venerdì 17 novembre 2017

Giovanni Binello: "Al lavoro per garantire un grande futuro al Borgo Viatosto"


Roberto Boero ha ceduto il suo posto di Rettore ad un giovane borghigiano. Giovanni Binello, come ben sappiamo, è stato eletto Rettore il 24 ottobre 2017.
Il Canapo ha intervistato Giovanni, affrontando argomenti attuali e futuri cercando di esplorare il suo punto di vista personale durante una piacevole chiacchierata.

Prima volta alla guida del Borgo Viatosto. Chi è Giovanni Binello, come si è avvicinato al Palio e quale è stato il suo percorso prima di diventare Rettore?
Giovanni Binello è al cento per cento astigiano e, per tanto, non può che amare il Palio.
Sin da piccino, mi sono affacciato al mondo del Palio come tamburino o figurante. Per ragioni sportive, mi sono allontanato per un certo periodo dovendo così limitare la mia partecipazione all'interno del gruppo sbandieratori e musici. Il periodo della mia vita in cui mi sono dedicato profondamente allo sport ha reso comunque possibile il mio coinvolgimento nella commissione sfilata, permettendomi così di rimanere nell'ambiente del Palio, al quale mi sono sempre sentito legato. Due anni fa sono stato eletto Vice Rettore, durante il Palio 2017 ero responsabile della commissione artistica e il 24 di ottobre 2017 sono stato eletto Rettore del Borgo Viatosto.

Quali sono le tue prime sensazioni nei panni di Rettore?
Sono stato accolto benevolmente e in maniera calorosissima sia in Collegio Rettori sia all'interno dell'ambiente paliesco. Non posso che esprimere un giudizio positivo promettendo di essere intenzionato a fare un buon lavoro. I Rettori si sono subito congratulati in modo caloroso, per primo Marco Scassa, il Rettore del Borgo Don Bosco, dando così un valore aggiunto alla circostanza.

Quale è il tuo rapporto con il precedente Rettore e che clima si respira all'interno del Borgo?
Sono stato eletto dal mio Borgo probabilmente perché si è intuito che le mie idee sono realizzabili. Sono un giovane e ho avuto tanti predecessori e non potrò che basarmi sulla loro esperienza.

Hai già qualche idea sulle attività che verranno messe in piedi durante l’anno? 
Da due anni, stiamo cercando di rispolverare quella che era la tradizione delle manifestazioni storiche del Borgo Viatosto, riferendomi alla festa di agosto che si sta svolgendo nuovamente da due anni.
Partiremo con la cena bancarella, a maggio vi sarà la festa della Madonna di Viatosto all'interno della quale si svolgerà l'investitura del borghigiano e a ridosso del Palio vi sarà poi la festa di Agosto.

Veniamo alla corsa. Cosa è successo lo scorso anno quando in pochissimo tempo avete dovuto cambiare cavallo e fantino?
Abbiamo improntato, probabilmente in maniera errata, la nostra attività su quello che era un puro sangue. Abbiamo dovuto sostituire una delle principali scelte dei mezzo sangue che avevamo per via di un infortunio e ripiegare su una seconda scelta che, purtroppo, non ha superato le visite. A quel punto, il fantino non era soddisfatto del cavallo, poiché non di suo gradimento, e si è cambiato anche il fantino.

Per la corsa del 2018, come hai intenzione di agire? L'intenzione è quella di prediligere la scelta di un nuovo fantino o un giovane fantino come poteva essere Mari?
La commissione sta lavorando. Siamo partiti con un mese di ritardo per via delle elezioni. Avendo rivoluzionato la dirigenza dopo undici anni, abbiamo necessitato di più tempo per organizzarci e restaurare l'assetto. In questo modo, non c'è stata la possibilità di stipulare accordi nell'immediato ma stiamo lavorando per garantire un ottimo futuro al Borgo Viatosto.

Il Palio sta vivendo la sua fase di cambiamento. Qual è il tuo pensiero sul cambio di data?
Dal punto di vista personale, il cambiamento non mi fa paura, non lo giudico mai negativamente e credo che il Palio necessiti di un rimodernamento. Non si tratta soltanto di cambiare la data; se il cambiamento della data impone cambiamenti strutturali al Palio ben venga. Spero, insomma, ci si stia riferendo a mutamenti più profondi e sostanziali.
Il Palio ha bisogno di cambiamento poichè, per come la vedo io, stiamo rischiando di chiuderci un po' su noi stessi. Sarebbe bene diventare più coinvolgenti, aprirci verso l'esterno, sia a livello turistico sia considerando gli abitanti della città che ancora non sono entrati in contatto con questa realtà; Renderci più appetibili a chi si sente lontano da questo mondo seppur trovandosi nella stessa città.
Sarebbe bene mostrare l'essenza, la passione e la conoscenza che si trova dietro a ogni gesto.
Dal punto di vista di Rettore, sono pronto ad affrontare ogni problema legato alla riduzione di tempo per quanto riguarda la preparazione della sfilata e ancor più  per quanto riguarda la performance del gruppo musici e sbandieratori, se verrà anticipato anche il Paliotto.

Che cos'è per te il Palio?
Il Palio è uno strumento sociale che lega le persone, è la festa della mia città.