domenica 20 novembre 2011

Uno tesi sul borgo San Lazzaro vale a Fabio Lano una borsa di studio Provincia e cultura


Anche quest’anno la Provincia di Asti ha istituito il Premio “Provincia e Cultura” edizione 2011, volto a premiare con borse di studio le tesi di laurea svolte su qualsiasi argomento riguardante Asti e la sua Provincia, con temi che spaziano tra storia, arte, letteratura, economia, musica, società e cultura.

A questo concorso ha partecipato anche Fabio Lano, neo vicerettore del Borgo San Lazzaro, con la sua tesi di laurea triennale Per una ricomposizione delle vicende urbanistiche di Asti nel Novecento. Dal Borgo San Lazzaro alla costruzione della Città, discussa al Politecnico di Torino il 29 settembre 2010 presso la facoltà di Architettura al Castello del Valentino, relatori la Prof.sa Arch. Chiara Devoti ed il Prof. Ing. Fulvio Rinaudo, ottenendo la votazione di 105/110 e conseguendo il titolo di Dottore in Architettura.
Dopo un’attenta valutazione, la tesi è valsa il riconoscimento da parte della commissione giudicatrice (formata da esperti nel campo della cultura, della storia, dell’economia e del territorio) di una delle due borse di studio messe in palio dalla Azienda Territoriale per la Casa di Asti.

Di seguito è riportata una breve presentazione dell’opera da parte dell’autore.

“Raccogliendo l’invito di Gigi Bagnasco, che nel 1987 apriva il suo libro Il Rione San Lazzaro San Domenico Savio con un’esortazione per i più giovani a continuare uno studio più approfondito sulla nostra storia, questa tesi di laurea ha come scopo principale quello di aggiornare criticamente –alla luce delle scoperte storiografiche effettuate negli ultimi cinquant’anni sulla struttura fisica e sociale della Città di Asti– la storia del Borgo San Lazzaro, sgombrando il campo da ogni dubbio riguardo la sua cronologia storica e la formazione fisica all’interno del tessuto urbano.

Fabio Lano
E’ stato finalmente sfatato il mito che a San Lazzaro vi fosse un’Ospedale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro dedito alla cura dei lebbrosi, non comprovato da nessun documento e incompatibile cronologicamente con quanto riportato dai documenti e dalle cartografie. Si tratta piuttosto di una probabile fondazione Comunale, come avvenne in altre parti del nord Italia, in cui alla Chiesa e Spedale dei lebbrosi venne associato San Lazzaro protettore degli ammalati di lebbra ed appestati, ma che nulla aveva a che spartire con il cavalierato militare operativo in Terrasanta.

Da questa Chiesa, presente fino al 1710 (anno della sua demolizione) si è partiti per ripercorrere la storia millenaria del “Sobborgo di San Lazzaro” fino ad arrivare ai giorni nostri, arrivando a capire quali meccanismi urbanistici e sociali hanno portato nei secoli a qualificare la zona di San Lazzaro come “popolare”, e ricercando cause e soluzioni all’interno dei piani regolatori della Città dal 1900 ai giorni nostri.”
La cerimonia di conferimento dei premi si svolgerà Sabato 26 novembre 2011, presso la Sala Azzurra della Provincia di Asti, in Piazza Alfieri, alle ore 16.