lunedì 22 settembre 2014

La cronaca per parole e immagini del Palio 2014


Si arriva al Palio in un clima abbastanza teso. Il blitz del giorno precedente aumenta il nervosismo di rettori e fantini. Ma Asti, il Palio ha risposto con fermezza, lucidità e cuore: il Palio 2014 sarà sicuramente ricordato come una edizione dove tutto ha funzionato a meraviglia, e il Palio, quello vero, è stato combattuto.




I RITI DELLA MATTINA


Classici riti del mattino nella parrocchie cittadine e nei comuni che corrono il Palio: in piazza San Secondo classica esibizione dell'Asta (che poi si esibisce, nuovamente, da sola, tra la terza batteria e la finale, suscitando una ridda di polemiche, ma ci torneremo). Le voci del mattino danno con insistenza una vittoria di San Paolo, Tanaro e San Secondo, come possibile outsider Cattedrale e Moncalvo. Vedremo che ogni Palio è una storia a sé.

IL CORTEO STORICO




Il corteo muove puntuale alle 14 da piazza Cattedrale, e sfila compatto, in maniera tale che alle 16 è chiesta licenza di correre il Palio. Un grande lavoro da parte dei cerimonieri del corteo, che han fatto sì che non ci fossero buchi in sfilata. 
Vince la pergamena Soroptimist il rione San Silvestro, con il tema "Pregiudizi e torture ai tempi di Valentina Visconti": tema azzeccatissimo che ha una forte dose di teatralità, senza mai scadere nel cattivo gusto.
Sempre più simbolismo nel nostro corteo, che da un po' di anni a questa parte pare privilegiare l'immaginario medievale: meno principi e dame, insomma, più angeli, mostri, santi e Madonne. 
Il corteo stupisce sempre, e dispiace che ci sia così poco tempo dedicato a questa eccezionale rievocazione di storia e costume medievale.

PRIMA BATTERIA





Prima batteria, e si incomincia a fare sul serio. Tanto per non farci mancare nulla, il mortaretto alla prima partenza falsa tradisce subito Bircolotti, aumentando così il nervosismo di un Palio che alla vigilia doveva essere perfetto. Il cavallo di Santa Maria Nuova presenta qualche problema di allineamento tra i canapi, e dopo la terza partenza falsa (una è uno sgancio di alleggerimento da parte di Bircolotti del canapo) parte in testa San Pietro, Santa Caterina e Don Bosco, Il Fais cade alla curva dei Portici Rossi, il cavallo prende il senso contrario per qualche metro e poi si accoda alla corsa. Termina la corsa San Pietro in testa, seguito da Santa Caterina e Santa Maria Nuova che controlla dietro lo scosso di Don Bosco.

SECONDA BATTERIA




Sulla carta è la batteria di ferro, una vera e propria finale. San Paolo, San Secondo, San Lazzaro, Cattedrale: quattro cavalli con ambizioni di vittoria. E poi c'è il Buce, il cui cavallo, che alla vigilia si diceva avesse problemi di allineamento alla mossa, poteva complicare le cose. Ma la mossa va meglio di quello che ci si aspettava: il Buce cerca la sua partenza classica ma rimane preso in controtempo e non riesce a partire con i tempi giusti. Stesso dicasi per Gingillo (San Lazzaro) e Mulas (Cattedrale), che rimane intruppato alla partenza e deve cercare di rincorrere inutilmente un posto per la qqualificazione. Davanti nessuna paura: vince in tranquillità Ballesteros con Montechiaro seguito da San Paolo e San Secondo.


TERZA BATTERIA



Forse la mossa più facile del Palio: cavalli che dopo pochi minuti scattano al canapo. Parte facile Giovanni Atzeni per Nizza, seguito da Claudio Bandini per Viatosto. Alla prima curva cade Alessio Migheli, per la Torretta, mentre al secondo cavallone Baldichieri e Tanaro. Per Tanaro è una delusione cocente: le ambizioni di vittoria sulla sponda del fiume non riescono a varcare neanche le porte della finale. Impresa invece per il cavallo di Baldichieri, che si qualifica scosso.


FINALE






Nove cavalli al canapo. Ma la finale fila via liscia, per la gioia di Renato Bircolotti che mentre i cavalli partono allineati al canapo si lascia andare ad un gesto di esultanza. E' fatta. Ed è fatta quasi sin da subito per Santa Caterina, che trova una autostrada davanti a sè. Mari tiene la testa seguito da Giovanni Atzeni. Mattia Chiavassa, giovane fantino che sostituisce Villella nella finale, probabilmente viene tradito dall'emozione e gira estremamente largo, ritardando la partenza di molti al canapo e mandando sui materassi con una brutta caduta Ballesteros e Dino Pes. Dopo voleranno anche parole grosse nei box. Per quanto riguarda la gara, nessuna paura per Santa Caterina, che conduce con tranquillità, mentre San Paolo, partito dietro, cerca in tutti i modi di recuperare, e dopo aver passato sette cavalli, si piazza secondo. 

IL TRIONFO






1970, 2003 e 2014. Undici anni dopo la contestata vittoria di Santa Caterina, arrivata dopo la squalifica di Tanaro, il rione della Torre Rossa vince nella maniera più netta possibile, dominando una gara da cima a fondo. La gioia de popolo rosso celeste scatta subito dopo che Brio taglia il traguardo: è pari solo alla commozione di Nicoletta Sozio, la rettrice, che in questa vittoria ci aveva creduto anche quando molti davano Santa Caterina molto indietro nei pronostici. Il corteo arriva nella chiesa parrocchiale, dove il parroco Don Fabio si rivolge così ai propri borghigiani: "Se prima di noi non c'è nessuno, allora che paura c'è?". Ora la gioia di Santa Caterina può esplodere. Davanti a loro un lungo periodo di festeggiamenti, e la soddisfazione di aver tolto la bandiera della Torretta sul balcone del Municipio.