lunedì 19 settembre 2011

La cronaca del Palio 2011

Il meteo ci ha graziati, tutto il resto un po' meno.
La città si sveglia nel giorno della sua Festa con tanta tristezza nel cuore. Nella notte se ne è andata Mara Sillano, moglie di Valerio Sabatini, già rettore di San Pietro. Stasera alle 21 a San Pietro il rosario. Triste anche il  passo funebre dei tamburi rosso e verdi. Bandiere abbrunate e tamburi muti.

I RITI DELLA MATTINA



Dicevamo che il meteo ci ha graziati. La pioggia ha lasciato Asti nelle prime ore della domenica mattina, permettendo così il regolare svolgimento della Festa. Il temporale di sabato sera, invece, non ha permesso a molti rioni e comuni lo svolgimento delle cene propiziatrici all'aperto.
Riti del mattino che si svolgono con la consueta regolarità. C'è attesa per un Palio che promette scintille. In piazza San Secondo, poco prima dell'esibizione dell'Asta, qualcuno adombra dubbi sul fatto che quello del pomeriggio possa essere un Palio facile. Purtroppo è stato facile profeta.

IL CORTEO STORICO





Verso le 13 e trenta il cielo è plumbeo. Si teme il peggio, ma come è già stato detto, San Secondo ci ha graziati, almeno sotto l'aspetto pluviometrico. Torneremo nei prossimi giorni sul corteo storico, ma per intanto, tra le tante cose da segnalare, una ci fa molto piacere. Sono tornate le picche con cui vengono portati i premi. Un piccolo accorgimento che però ha fatto sì che venisse dato il giusto risalto a una caratteristica tutta nostra.
Vince la pegamena Soroptimist il rione Cattedrale, con il tema "Cattedrale, luogo di incontro fra civiltà ed epoche".
Azzeccati gli “hommes sauvaiges” di Tanaro, il tema femminista di Viatosto, la storia del tartufo di Moncalvo. Commozione anche al passaggio del gruppo del Capitano. Mario Vespa chiede licenza di correre il Palio a cavallo e completa al galoppo il tradizionale giro di pista. Tributo da parte della piazza.

PRIMA BATTERIA




Che non sia la giornata giusta di Corbelli lo si capisce fin da subito. Il cavallo di Andrea Mari scalcia vistosamente al canapo,  seguito poco dopo da quello di Bucefalo per Canelli. C' è un regolamento, su cui molto si è discusso l'anno scorso che impone di mettere in seconda fila i cavalli recalcitranti. Non è mai stato applicato. Il mossiere è in evidente difficoltà a mettere a posto i cavalli. Bucefalo tenta la rincora un paio di volte, ma non riesce nel suo intento. Riesce comunque a dar fastidio alla Torretta, sua vicina di Canapo, infatti alla mossa valida Panico va nel pallone. Più attento Calvaccio per Santa Caterina. Cade due volte forzando una mossa caotica ma si fa cogliere preparato su quella validata del mossiere.
Il pasticcio Corbelli lo fa alla fine. Prima preme inavvertitamente il pedale del canapo e urla "Vaffanculo" al microfono. Passi. Ma la mossa valida, la settima, è purtroppo inguardabile. Girati San Pietro, San Silvestro e Torretta. Zedde non parte neanche. Corbelli alza le braccia in segno di stizza come per dire "e vabè vai". In testa parte Calvaccio, forse l'unico pronto alla mossa. Il ragazzo cresce e supera la prova di una mossa davvero difficile. Dietro San Damiano e Viatosto. San Pietro tenta il recupero, ma il cavallo di Siri cade al secondo giro sul rettilineo della tribuna Alfieri. Bucefalo, preso un po' in contropiede dalla mossa, cerca di combattere per un po', ma il cavallo è quello che è.


SECONDA BATTERIA








Nella seconda batteria, la piazza sfugge di mano al mossiere. Di nuovo quattro false, di nuovo partenze discutibili e alcune mosse che potevano essere validate. Corbelli non usa i richiami, e i fantini fanno il bello e il cattivo tempo tra i canapi.  Rimane indietro alla partenza un paio di volte Mulas di San Secondo, mentre è Federico Ghiani, San Paolo, esordiente in piazza a mostrare i nervi più saldi alla mossa. Infatti la partenz alo premierà in testa. Anche Chessa con Santa Maria Nuova cerca di fare il suo lavoro, ma alla mossa valida (la quinta) rimane intruppato nelle retrovie. Scatta in testa San Paolo, seguito da Baldichieri e Santa Maria Nuova. Cade Martin Ballestreros al primo cavallone. Vera caduta? Intanto il cavallo di Baldicheieri passa al secondo giro San Paolo, mentre dietro è lotta per l'ultima posizione di qualifica. La spunta San Marzanotto dopo una accesa lotta con San Secondo, tra i due anche diverse nerbate e uno sputo. Ma Todde fa un lavoro egregio, chiude sull'esterno del rettilineo Mulas, impedendo al Santo l'accesso alla finale.


TERZA BATTERIA






Anche la terza batteria inizia con lo stesso copione. Una partenza falsa con Ricceri, Tanaro, fermo al canapo. Difficoltà per San Martino San Rocco, che non riesce ad avere la grinta sufficiente al canapo. La Cattedrale soffre un po' all'inizio, ma Murtas poi riesce a trovarsi una posizione abbastanza decente. Al via scatta in testa Tanaro, che controllerà fino alla fine la batteria. Cede il cavallo di Moncalvo, che parte lottando per la finale e arriva ultimo. Male anche San Martino San Rocco, che si capisce essere fuori dai giochi fin dalle prime battute della finale. Insiste invece la Cattedrale, che partita dietro ,recupera molto bene e strappa l'ultimo posto utile a San Lazzaro.


FINALE








Nove cavalli al canapo. Inizia anche in questo caso il balletto dei fantini e il concerto dei mortaretti. Cerca di forzare diverse volte Baldichieri, comunque molto chiuso sia da San Marzanotto che da Castell'Alfero. Fermo al canapo, come suo solito, Massimo Coghe. Anche Ricceri tenta più volte la rincorsa "Tanaro, Tanaro Tanaro" ripete come un mantra Corbelli. Evidenti anche le difficoltà di chiamata alla mossa. Corbelli  sbaglia i nomi dei rioni e chiama cavalli già entrati al canapo e prendere posto alla mossa. Scalcia il cavallo di San Paolo e anche quello di Viatosto. In ogni caso silenzio da parte di mossiere e capitano.  La partenza buona vede in testa quasi appaiati San Paolo, San Damiano e Viatosto. E' Viatosto che gira per primo la curva, regalando per qualche momento la speranza ai viatostini. Ma poi è Massimo Coghe a passare, e la sua da lì in poi sarà solo una cavalcata trionfale.
Perdono colpi Viatosto, San Paolo e Baldichieri, tutti arrivati nelle retrovie. Grande rimonta di Ricceri, che arriva a un soffio da regalare una doppietta a quelli di Tanaro. Perde colpi a dir la verità anche il nuovo steccato: durante l'ultimo giro, nella zona interna della curva dei portici Rossi, si stacca completamente. Meglio non pensare cosa sarebbe stato ancora un giro di pista senza protezione interna.


IL TRIONFO DI SAN DAMIANO E L'AFFRONTAMENTO TANARO - SAN SECONDO











San Damiano vince il suo primo Palio. Dell'era moderna, però. Il paese delle Colline Alfieri, infatti, aveva già stretto il sendallo tra le mani nel 1749 con il fantino Antonio Ranco detto Tognino ed il cavallo Maltese. La storia del Palio è davvero lunga, ma questa nota fa bene anche alla tradizione della Festa.
A ricevere il drappo di Guarene, il rettore di San Damiano Davide Migliasso, festeggia anche il sandamianese presidente della Camera di Commercio Mario Sacco.
Corteo rosso e azzurro per le vie di Asti. Si arriva in municipio, dove si procede al cambio della bandiera sul balcone.
Nel frattempo, sale alle stelle la tensione tra Tanaro e San Secondo. Qualche parola di troppo e qualche sberla fanno volare il nervosismo da una parte e dall'altra. I due rimangono ad affrontarsi per lungo tempo in pista, ma la scena si ripete anche all'angolo tra piazza San Secondo e via Garibaldi. Sembra di rivedere la stessa immagine dell'anno scorso, con i san secondini a fare da muro alla loro piazza. Ma questa volta in mezzo c'è anche la polizia in tenuta antisommossa, con caschi e manganelli. E questa è un'immagine che non fa bene al Palio. La rivalità ha dato tanto sia ai fluviali che al rione del Santo, ma è arrivare al più presto a una cultura del nemico che non preveda uno schieramento tale di polizia. Nelle scazzottate, in altri lidi, per tradizione intervengono solo i vigili urbani disarmati: non siamo nè allo stadio nè al G8.

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