Sarà lui senza dubbio il grande assente della corsa del Palio di quest'anno.
In effetti, dopo nove anni quasi ininterrotti di partecipazione, c'eravamo quasi abituati a vederlo come una presenza normale. Renato Bircolotti, però, nel 2010 ha deciso di prendersi un anno sabbatico lontano dai canapi del Palio. Scelta questa che ha costretto il Consiglio del Palio, molto probabilmente già incline a votare un altro mandato a Bircolotti, a scegliere un nuovo candidato per l mossa del Palio, con tutte le polemiche che sono scaturite nei mesi scorsi.
Da molti considerato il "miglior mossiere d'Italia", Bircolotti è comunque il maggior conoscitore della mossa astigiana, dei suoi tempi e soprattutto delle sue difficoltà. Abbiamo chiesto, dal suo punto di vista privilegiato, alcune indicazioni per questo Palio 2011.
Bircolotti, prima di tutto una curiosità. Sarà presente al Palio di quest'anno?
No, e le spiego anche il motivo: Non voglio creare con la mia presenza un peso ancora maggiore per il mossiere. E' una questione caratteriale tutta mia, mi parrebbe, andando al Palio, di "fare l'avvoltoio". Credo che Corbelli dovrà lavorare con tranquillità e serenità lontano da ogni possibile paragone. Io vedrò il Palio a casa, dalla tv.
Ora ci dica la verità. Il Palio di Asti un po' le manca?
L'ho sempre detto, il Palio di Asti è quello a cui sono più affezionato. E certamente, dopo nove anni in piazza, non esserci mi porta sicuramente un po' di nostalgia. Ma d'altra parte questa è stata una mia scelta che non mi rimprovero.
Tornerà ad Asti?
La voglia c'è. La vostra amministrazione è stata corretta con me, ha rispettato le mie decisioni, e non mi ha stressato per farmi venire a tutti i costi come invece hanno fatto altri Palii italiani. Credo comunque che della mia futura partecipazione se ne debba parlare a Palio corso, vedendo quali saranno le vere esigenze di Asti. Per ora auguro buon lavoro e buona fortuna a Enrico Corbelli, non voglio di certo fare le scarpe a nessuno. Ma se Asti mi chiamerà, sicuramente prenderò in seria considerazione la proposta.
Ha parlato di Corbelli. Cosa ne pensa del mossiere di quest'anno?
Enrico è un amico. Sono sicuro che farà bene e che avrà tutto il supporto da parte dell'amministrazione e dei rioni, borghi e comuni. E' un professionista serio e credo che tutto filerà liscio.
La nomina di Corbelli è stata accompagnata da pesanti polemiche. Sono giuste? E come influiranno secondo lei sul suo operato?
Un legame, nel nostro mondo, a volte è facile averlo, anche in maniera inconsapevole. Giriamo tanti posti, alla fine la gente che conosciamo però è sempre quella. E' normale avere rapporti più stretti con una persona rispetto che con un altra. Ma però non scherziamo. Il mossiere è il mossiere, e Corbelli è un professionista serio, come ho già detto. Non lascerà adito a dubbi. Certo un clima di polemiche come si è creato nei mesi scorsi non aiuterà il suo operato. Spero che non venga coinvolto nessuno dei protagonisti di quella "querelle", altrimenti addio...
Davvero così pessimista?
Crede che fare il mossiere sia facile? Quando si va sul verrocchio si hanno i nervi tesi esattamente come borghigiani e fantini, solo che noi non dobbiamo farlo vedere, la cosa essenziale per il Palio, è che il mossiere appaia sempre calmo ed equilibrato. Lo sa che ad Asti, quando salivo i primi gradini della mossa, all'inizio della prima batteria, mi veniva da piangere? Solo che non lo vedeva nessuno. Purtroppo la prestazione di un mossiere dipende quasi esclusivamente da come si inizia: una buona partenza nella prima batteria distende i nervi e aiuta anche nel lavoro per le restanti corse. Se invece capita subito qualcosa di dubbio, c'è il rischio di andare nel pallone, e sbagliare il resto. Non siamo macchine, sentiamo il peso della situazione anche noi. E' capitato anche a me a volte di perdere il polso della mossa. Ma se un mossiere perde la testa, allora è finita per davvero.
Una domanda a bruciapelo, per concludere. Meglio Corbelli o Masala?
Risposta a bruciapelo. Avete fatto bene a prendere Corbelli, secondo me, ma solo per un fattore di esperienza. Masala ha sempre dato partenze con la rincorsa, non mi pare abbia fatto Palii statici,come li chiamo io, ovvero senza la rincorsa. Ha anche esperienza, secondo me, di Palii con molti cavalli al canapo come ad Asti, perché ha dato in passato mosse a San Vincenzo e Rimini. Palii in qualche modo paragonabili al vostro da un punto di vista tecnico, anche se, e ne sono convinto, la vostra mossa rimane la più difficile in assoluto