venerdì 23 settembre 2011

Rasero: "Si è superato il limite. Mi assumo ogni responsabilità di quanto è successo e smetto di fare il rettore"

"Voglio assumermi ogni responsabilità di quello che è successo" così Maurizio Rasero dopo gli ultimi sviluppi della vicenda del vessillo sottratto al rione di San Secondo. "Faccio in primo luogo le scuse ufficiali al comitato Palio di San Secondo per quanto e successo e al suo rettore Marco Zappa. In secondo luogo, siamo pronti , nel caso il vessillo non saltasse fuori in tempi ragionevoli, a pagare i danni o farne un altro  a nostre spese. In terzo luogo annuncio ufficialmente che non volermi più candidare alla carica di rettore, tra le altre ragioni perché non sono assolutamente d'accordo con le pieghe che hanno preso gli ultimi eventi".
E' una presa di responsabilità su tutta la linea quella che ci fa il rettore di Tanaro al telefono poco dopo i fatti di ieri sera.
"Non ho voluto io il vessillo in sede domenica sera, ma è stato portato da alcuni esponenti giovani del comitato. Io ne ho subito preso possesso affinché venisse custodito in un luogo sicuro.Non lo abbiamo restituito subito, perché, a poche ore da quello che era successo in piazza San Secondo, volevamo stemperare la tensione. Lunedì in sede si è fatta una riunione, ed è stato deciso, in accordo con alcuni esponenti del rione San Secondo, di avere un incontro chiarificatore ieri sera. Ma quando siamo andati a prendere il vessillo, questo non c'era più".
Uno scherzo fatto all'interno del comitato stesso di Tanaro o qualche "falco" estremista che lo ha sottratto all'ultimo? "  Non sappiamo ancora nulla - continua Rasero - stiamo facendo le nostre indagini interne per capire veramente quello che è successo".
"Quello che posso dire fin da ora - continua il rettore di Tanaro - è il fatto che in quel momento io ero alla guida del Comitato, e io avevo la responsabilità di quello che il borgo Tanaro faceva. Siamo passati dalla parte del torto nel momento in cui non dovevamo passare da via Garibaldi e l'abbiamo fatto, e ho sbagliato a non custodire personalmente io stesso il vessillo".
"Se qualcuno va a San Secondo - scherza Rasero - nessuno mi troverà simpatico. E non ho fatto nulla per esserlo, ma al di là delle cissate,degli sfottò, della rivalità che sottolineo ha fatto bene anche al rione del Santo, quello che è successo negli ultimi giorni non mi piace e non mi rappresenta più come rettore. Quindi tra poche setttimane, alle nostre elezioni, non mi ripresenterò più per la carica".
Parlando di cellule impazzite all'interno del borgo Tanaro, Rasero commenta così: " siamo il borgo più grosso come partecipazione e coesione sociale. All'interno di questo grande comunità può essere che alcune persone sfuggano al controllo della nostra dirigenza. Affronteremo la questione con serietà al nostro interno: prima di mettere paletti all'esterno, dovremo mettere paletti al nostro interno".
Un pensiero finale: "A quelli di San Secondo voglio dire che Rasero li combatte, li ha sempre combattuti e li combatterà sempre, perché Rasero è tanarino e il Palio, non nel senso della corsa, ma nel senso della comunità, e la cosa più importante della sua vita. Ma ripeto, al di là delle provocazioni, in pista e fuori, certi limiti non devono essere più superati".