Il Palio è sempre alla ricerca di un presidente, che si fa fatica a trovare. Al momento non c'è nessun nome papabile per prendere il posto di Stefano Antonetti, che all'assessore alle manifestazioni Giovanni Pelosio ha dato un suggerimento: «Visto che la Mostra dell'artigianato si trova nella stessa situazione, cioè ancora senza una guida, ho proposto che venga creato un comitato di gestione per questi due eventi con l'aiuto del Comune. È un discorso sul quale lavorare, perché il tempo passa e siamo ancora ad un punto morto».
Il Palio è a un bivio, tra necessità di bilancio da risanare, regolamento da rivedere dopo un'edizione segnata dai ricorsi e assetto dell'associazione da ricostruire, visto che all'addio del presidente Antonetti si aggiunge quello del suo vice Alfonso Sampieri, figura chiave considerando anche il ruolo di responsabile dell'arena di Pra' del Moro e dei cavalli.
C'è una macchina organizzativa da rimettere in moto e per farlo il Comune si era dato idealmente come scadenza la fine di ottobre, che però si avvicina senza una svolta decisiva. Intanto è stato raggiunto l'accordo di collaborazione con Ivan Piol, che non sarà presidente né rivestirà cariche dirigenziali all'interno della struttura dell'ente, ma darà un supporto esterno per gli aspetti organizzativi. Questioni formali, comunque, perché la sostanza dice che lui è disposto a dare una mano al Palio e il Palio ha piacere che un manager della sua professionalità ed esperienza (lo fa di lavoro, infatti oltre ad organizzare come presidente del Pedale Feltrino la 24 Ore di ciclismo e la Granfondo Sportful, cura diversi altri eventi) presti un po' del proprio tempo alla manifestazione.
«Mi sto guardando in giro anch'io alla ricerca di una persona che possa prendere in mano la responsabilità della manifestazione», aggiunge il presidente uscente Antonetti, «però non è facile perché l'impegno è grosso». Nel frattempo si stanno muovendo anche i quartieri, perché devono valutare se mantenere la formula attuale del Palio o meno. Il regolamento delle gare è scaduto, l'ultima edizione ne ha evidenziato le lacune perché si presta a molte interpretazioni e va rivisto alla luce di modifiche più o meno radicali. E sullo sfondo c'è la questione dello statuto.