mercoledì 20 aprile 2016

L'Ordine dei veterinari dice no alla riconferma della commissione veterinaria al Palio di Asti



E' il caso di nominare la stessa commissione veterinaria degli scorsi anni al Palio di Asti? Se lo chiede, in una interpellanza Clemente Aceto, facendo sapere che l'Ordine dei veterinari della Provincia di Asti, “ai sensi del vigente Regolamento del Palio di Asti, il Consiglio dell’Ordine Provinciale dei Medici Veterinari deve essere consultato ai fini della scelta dei Professionisti, componenti le Commissioni Veterinarie così come previsto dall’art. 47 del “Regolamento del Palio di Asti” che recita “Il Comune sentito l'Ordine dei Medici Veterinari nominerà una Commissione di Veterinari di comprovata esperienza nel settore ippiatrico preposta all'accertamento dell'idoneità fisica e sportiva dei cavalli alla corsa ed una Equipe per l'assistenza zooiatrica, preposta agli interventi di pronto soccorso, secondo i criteri indicati dal Regolamento Veterinario”. Negli anni passati questa e le precedenti amministrazioni hanno sempre consultato, per consuetudine e ottemperanza al regolamento del Palio, il Consiglio dell’Ordine Provinciale dei Medici Veterinari per la nomina dei componenti la Commissione Veterinaria del Palio di Asti. L’Ordine. nonostante le declaratorie del Regolamento del Palio, durante il corrente anno non è stato precedentemente consultato ed ha inoltre ribadito di non condividere la scelta effettuata da parte dell’Amministrazione con nota datata 3 marzo 2016, inoltre ritiene debba essere riaperta la discussione sul Regolamento del Palio per quanto concerne il Regolamento Veterinario della Manifestazione”.
Ed è proprio l'Ordine dei Veterinari del Palio di Asti a maturare i dubbi in questione riguardo alla scelta, in un carteggio del 3 marzo allegato all'interpellanza: “Il consiglio dei veterinari dichiara di non condividere la scelta fatta da parte Vostra, (ovvero la nomina biennale della stessa commissione veterinaria ndr) anche perché, sotto alcuni aspetti, il Palio ha negli scorsi anni prodotto esiti che andrebbero attentamente valutati per poter evitare gli incidenti avvenuti, talora con esito fatale, ai cavalli ammessi alla manifestazione. In base a tali considerazioni si desiderava indicare un altro nominativo di collega, disponibile anch'egli a fornire a titolo gratuito la sua opera, di certo non digiuno rispetto al Palio anzi ben addentro per diversi motivi alla manifestazione, altresì noto a livello nazionale per la conoscenza delle problematiche legate alla morfologia e/o all’allevamento del cavallo; costui, a nostro parere, avrebbero meglio presieduto l'Equipe di cui trattasi. Inoltre quest’Ordine ritiene sia da riaprire la discussione sul Regolamento del Palio, perlomeno per quanto attiene al Regolamento Veterinario della Manifestazione. E se è pur vero che il Regolamento Palio investe quest’Ordine solo di un potere consultivo, ci si chiede che effetto possa avere, ai vari livelli dell’opinione pubblica, il fatto che lo Stesso sia stato eluso o pressoché totalmente saltato”.
La lettera non si conclude con toni concilianti nei confronti dell'Amministrazione: “La richiesta di indicare professionisti esperti nel settore, relegandoli alla mera funzione di segretari della commissione ci pare inoltre estremamente riduttivo per le funzioni non solo di questo Ente Pubblico Sussidiario dello Stato, ma soprattutto per colleghi che hanno affrontato uno dei corsi di studio più duri dell’ordinamento nazionale. Ci si chiede inoltre per qual motivo la presente Amministrazione Comunale debba operare un (altro) salto in avanti di ben 2 anni, vincolando la futura Amministrazione a scelte che, per la crescente sensibilità animalista e/o per eventuali innovativi aspetti tecnici o semplicemente per ragioni di bilancio, potrebbero essere profondamente diverse.”