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Pubblichiamo di seguito un comunicato stampa dei Rioni e Borghi del Palio di Asti in merito al Palio Straordinario ed alcune considerazioni in merito:
"In merito alle decisioni che verranno assunte riguardo al Palio Straordinario, proposto dal Sindaco e ampiamente discusso all’interno delle Assemblee Straordinarie tenutasi in tutti i Rioni e Borghi cittadini, la Presidenza del Collegio dei Rettori rappresentata dai Rioni Santa Caterina,San Secondo e dal Borgo Don Bosco,unitamente ai Rioni e borghi cittadini, conviene nell’affermare che, se pur la proposta rappresenti un’idea suggestiva, i tempi troppo ristretti costituiscono una pregiudiziale importante; in particolare, riteniamo che la data scelta del 25 agosto sia troppo rischiosa dal punto di vista dell’organizzazione di un appuntamento così importante come il Palio Straordinario, meritevole di una grande ribalta e di essere vissuto non come una prova ma come una certezza, esattamente come avviene per il Palio ordinario.
Applaudiamo l’idea del Sindaco nel proporlo ma riteniamo che le incertezze superino di gran lunga le certezze, fermo restando che condividiamo l’idea di portare il Palio e la Festa al centro di un progetto finalmente importante per la città, il Palio come volano dell’economia e traino per il commercio, la ristorazione e la ricettività.
Da troppi anni Asti è ferma su posizioni decisamente inferiori alle sue possibilità, credere nel Palio vuol dire credere in grandi potenzialità commerciali e turistiche, peccato questo non sia condiviso da tutti e sistematicamente attaccato, invece di diventare terreno di condivisione e progettualità economica, sociale e occupazionale.
Arriviamo da un’edizione molto soddisfacente e di grandi cambiamenti, riteniamo che il cambio di data non abbia penalizzato la Festa ma, al contrario, abbia esaltato una grande partecipazione di giovani e famiglie: la settimana che ha preceduto l’appuntamento paliesco è stata veicolo per tante attività all’aperto svolte dai Rioni e dai Borghi; il sontuoso corteo storico è stato, ancora una volta. motivo di attenzione e di applausi da parte di migliaia spettatori; moltissimi i turisti, con dati assolutamente positivi da parte delle Associazioni di categoria; lo spostamento dei box nei giardini pubblici è stato un successo (oltre che un’innovazione), poiché i cavalli hanno goduto di ampi spazi ombreggiati, e centinaia di persone hanno finalmente potuto constatare visivamente l’alto livello di professionalità raggiunto da tutti i componenti delle stalle di Rioni, Borghi e Comuni. La tutela e il rispetto del cavallo prevalgono su ogni obiettivo di risultato, e questa nuova location ha esaltato gli imprescindibili principi che devono prevalere sulle questioni politiche, le quali non devono toccare una Festa che appartiene a tutti ed è priva di matrici partitiche, e deve rimanere assolutamente libera.
Il Palio però non vive solo di propria luce e, pertanto, riteniamo opportuno, passando attraverso tutte i luoghi preposti a tale discussione, pensare ad un rinnovamento che giovi ad una manifestazione che concentra, in un'unica giornata, tanti appuntamenti che dal mattino si dipanano fino a sera.
Affinché il Palio diventi un prodotto davvero "appetibile" per i tour operator (permettendo la creazione di pacchetti turistici dedicati), e per le emittenti televisive interessate, occorre riflettere sul format attuale, aprirsi a nuove soluzioni che, senza penalizzare o revisionare la Storia millenaria di un Comune che ha fatto della libertà la sua identità, permetta una fruizione chiara da parte di tutti, attraverso un cambiamento necessario per snellire la Festa e renderla ancor più affascinante.
Occorre partire da un assunto: in una città che nei decenni ha visto perdere migliaia di posti di lavoro, indebolendo il tessuto sociale, il Palio non deve essere visto solo come un momento di festa, ma deve trasformarsi in una grande opportunità anche nell'ottica della creazione di occupazione e interessi economici, motivi per i quali siamo disponibili ad un ampio confronto con l’Amministrazione, le Associazioni di Categoria, cittadinanza e Popoli, per creare, attraverso un contributo di esperienza, i presupposti per un cambiamento che permetta una svolta decisa e decisiva verso un futuro certo."