giovedì 26 novembre 2015

Gandolfo: "Vorrei essere un Capitano al servizio della Festa"


Chiediamo oggi a Michele Gandolfo, attuale magistrato del Palio e uno dei due (per ora) contendenti alla carica di Capitano del Palio (l'altro è Silvio Basso) alcune riflessioni su quello che è il suo programma e il suo operato come futuro Capitano del Palio. 

Michel, spiegaci la tua decisione di candidarti Capitano e che cos'è per te il Palio di Asti Il Palio di Asti è storia, tradizione e cultura.

 La decisione di candidarmi a Capitano del Palio nasce dalla voglia di realizzare un sogno che avevo fin da quando ero bambino e vedevo il Capitano e il suo gruppo compiere il suo giro che annunciava la corsa del Palio di Asti. Nasce anche dalla voglia di completare un percorso da cavaliere a magistrato a capitano cercando di essere sempre al servizio della manifestazione e dei suoi artefici, rioni, borghi e comuni. 

Cosa vorresti fare da Capitano del Palio? Qual è la tua idea di Palio?

 Innanzitutto assolvere ai doveri stabiliti dal regolamento. La mia idea è di essere un Capitano vicino ai comitati, intrattenendo rapporti periodici con loro, andando a far visita agli sbandieratori, partecipando alle iniziative dei borghi, rioni o comuni qualora ne abbiano piacere. 

Come valuti la figura del capitano interpretata dai tuoi predecessori? Cambieresti qualcosa in questo ruolo? 

Ognuno ha una propria visione della figura del Capitano, ma ritengo che la condotta del Capitano Clerico sia quella che meglio sposi il mio credo. Nella figura del Capitano non cambierei nulla. 

Clerico ha investito molto nel gruppo del Capitano. Cosa pensi di fare per valorizzarlo?

Io ho vissuto in prima persona questo cambiamento e mi ha aiutato a maturare. Credo che sia stato fatto un buon lavoro e che si debba continuare con la strada intrapresa perché ha portato buoni risultati. È un gruppo che si è ringiovanito, pieno di passione e quello che posso fare io è continuare a lavorare con loro per la nostra manifestazione come abbiamo fatto in questi tre anni. 

Palio straordinario: sì o no? 

Sono un amante del Palio e di getto direi si. 

Da Capitano del Palio, proporrai eventuali modifiche alla manifestazione o ritieni che siano i rettori le persone più indicate per decidere?

Penso che l'unione faccia la forza, quindi dovremmo metterci tutti insieme e valutare le proposte. L'idea che ogni comitato proponga un suo format del Palio e poi si discuta credo che sia un'ottima intuizione. 

Personalmente, da eventuale Capitano, Bartoletti meriterebbe un provvedimento di grazia? 

In base al regolamento del Palio non spetta al Capitano decidere, perché tale regolamento non parla di grazia. 

Si parla di modifiche al regolamento del Palio: quali sono per te le più urgenti da attuare? 

Credo che la priorità sia capire il format da dare al nostro Palio se mantenere sempre lo stesso o se modificarlo e partendo da lì poi si analizzerà il regolamento. Un regolamento che in alcuni punti dovrebbe lasciare meno spazio all'interpretazione, per renderlo più chiaro a tutti.