giovedì 3 febbraio 2011

Vespa: il Palio deve guardare al futuro



Mario Vespa è stato riconfermato dal Consiglio del Palio, giovedì scorso, Capitano, con 17 voti a favore, 3 no e cinque schede bianche.
“Sono stato indeciso fino all'ultimo – ha detto Vespa – per questa candidatura: molti me lo chiedevano e mi sembrava da vigliacchi non ripropormi. Ho sciolto così le riserve e ho detto di sì al Consiglio del Palio e quest'anno cercherò di metterci ancora più impegno. Quando si è in certe condizioni, questa appare una sfida che tu fai nei confronti della vita, e credo che non ci sia una sfida che non meriti di essere accettata. Questa mia ricandidatura è una sfida enorme ed io al 10 di settembre cercherò di ripropormi in piazza nel migliore dei modi, andando avanti e cercando di modificare nel Palio le cose che non vanno bene. Cerchiamo di far fare un passo al Palio nel futuro, cercando di mettere da parte le ostilità e gli interessi di bottega, perché non è né nel passato né nel presente, ma nel futuro che noi dobbiamo passare il resto della nostra vita”. Con queste parole, molto personali, il Capitano del Palio ha presentato il suo nuovo mandato al supremo organo della manifestazione astigiana. Un incarico che non è stato senza qualche polemica, soprattutto per la sua decisione di riammettere il fantini di Tanaro Gianluca Fais, inizialmente squalificato: “E' stata una decisione che abbiamo dovuto prendere dopo il ricorso da parte del borgo, infatti le ragioni che ci avevano fatto optare per una sua squalifica sono venute meno dopo la visione del materiale presentato dal comitato Palio di Tanaro. Il cavallo di Tanaro, infatti è partito in seconda fila come effettivamente aveva ordinato il mossiere, e non in prima fila come ci era sembrato inizialmente. Questi sono attimi difficili da inquadrare in un giudizio a freddo, ma il borgo ci ha portato nel suo ricorso fotogrammi e filmati che hanno chiarito meglio la situazione”.
Un meccanismo, quello della giustizia paliesca, un po' da rivedere.
Penso che sia necessario, che l'organo che decide in prima istanza su un provvedimento disciplinare (il capitano del Palio con i magistrati nda) non sia lo stesso che poi accolga o meno il ricorso: servono due gradi di giudizio, e per questa soluzione io proporrei un collegio formato dagli ex capitani del Palio.
Ad Asti, tra l'altro manca un mossiere, dopo la rinuncia di Bircolotti.
Sì, e questa è un problema molto importante che si sta cercando di affrontare con l'amministrazione. Abbiamo visto che Legnano un po' a sorpresa si è mosso con Dino Costantini, già mossiere a Siena, mentre per Bartolo Ambrosione, che ha fatto il mossiere negli scorsi anni ad Asti, la soluzione ci sembra poco praticabile, dal momento che chi, come lui, ora è mossiere nel Palio senese, difficilmente cerca latri impegni nelle altre città italiane.
Stiamo valutando ora una rosa di nomi da proporre poi al Consiglio del Palio. Ripeto, non è un problema da prendere sottogamba anche perchè il mossiere nella nostra manifestazione svolge un ruolo essenziale.
Quali possono essere le novità che il Palio 2011 porterà con sé?
Cose da fare ce ne sono molte, mentre alcune sono già state fatte. Tra le cose fatte, per esempio, abbiamo stabilito una soluzione per i cavalli che scalciano al canapo: gli animali che sono segnalati troppo nervosi dalla commissione tecnica verranno esclusi dai Palii successivi.
Per quanto riguarda le cose da fare, invece, vorremmo cercare, sempre pensando a una maggiore sicurezza dei cavalli, di trasformare le prove del venerdì pomeriggio in una corsa più simile a quella del Palio, magari vedendo fin da subito un numero maggiore di animali provare la pista tutti insieme. Altra modifica che mi sta a cuore, di concerto con l'amministrazione comunale, è quella di riformare i meccanismi decisionali della nostra festa creando un circolo più ristretto di rappresentanti dei vari comitati e degli enti che collaborano con il Palio. I tempi del consiglio del Palio infatti sono troppo lunghi e a volte bisogna prendere delle decisioni in maniera più rapida. Altra modifica potrebbe essere quella dei tempi di rielezione: ora come ora si aspetta il mese di gennaio per riconfermare le cariche paliesche quando fin dalla quarta domenica di settembre bisognerebbe pensare al Palio dell'anno successivo.