diversi cavalli, Calliope da Clodia e Briccona da Clodia. Se la prima, montata in quell'occasione da Dino Pes, si era già vista ad Asti nella precedente riunione allo stadio, la seconda era stata protagonista e finalista dello scorso Palio di Asti con il Rione Cattedrale. Vista la sua esperienza, dunque, proprio Briccona da Clodia, di recente finalista del Palio di Fermo, potrebbe essere la prima scelta di Siri per settembre. Mezzo gradino sotto pareva essere, fino ad ad alcuni giorni fa, Calliope da Clodia, ma la sua vittoria a Fermo potrebbe rimescolare le carte in tavola. Yoghi da Clodia e Ultrasonic (testato nelle prove di giugno), invece, rappresentano le alternative di livello a disposizione di San Damiano, utili a far dormire sonni decisamente tranquilli a Siri e al Comitato Palio rossoblu.

LA SETTIMANA DEL PALIO:
- Giovedì 30 agosto - ore 20.30: In Piazza Libertà a San Damiano "Serata rossoblu" con esibizioni del Gruppo sbandieratori e musici e presentazione del fantino Antonio Siri

- Venerdì 31 agosto - ore 20.30: In Piazza 1275 a San Damiano "Cena Propiziatrice". Tradizionale cena rosso-blu con Investitura ufficiale del fantino Antonio Siri. Per maggiori informazioni su menù e prenotazione consultare la locandina a lato.

- Domenica 2 settembre:
ore 9.45: Esibizioni del Gruppo sbandieratori e musici presso la Residenza degli Anziani e Corteo Storico del Palio ed esibizioni in Piazza Libertà.
ore 11.15: Santa Messa presso la Parrocchia di San Vincenzo e benedizione del cavallo e del fantino