domenica 3 gennaio 2016

Fucecchio, il ricorso al TAR della Torre fa discutere le contrade





Si va profilando un fronte unico e compatto delle altre undici contrade nei confronti della scelta di Torre di ricorrere al Tar contro le sanzioni subite che - accumulandosi - hanno portato alla squalifica della contrada per un anno, in seguito ai fatti dell'ultima edizione. Sabato mattina il sindaco Alessio Spinelli ha convocato i presidenti per mostrare loro i documenti che attestano il ricorso al tribunale amministrativo. È stato chiesto alla contrada Torre di fare un passo indietro, sia da parte delle contrade che da parte di sindaco e associazione Palio.

L'atmosfera era abbastanza cupa e dimessa, perché si teme per il futuro della manifestazione stessa. La paura di associazione Palio, amministrazione comunale e contrade è che si crei un precedente per il quale - qualora una contrada non si trovi d'accordo con le sanzioni ad essa comminate - si senta in diritto ogni volta di ricorrere alla giustizia amministrativa o chissà a quale altro tribunale. E la stessa Massarella - che non ha potuto correre la finale per il killeraggio paliesco subito da Torre - con quale stato d'animo andrà fra i canapi a maggio? Senza contare che Torre si potrebbe trovare alla mossa con contrade fortemente ostili, arrabbiate per le conseguenze del ricorso al tribunale della contrada bianco e celeste.

La situazione è estremamente delicata e pare che Torre non voglia rivedere le proprie decisioni. L'unica certezza è che il ricorso al Tar rappresenti uno spartiacque dagli esiti imprevedibili nella giovane storia del palio di Fucecchio. Si pensava che tutto fosse finito con il ricorso respinto dai probiviri scelti dal sindaco Alessio Spinelli. Che poi Torre non è stata squalificata solo per i fatti di maggio bensì per una somma di tre ammonizioni nell'arco di cinque anni, fattore che per regolamento comporta un Palio di squalifica.

A questo punto si potrebbe pensare di inserire una "penale" contro chi ricorre in tribunale, sulla falsariga di quanto accade nella giustizia sportiva. Non è detto che l'assemblea delle contrade non lo faccia.

(Marco Sabia – Il Tirreno)