Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Nicoletta Sozio (rione Santa Caterina).
"Credo sia doveroso nei confronti di chi vive ancora il Palio come una passione vera e pulita, dare alcune spiegazioni in seguito alla decisione di lasciare la vice presidenza del Collegio Rettori.
Le mie dimissioni sono arrivate in seguito ad un susseguirsi di avvenimenti, decisioni e giudizi che, insieme al mio Rione, ritengo non coerenti, non nel rispetto delle regole e soprattutto dettate dal voler costantemente trovare una soluzione che accontenti tutti e non scontenti nessuno, cosa che purtroppo spesso e volentieri diventa difficile ottenere.
Gli impegni che il Collegio Rettori ha gestito in questi mesi sono stati molti e grazie alla passione, volontà e costanza di molti componenti sicuramente si sono raggiunti traguardi o perlomeno si sono gettate le basi per progetti che in futuro potrebbero essere concretizzati dando quella spinta che forse è sempre mancata al nostro Palio.
Sicuramente lavorare uniti aiuta, anzi ritengo sia fondamentale.
Credevo nella forza del Collegio Rettori prima e continuo a crederci oggi. Non nascondo in questi mesi di essermi comunque divertita a condividere una passione che accomuna molti di noi. Ringrazio, i colleghi Rettori per la fiducia che mi hanno dato concedendomi la possibilità di rivestire questa carica e in modo particolare il presidente Massimo Bonino con il quale si decise, appresa la notizia riguardante le pre-iscrizione arrivate in ritardo da parte di alcuni gruppi, di non coinvolgere il CdR in quanto non titolato a farlo.
Nel momento in cui da Vice Presidente dello stesso mi rendo conto di rappresentare un problema per le scelte che da Rettore devo andare a fare ovviamente rassegno le dimissioni.
Il Palio come ben sappiamo ha le sue regole ed ha la sua storia, ha un passato fatto di avvenimenti che è giusto non vengano dimenticati e che anzi dovrebbero essere utilizzati per non ricadere negli stessi errori.
Parlando di passato non posso non collegarmi a ciò che è successo al mio Rione nel 2008 e che conoscete bene tutti.
Il Collegio dei Rettori, di quest’anno, volutamente ha ritenuto, che non spettasse a noi Rettori discutere sulle pre-iscrizioni presentate in ritardo. è una competenza del Capitano del Palio,cosa che però successe invece nel 2008.
Nel 2008 il Collegio Rettori ed il suo Presidente Roberto Carosso Rettore del Borgo Torretta, decisero di discuterne e l’argomento venne trattato in diverse occasioni, le possibilità che vennero date ai 4 gruppi, da parte del Capitano del Palio era di scegliere fra punti di penalità ed esibirsi fuori gara. La discussione si arenò sui punti di penalità e degenerò in più occasioni, al punto che nel 2008 il Capitano Mario Vespa prese la decisione di escludere tutti i gruppi, fatta eccezione per il Rione Cattedrale che per voce del suo vice-rettore Avv. Alberto Pasta rimasero dell’ idea di rispettare le regole e quindi di star fuori dal Paliotto. Ricordo quel Palio Sbandieratori molto bene… Non serviva in quell’occasione parlare del lavoro dei ragazzi che per mesi si erano allenati per quella serata, non ci si preoccupava dello spettacolo che veniva privato di 4 gruppi.
La prima riflessione che faccio è chiedermi perché quest’anno non si è usato lo stesso metodo? Perché i punti di penalità non sono stati proposti dal Capitano come nel 2008, magari con le opportune modifiche dettate dall‘esperienza acquisita nel gestire la stessa identica situazione? Il Capitano del Palio è sempre lo stesso. Il Magistrato Claudio Gamba quando ha presenziato al Collegio Rettori per comunicare la decisione che avevano preso in merito all’accaduto ha esordito dicendo che si sarebbe fatta la stessa proposta del 2008 ma senza i punti di penalità che all’epoca avevano creato molti anzi troppe discussioni, quindi ai 4 gruppi di quest‘anno è stato chiesto se intenzionati a partecipare fuori gara con una risposta affermativa da parte degli interessati Credo che in meno di trenta minuti l’argomento si sia concluso. Lo stesso Capitano, come risulta dal verbale del Consiglio del Palio di allora dice chiaramente: “noi non possiamo far altro che escludere, a norma di regolamento…” continua dicendo che: “il regolamento non dovrebbe essere modificato l’anno successivo in quanto non sarebbe corretto e coerente nei confronti di coloro che quest’anno subiscono il provvedimento”.
Seconda riflessione che faccio, pensate possa esserci differenza nel vedere il Palio Sbandieratori appoggiati ad una transenna guardando gli altri gruppi esibirsi piuttosto che con un costume dei propri colori addosso una bandiera in mano, un tamburo, sbandierando, suonando in Piazza San Secondo? Pensate ci sia differenza nel scendere in piazza sapendo che vai ad osservare chi suona e sbandiera, ma tu non ci sei ad esibirti, li guardi solo e dopo averli guardati sbandierare nel 2008 (ovviamente in quel caso titolati a farlo a norma di regolamento) quest’anno guardi chi ha commesso il tuo stesso errore che fa le prove, fa la sfilata, ha lo stesso numero di posti riservati e si esibisce …. Fuori gara certo sono in difetto. Non dovrebbe essere giudicato dai giudici della Federazione Italiana Sbandieratori, queste le intenzioni. Vedremo se così sarà oppure se qualche minuto dopo il termine del Palio Sbandieratori riusciremo a leggere da qualche parte i punteggi di tutti.
Lo stesso Presidente di allora concordò con il Capitano perché il regolamento venisse applicato con la proposta futura di andarlo a modificare “Ci siederemo ad un tavolo e ne parleremo”. Queste le parole: sono passati 4 anni, il regolamento è sempre lo stesso, non se ne parlò nel 2009 e nel 2010. Nel 2011 si fece una proposta alternativa che se non ricordo male venne espressa dal Sig. Carlo Biamino, oggi Rettore del Borgo San Lazzaro, caldamente bocciata anche dai rivali. Per arrivare al 2012 dove si propose in commissione Sbandieratori di rivedere il regolamento: ad essere favorevoli sette gruppi, tutti gli altri responsabili di commissione contrari. Di lamentele ne sento e ne leggo tante, di soluzioni quando si presenta l’occasione per concretizzarle nessuna. Cambiano i protagonisti e le regole scritte improvvisamente vengono cucite addosso ai nuovi colori coinvolti e chissà perché cambiano?
Cambiano anche le opinioni se un giorno dici bianco tre ore dopo è nero e la dimostrazione più palese è che se durante la presentazione del Palio Sbandieratori si legge l’ordine di esibizione dei gruppi in occasione delle prove, 24 ore dopo è cambiato, in un brevissimo lasso di tempo si decide e si cambia. Cambiano anche le persone titolate a prendere le decisioni perché scusatemi tanto ma all’ultimo incontro della Commissione Sbandieratori che si è svolta in sede da noi quando il Responsabile di San Marzanotto ha chiesto come si sarebbe svolta l’esibizione dei gruppi in difetto (dando per scontato come è ovvio che sia, che forse potevano esserci delle differenze fra chi partecipa alla gara e chi si esibisce fuori gara), legittima la sua domanda, quanto inesistente la risposta. Presenti all’incontro l’Assessore Pasta ed il Sig. Barolo, non si capì bene chi aveva potere decisionale in merito: il Comune oppure il Capitano ricordo solo che quella riunione risale a circa un mese e mezzo fa quindi con gli animi di tutti sicuramente meno accesi che dieci giorni prima del Palio. Effettivamente in 24 ore capita spesso che si comunichi un programma e poi ci si accorga che viene cambiato per non deludere le aspettative di un gruppo che in ogni caso è in difetto, quindi è giusto, corretto e lecito che un Assessore conceda quello che viene richiesto per accontentare colore che in ogni caso hanno sbagliato, ma evidentemente alzare la voce ed imporre la propria autorità od il ruolo che si riveste (che fra Rettori dovrebbe essere paritario) dà la possibilità di ottenere. Queste sono le persone che però garantiscono ai loro sbandieratori e musici di fare le prove, alle loro tifoserie di sedersi, al gruppo di esibirsi .Certo per essere “una manipolatrice” non sono proprio così brava, forse, dovrei imparare a seguire l’esempio di altri?
I regolamenti perché rivederli o modificarli? Non è il caso di perdere del tempo solo i “gatti arrostiti” si possono dimenticare di fare la pre-iscrizione ( ad oggi a commettere l’errore siamo in 8), il Capitano è lo stesso di allora, cambia il Delegato al Palio all’epoca Pier Franco Ferraris , oggi non un delegato, ma un Assessore, come merita la nostra manifestazioni, probabilmente queste sono le uniche evidenti differenze rispetto al 2008?
E’ un dovere morale di tutti il rispetto delle regole, ma altrettanto doveroso farle rispettare da chi ne ha titolo, quando questo non avviene siamo autorizzati tutti ad aggirarle. Quando si rivestono cariche istituzionali non si può decidere in un senso e cambiare poco dopo per scegliere il male minore; essere accondiscendenti, comprensivi e disponibili per il bene della nostra manifestazione non vuol dire essere ingenui e stupidi cosa che invece negli ultimi giorni ho finito per essere grazie alle decisioni prese dall’Assessore Alberto Pasta che presumo adesso abbia placato gli animi di tutti con le sue scelte. Prenda atto però che gli animi del Rione di Santa Caterina non lo sono.
Capitano, Assessore sappiate che per motivi differenti il mio Rione ed io non condividiamo le scelte e le decisioni che avete preso, non riteniamo di aver avuto lo stesso trattamento e a dimostrarlo sono i fatti, riteniamo di essere estremamente corretti nell’informarvi fin da oggi, che entriamo a far parte anche noi di questo sistema, è possibile vero? È possibile anche per Santa Caterina non rispettare le regole ed ottenere i propri traguardi?
Intanto vi abbiamo informato…
Sappiamo e ne siamo consapevoli di essere una semplice goccia in un oceano, non apparteniamo alla categoria dei “colossi” del Palio, ma a differenza di altri il nostro pensiero viene espresso, senza il timore di salvaguardare interessi personali o politici".
Il Rione Santa Caterina
Nicoletta Sozio