martedì 16 settembre 2014

Un gruppo coeso al servizio del Palio



Rinnovato in due suoi elementi, il gruppo del Capitano del Palio vive queste ore febbrili in attesa della corsa di domenica.

Quest'anno, a differenza degli anni precedenti, al di là di quella che è l'intervista istituzionale, andiamo ad investigare come sono i ragazzi dietro ai costumi del gruppo.
"Con questi cambiamenti ho cercato di creare un gruppo unito" esordisce Clerico
"Con Silvio non ci conosciamo ancora tantissimo - spiega Michele Gandolfo - Basso è una persona buona, sincera e si è messo subito al servizio del Palio. Con un gruppo affiatato è più facile andare avanti".
"Quello che ho voluto creare -spiega il Capitano del Palio Enzo Clerico - è un gruppo coeso e solido, in grado di potermi assistere in ogni tipo di difficoltà".
Clerico, appena dopo la sua elezione, ha subito insistito su un gruppo unito: "Parlavo con Andrea Sodano, e mi raccontava quanti dei suoi cavalieri sono diventati magistrati e capitani del Palio di domani. Il mio auspicio è che tutti possano aspirare a tale carica un domani"
"Ho sviluppato quella che era un'idea di Andrea Sodano, ovvero di coinvolgere un gruppo coinvolto in tanti aspetti della vita del Palio. I miei cavalieri sono aggiornati su tutto quello che succede e conoscono tutte le problematiche della macchina Palio".
Il "bocia" del gruppo è Claudio Valente, da 29 anni vessillifero del gruppo del Capitano: "Apro la strada al Capitano del Palio - memoria storica del gruppo - delle cavalcate con il gruppo ho tanti ricordi come nel Palio straordinario del 2000, complice la pioggia, sono caduto per terra, oppure l'anno che montando il cavallo di Brusa diedi metà pista al cavallo di Sodano".
Ma come funzionano i meccanismi all'interno del gruppo del Capitano : "Ognuno di noi viene interpellato scrivendo quello che pensiamo di un determinato argomento - racconta Gandolfo - questo ci permette di non condizionarci tra di noi prima".
"Per le decisioni prese al volo invece - aggiunge Clerico - ci si guarda tra di noi e ci si capisce al volo".
Per qualcuno il Palio 2014 sarà anche il primo da cavaliere eletto, come nel caso di Alessandro Moscone: "E' da un paio di anni che volevo far parte del gruppo. Da un'anno e mezzo volevo fare il palafreniere: ho fatto domanda ed è stata accolta. Domenica ci saranno un bel po' di emozioni tutte insieme".
Il gruppo del Capitano è unito anche nella vita al di fuori del Palio: "Ci frequentiamo tante volte insieme - affermano Gandolfo e i fratelli Mattiazzi - nelle serate libere ci troviamo spesso. Domenica scorsa, alla Douja, abbiamo continuato a stringere rapporti con i membri di altri comitati Palio".
"Ho notato un maggiore coinvolgimento da parte dei ragazzi nei confronti del Palio - afferma Mattiazzi - ci sono tanti ragazzi giovani che si occupano delle manifestazioni e in futuro diventeranno rettori e dirigenti".
Ma cosa c'è da cambiare nel Palio del futuro: se per Nicolò Ballucchi e Alberto Vairo "la differenza tra Asti e Siena non deve diventare il discrimine che serve al nostro Palio per crescere. Se si facesse un paragone su come è sentita la Festa tutto l'anno, il Palio starebbe molto meglio".
Per quanto riguarda Enzo e gli altri membri del gruppo, il problema principale è che ci sono troppi eventi in pochi giorni: "Dovremmo valorizzare maggiormente i vari eventi dedicandogli maggior tempo ad ognuno di essi:  ne guadagnerebbe tutta la città".