giovedì 3 novembre 2011

Biamino "Aprire ancora di più San Lazzaro ai giovani"

Carlo Biamino
Dopo anni come spalla di Remigio Durizzoto, Carlo Biamino è salito allo scranno più alto di San Lazzaro. Abbiamo parlato con lui del futuro dei giallo - verdi.
Biamino è contento di questa nuova carica?
Contento e orgoglioso di far parte del San Lazzaro, un comitato che si è imposto, negli ultimi anni in tutti i campi del Palio. Cercherò di onorare al meglio, con il mio lavoro, questo grande gruppo.
Alcuni punti programmatici del suo rettorato.
Durizzotto ha fatto tanto per i giovani, per aprire le porte del Comitato. Io vorrei fare ancora di più, cercando di inserire maggiormente le giovani forze nei gangli vitali del San Lazzaro. Per questo ci sarà un rinnovamento delle commissioni, della dirigenza. E' indispensabile far entrare forze nuove, idee fresche, giovani leve nel Palio. Credo che in qualsiasi comitato, e nelle diverse commissioni di lavoro, "le anime" che lo tengono in vita, ci sia bisogno di un turn over di braccia e intelligenze per dare sempre il meglio.
Ne abbiamo già parlato con Durizzotto, ma le ripropongo la domanda: ora qualcuno dirà "hanno preso tutto in mano gli sbandieratori"...
Carlo Biamino e Paolo Raviola
A questa affermazione, prevedibile, rispondo in maniera molto semplice: sfido chiunque, in qualsiasi rione, borgo o Comune, a trovare qualche giovane che prima non sia passato dal gruppo sbandieratori. Ce ne sono certo, ma sono mosche bianche. Le bandiere, il gruppo, sono prima di tutto uno strumento per entrare nella mentalità e nelle meccaniche del Palio. Da lì, poi esiste la corsa, la sfilata, e tanti altri aspetti del Comitato che devono essere curati. Ma io penso che si possa essere sbandieratori e "paliofili": lo dimostreremo a San Lazzaro inserendo molti elementi del gruppo sbandieratori e musici in diverse commissioni, anche paliescamente importanti.
Palio degli sbandieratori, in giro si parla di alcune modifiche da fare.
Credo che così come è strutturato oggi il Palio degli Sbandieratori possa essere migliorato. Nel prossimo Collegio dei Rettori parlerò di alcune modifiche secondo me utili alla manifestazione. Per cercare di incentivare sia l'accesso dei giovani alle bandiere ma anche per avere il più possibile i giovani nelle sedi durante i giorni del Palio.
Tanti volti nuovi e mai come adesso nel mondo del Palio si guarda al futuro. Si può parlare, parafrasando molto, di una "Primavera Paliesca"?
Sicuramente quest'anno ci saranno molti cambiamenti in seno al Consiglio del Palio, è un anno cruciale e non solo per le elezioni. E' troppo presto per capire se ci saranno cambiamenti importanti, ma credo che quello che conta da parte di molti sia l'aver capito l'importanza di investire sulle nuove generazioni e sul maggiore coinvolgimento della città nella Festa.