martedì 17 novembre 2015

Il Palio cerca la propria identità



Mi si nota di più se mi rinnovo o se rimango fedele alle mie tradizioni? Parafrasando il celebre aforisma morettiano, è stato questo il leit motiv del primo consiglio del Palio dopo la corsa di settembre, che ha visto in parte rinnovato il proprio organico (tra i membri nuovi Barbara Concone, Santa Maria Nuova, Giovanni Schillaci, San Paolo, Graziella Parena, Montechiaro e Federico Robino, Baldichieri). Su invito dell'assessore, Massimo Cotto, il Consiglio del Palio si è espresso su alcune modifiche che potrebbero essere attuate nel futuro, per rendere il Palio una Festa più attraente per astigiani e turisti.
"Credo che sia arrivato il momento di chiedersi se il Palio così com'è non debba essere cambiato - ha affermato Cotto - se pochi si sono accorti del Palio fino ad oggi, perché dovrebbero accorgersene d'ora in avanti?" questa la domanda retorica di Cotto che ha aggiunto "Il Palio ha una caratteristica unica: è organizzato dal Comune ma chi organizza non ha il pieno potere di decidere il da farsi. Quindi la palla spetta ai rettori: vi va bene un Palio così oppure bisogna innovarsi per crescere?"
A questo punto c'è stato un giro di considerazioni in ordine sparso, che andiamo a condensare attraverso i temi trattati in maniera più frequente.

PALIO STRAORDINARIO

L'idea piace ma non troppo. Si potrebbe fare ma più come piattaforma di sperimentazione di alcune novità legate alle manifestazioni di contorno (palio degli sbandieratori, corsa della vigilia, cene tutte la stessa sera, sfilata in notturna) e capire se queste innovazioni potrebbero essere poi trapiantate anche nel palio settembrino. "E' difficile - afferma la Concone - portare modifiche direttamente al Palio di settembre, se queste non funzionassero tornerebbero indietro come un boomerang". L'idea di farlo c'è, ma non subito, viste anche le ristrettezze di bilancio e l'impegno dell'adunata degli alpini. La corsa potrebbe slittare a maggio del 2017, organizzando con più calma il programma.

SPOSTAMENTO DI DATA

E' un altro vecchio argomento degli inverni palieschi, riesumato ieri sera dopo che l'ultimo Capitano del Palio che l'aveva proposto era stato seppellito insieme alla sua idea. Nello specifico, si è parlato della prima domenica di settembre, data che non coincide ancora con l'inizio delle scuole e in periodo ancora vacanziero. I vantaggi sottolineati da Zappa (San Secondo) sarebbero quelli di un maggiore coinvolgimento dei bambini, e un interesse maggiore delle televisioni, A discapito di ciò, come sottolineato da Ghia (San Paolo ) e Spandonaro (Torretta), i comitati dovrebbero lavorare nel mese di agosto, con maggiore aggravio da parte di chi il Palio lo prepara tutto l'anno. In pratica il Consiglio rimane diviso su questa opzione.

PALIO DEGLI SBANDIERATORI

Si è parlato di uno spostamento a maggio, per far sì che gli sbandieratori possano essere più presenti nei comitati i giorni del Palio. Boero (Viatosto), afferma che bisognerebbe rivedere tutti i calendari di preparazione, mentre Verri (Nizza), pensa che più che uno spostamento di data bisognerebbe abrogare il regolamento FISB, dando a tutti la possibilità di partecipare.

SFILATA IN NOTTURNA

Sarebbe la grande innovazione di un eventuale Palio straordinario. Darebbe la possibilità di creare una atmosfera ad hoc per le vie di Asti e dare libero sfogo alla creatività delle commissioni artistiche senza assilli di tempo e numero di sfilanti. Ma alcuni stop arrivano proprio dalle artistiche come Santa Caterina, che si dice contraria anche se si adeguerà ad eventuali decisioni, e San Marzanotto che ha affermato come la sfilata in notturna penalizzi i costumi e il lavoro delle sarte.

PROVE DEL SABATO

Secondo l'Assessore del Palio, sono, papale papale, una finzione che non coinvolge a dovere i bambini presenti in tribuna durante la vigilia del Palio, Si è aperto quindi l'annoso problema: corsa con cavalli veri (rischiando quindi anche di non correre la domenica) oppure lasciare una corsa tappabuchi del sabato, fatta da cavalli che non prenderanno parte al Palio?. Tra favorevoli all'unico cavallo (Rasero di Tanaro e Bruzzone di San Martino San Rocco), e altri rettori contrari, si è parlato di eventuali soluzioni, anche di un recupero del Palio degli scudieri, ma su questo argomento le posizioni sembrano abbastanza distanti. 

Insomma, è tanta la carne al fuoco dopo questo primo consiglio del Palio. Ora l'assessore si riserva di analizzare quanto è stato detto, per formulare delle proposte, che saranno analizzate al prossimo consiglio del Palio, contestualmente all'elezione del nuovo Capitano del Palio. All'unanimità, infatti, il Consiglio del Palio ha deciso di modificare l'articolo 11, abbreviando i termini di decadenza del Capitano del Palio e spostandoli al 31 ottobre. Da oggi, quindi, ci sono dieci giorni di tempo per presentare le canidature, dal momento che Enzo Clerico ha già affermato di non volersi più ricandidare. Il Capitano del Palio sarà scelto per Natale.