mercoledì 20 febbraio 2013

Ronciglione, il sindaco scrive ai cittadini per spiegare il "no" alle "corse a vuoto"



Simbolo di Ronciglione, le “Corse a vuoto” sono corse molto particolari, dette "dei Berberi". I cavalli non sono montati da un fantino. In passato questo tipo di corsa si svolgeva anche a Roma lungo via del Corso e a Siena lungo via di Città, ora la corsa dei Berberi rimane una prerogativa della cittadina viterbese. Le origini risalgono ai tempi di Papa Paolo III Farnese (1465). La città è divisa in 9 scuderie (contrade) con colori e drappi diversi, che si contendono il "Palio della Manna".


Così scrive il primo cittadino in questi giorni:

“Concittadine e concittadini, credo sia opportuno fare chiarezza sulla questione “Corse a Vuoto” affinché possiate essere informati circa le attuali vicende della nostra tradizione alla quale tengo personalmente al pari di tutti voi.

Forse non tutti sanno che già dal 2011 il Ministero della Salute – per il tramite dell’Avvocatura Generale dello Stato Italiano – ha citato per danni il Comune di Ronciglione per la somma di Euro 544.350,77 (oltre ulteriori interessi e rivalutazione monetaria fino alla sentenza) per i fatti del tragico palio del febbraio 2011.

Il Comune di Ronciglione ha già speso ben oltre 20.000,00 euro per spese legali connesse al palio del 2011 ed altre, purtroppo, ne seguiranno. Attualmente sono ancora pendenti procedimenti penali a carico di alcuni soggetti coinvolti nell’organizzazione del palio del 2011 i quali rischiano pesanti sanzioni penali e connesse richieste di risarcimento danni.

Purtroppo, Ronciglione è oggi famoso più per la tragica morte di un cavallo piuttosto che per le sue bellezze culturali e paesaggistiche tant’è che la manifestazione delle Corse a Vuoto di Ronciglione sembra che sia attualmente sotto la lente di ingrandimento da Organi dello Stato.

Premesso quanto sopra, ritengo che sia cosa saggia – nella mia qualità di primo cittadino – vagliare attentamente, e con estrema calma e raziocinio, i fatti successi in passato per evitare di ricommettere scellerati errori in futuro che porterebbero all’inesorabile fine della nostra corsa.

Ritengo, quindi, che sia opportuno non esasperare ulteriormente gli animi dell’opinione pubblica nella speranza di poter ricucire un rapporto con le istituzioni sovraordinate con le quali poter concordare – nell’assoluto rispetto della legge – la possibilità di dare un futuro allo svolgimento delle Corse a Vuoto che era, ed è ancora, uno dei punti del mio programma politico di governo cittadino.

Peraltro, nell’attuale situazione di recessione economica nazionale che ha indotto lo Stato a tagliare drammaticamente i trasferimenti in favore delle amministrazioni locali, il Comune di Ronciglione non può permettersi – senza sostanziose contribuzioni esterne – di far fronte a spese che, a prima vista, potrebbero superare i 50.000,00 euro.

Queste e sole queste le ragioni per le quali ho ritenuto opportuno soprassedere dallo svolgimento delle Corse a Vuoto pur nella mia consapevolezza – che dovrebbe essere anche di tutti voi – che il futuro della nostra manifestazione sarà irto e pieno di ostacoli e che solo una comune condivisione di intenti, che si spera scevra di bieche manipolazioni politiche, potrà renderlo più agevole”.