A poco meno di 50 giorni dal Palio di Fucecchio, qualcosa sembra essersi mosso sul versante monte; i movimenti forse interessano più le seconde scelte rispetto alle prime, le direttrici rimangono invariate quindi, cambiando solo, forse, le indicazioni per il secondo giro di valzer, una volta che i big avranno scelto o saranno stati scelti.
Troppo poche le indicazioni dalla prima giornata di corse, che alla fine ha confermato le solite certezze e i soliti dubbi. Spariscono sempre più i nomi che durante l’inverno erano venuti fuori.
Al momento sembra che la situazione monte del Palio di Fucecchio assuma un connotato gattopardiano … Bisogna che tutto cambi perché tutto rimanga uguale, vale a dire le moltissime voci vanno via via a scomparire per ripresentare un assetto più o meno simile allo scorso anno,dove i big mantengono i loro privilegi, senza grossi scossoni almeno di indirizzo politico delle Contrade.
Si è affacciato un nome nuovo negli ultimi giorni, Sandro Gessa, le chiacchiere lo accostano ora a una Contrada ora a un altra, c’è da capire se sia un nome di copertura o se dietro alla voci ci sia davvero l’interessamento concreto di qualcuno.
Timidamente riaffiorano Carlo Sanna e Virginio Zedde… a tratti alterni …sta di fatto che al momento si parla soprattutto di grossi nomi. La recente rottura tra Mereu e Flora, a Legnano, potrebbe in qualche modo aver cambiato qualcosa, sembra che le maglie fino alla settimana scorsa molto strette di alcune Contrade si siano un poco allargate sull’ultimo vincitore, per cui sarà da vedere come lo stesso fantino deciderà di gestire la sua presenza in Buca.
Borgonovo rimane orientato sul filone che parte da Tittia e scende lungo tutti i suoi. La rivale Botteghe nella stessa misura non si allontana di un passo da quello che ormai da tanti anni è’ il suo indicatore di direzione, Trecciolino, ma rispetto a un mese fa non sembra più così scontata la scelta di Bellocchio, si possono quindi ipotizzare cambi di monta pur rimanendo nella stessa ombra politica… Pusceddu? Questo nome rimanda subito a Cappiano, Contrada che allo stesso Bighino rimane legatissima sia per la prima scelta sia per uno studio combinato delle decisioni da intraprendere insieme, fantino e Contrada, dopo Pusceddu si scala al nome di Albertino Ricceri ma si intravede anche, forse nemmeno troppo timidamente, quello di Gavino Sanna, il tanto atteso esordiente in Buca, che potrebbe per una serie di incastri di assegnazione e accordi tra Contrade, vestire la giubba verde blu.
Alla Ferruzza, dove il Palio si aspetta da troppo, forse gli echi dei fatti di Legnano pesano più che altrove; Il rapporto con Atzeni rimane stretto, anzi forse si è autoalimentato. Tittia piace sempre e sempre di più, e lui non è certo uno disposto a dividere il proprio trono di preferito.
Sul poggio di Massarella pare essere cambiato poco, si vuole Gingillo, e’ da vedere quanto e come questo rapporto sia pienamente corrisposto o quanto Gingillo stesso abbia voglia di affacciarsi altrove nel caso Masserella non abbia in sorte un bombolone.
A Porta Bernarda intanto si aspetta il Principe Azzurro: Mulas si Mulas no continua ad essere il ritornello che aleggia sulla Buca. Il suo ritorno sembra sempre più difficile, a meno che il legame personale alla fine non prevalga.
Bertoncini in questa nuova e inusuale per lui veste di Cenerentola in attesa del suo Principe, al momento sembra allontanarsi sempre più da Mereu optando per una scelta meno di grido ma più affettiva : Migheli. A Porta Raimondainvece Mari è e rimane la scelta; ma per lui, vale lo stesso discorso di Pusceddu, se per una serie di combinazioni della sorte e discorsi invernali dovesse il 22 non vestire la giubba giallo blu, ecco che si potrebbe ipotizzare l’arrivo di Enrico Bruschelli.
In Querciola si aspetta il cavallo, si tiene alta l’attenzione su Mereu, ovviamente, ma si avverte anche la voglia di tentare qualcosa di nuovo, una monta sempre tecnica ed elegante ma forse più giovane .
Altra Contrada che aspetta il mercoledì è San Pierino, Coghe jr resta un rapporto forte e sereno, così come Atzeni rimane la meta in caso di assegnazione super favorevole. Al Samo si vorrebbe il Mari, il suo arrivo sarebbe sintomo di una tratta sorridente per i rosso blu, che sembrano anche un porto sicuro per le aspirazioni di Mereu, ma qui pare che sia più il fantino a guardare la Contrada che il contrario .
Anche per il Samo però vale sempre il discorso di San Pierino e Querciola si tratta di una di quelle Contrade che pur lavorando durante l’inverno, possono permettersi di avere un attimo meno di premura rispetto ad altre, non solo per l’assenza di nemica ma anche per la consapevolezza di poter andare con le proprie scelte, più o meno autonome a seconda dell’esito della tratta, a costituire l’ago della bilancia del Palio che sta per arrivare, se non diventare una rifugio sicuro per qualche big in cerca di copertura.
Sant’Andrea continua le lezioni di scuola di Palio all’allievo prescelto, Gavino Sanna, durante la ricreazione non dimentica però di sorridere, sia ad Atzeni che a Pusceddu, mantenendo un orizzonte quindi largo sulla Provincia di Siena ma mirato comunque su un alto profilo. Infine la Torre, fuori dall’assegnazione per squalifica, ma non dai movimenti del Palio parlato, Valter Pusceddu e le Contrade a lui legate e vicine rimangono il riferimento per mettere in atto il piano di ostruzione da terra
Eleonora Mainò (La Voce del Palio)
Foto: Alessio Pacini